Nuove regole per gli statali sul licenziamento.

Il lavoro è uno dei temi sensibili su cui si è discusso molto in questo periodo ed, in particolare, il contratto degli impiegati statali ha visto importanti modifiche. Una delle più clamorose è il licenziamento in tronco verso chi compie molestie a carattere sessuale. Il colpevole di tali atti verrà in un primo momento sospeso dal luogo di lavoro fino ad un massimo di sei mesi e, se il comportamento sarà recidivo nell’arco del biennio successivo, scatterà il licenziamento vero e proprio.

Gli statali inoltre saranno tenuti a non accettare o chiedere, per sé o per altri, regali o altre utilità di valore superiore a150 euro, come contropartita per essersi adoperati, nell’ambito del proprio ufficio, a vantaggio diretto di chi fa il dono. In questo caso, per evitare un conflitto di interessi è prevista l’espulsione del dipendente che si macchia di tale gesto. La stessa regola vale anche per il dipendente che conclude, per conto dell’amministrazione, appalti con imprese con cui ha già fatto affari a titolo personale stipulando contratti o ricevendo altre utilità nell’arco del biennio precedente. E, per finire, la sanzione resta massima per quanti costringono i propri colleghi ad aderire ad associazioni, facendo molte pressioni e promettendo vantaggi di carriera o cadute di ruolo.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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