La storia delle 35 euro in bolletta è vera o falsa?

Circola da un po’ la notizia che i “debiti dei morosi” saranno spalmati sulle tasche degli italiani che, nelle prossime bollette dell’energia elettrica, pagheranno un contributo pari a 35 euro. Cosa c’è di vero in tutto ciò? E’ vero che l’Authority dell’ Energia ha stabilito, con la delibera 50/2018, di scaricare circa 200 milioni di euro di “oneri di sistema” non versati sulle bollette di tutti gli italiani ed è falso che la quota sarà pari a 35 euro. In realtà l’importo destinato ai comuni cittadini sarà pari a circa due euro.

Chiariamo ora un altro punto: chi è il “moroso”? Inizialmente i “morosi” sono stati identificati con gli utenti che non pagano le bollette in realtà si tratta di alcune società di vendita di elettricità fallite che, secondo i giudici amministrativi, hanno il diritto di avviare il recupero della tassa “oneri di sistema” dall’ utente finale. Le associazioni dei consumatori si sono subito mobilitate chiedendo chiarimenti in merito: il Codacons ha annunciato di avere in preparazione un ricorso al Tar contro la delibera incriminata. Adiconsum ha invece chiesto un incontro all’Autorità per chiarire quali saranno le misure da adottare per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali. Alla fine della storia risuona questa frase: “sono solo due euro all’anno, sembrerebbe che tutti stiano facendo tanto rumore per nulla”. La domanda giusta invece è: perché il consumatore in regola deve pagare anche per chi non lo è? O meglio: perché spalmare tale cifra anche su coloro che non hanno un regolare contratto con una società fallita?

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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