Equitalia: come ridurre i debiti con il pagamento in forma ridotta

di Umberto Buzzoni

Grazie alle norme contenute nel decreto-legge n. 212 del 22 dicembre 2011 e successivo nella legge n. 3 del 2012 sulla “Composizione della crisi per sovraindebitamento” i debitori di Equitalia possono accedere ad un pagamento ridotto in misura proporzionale alle loro attuali capacità economiche, se rispettate condizioni e requisiti precisi e dimostrati ( impossibilità di “fallimento tecnico” del debitore e il consenso di almeno il 60% dei creditori).

Questa legge, pensata per aiutare piccoli imprenditori, contribuenti e consumatori versanti in situazione di difficoltà economica, ha reso possibile la sentenza emanata dal Tribunale di Busto Arsizio a favore della signora Rossella Stucchi che ha estinto il suo debito che da 87 mila euro è passato ad 11 mila euro.

Nel 2002 la prima vertenza per un debito inevaso nel 1996 di 26 milioni di lire, che non poteva pagare con uno stipendio di circa un milione e due figli a carico. Nella cartella Equitalia l’importo pero’ era di 51 mila euro con 31 mila euro di interessi e 278 euro di compensi di riscossione.

In un primo momento la difesa aveva chiesto la rateizzazione del debito ma grazie alla legge sulla ”Composizione della crisi da sovraindebitamento” si è giunti alla definizione di un debito notevolmente inferiore, sulla base del patrimonio detenuto dalla donna in quanto titolare di una porzione della casa ereditata a seguito della morte del padre. Il valore del patrimonio calcolato è pari ad 11 mila euro ed il giudice ha applicato la norma ed accettato riducendo il debito di una percentuale superiore all’85%.

Se rispettate le due condizioni, impossibilità di “fallimento tecnico” del debitore e il consenso di almeno il 60% dei creditori, tutti i debitori che siano pubblici e privati possono accedere alla procedura di pagamento ridotto dei debiti con il fisco.

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