Storica la sentenza della Cassazione che rivoluziona il tema del divorzio!

I tempi sono cambiati ed anche le leggi vanno ritoccate ed adeguate ai nuovi standard di vita moderna. A tal proposito suscita un notevole clamore la recente sentenza della Corte di Cassazione che, pronunciandosi in merito all’assegno di mantenimento, rivoluziona i canoni finora seguiti. La svolta è basata sulla rivisitazione di un paramentro di riferimento fondamenale per l’attribuzione dell’assegno: non sarà più il “tenore di vita matrimoniale” a determinare l’importo dovuto all’ex coniuge. A tal proposito il rivoluzionario concetto introdotto con la sentenza si baserà sul “parametro di spettanza” che valuterà l’indipendenza e l’autosufficienza economica. All’assegno viene ora attribuito un carattere “assistenziale” così il matrimonio non è più la “sistemazione definitiva”, ma un “atto di libertà e autoresponsabilità”.

Vediamo nello specifico cosa cambia: secondo i giudici l’assegno divorzile può essere riconosciuto soltanto se chi lo richiede dimostri di non poter procurarsi i mezzi economici sufficienti al proprio mantenimento. Viene così spazzato via un principio sancito nel 1970 dalla legge 898 che ha introdotto il divorzio. La storica sentenza n. 11504 depositata nei giorni scorsi riguarda il divorzio tra un ex ministro e un’imprenditrice: i supremi giudici hanno respinto il ricorso con il quale la donna chiedeva l’assegno di divorzio già negatole con verdetto emesso dalla Corte di Appello di Milano nel 2014 che aveva ritenuto incompleta la sua documentazione dei redditi e valutato che l’ex marito dopo la fine del matrimonio aveva subito una “contrazione” dei redditi.

Secondo il nuovo parametro l’ex moglie non ha diritto all’assegno perché occorre “superare la concezione patrimonialistica del matrimonio inteso come sistemazione definitiva” perché è “ormai generalmente condiviso nel costume sociale il significato del matrimonio come atto di libertà e di autoresponsabilità, nonché come luogo degli affetti e di effettiva comunione di vita”. Qunidi l’assegno di mantenimento non riguarderà più il “tenore di vita” ma avrà un semplice carattere “assistenziale”.

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