di Umberto Buzzoni – Il Consumatore
L’immagine che proponiamo in copertina è quella del neo eletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si trova, suo malgrado, nuovamente a rappresentare la Repubblica Italiana per i festeggiamenti del 25 aprile 2013.
Di sicuro soltanto una settimana fa non si sarebbe mai aspettato di dover presiedere la cerimonia svoltasi questa mattina presso l’altare della Patria a Roma.
E’ a lui che il popolo italiano si è rivolto pe che “LIBERI”, nonostante l’età avanzata, la nazione dall’impasse istituzionale in cui ci si è trovati.
Una giornata dunque doppiamente importante. Mentre procedevano le consultazioni per la formazione del nuovo governo che, si spera, riesca a tirarci fuori dai tanti problemi economici ed occupazionali in cui ci troviamo, il nostro Presidente, salvatore della Patria deponeva una corona sulla tomba del milite ignoto.
Le nuove generazioni, intervistate da alcuni organi di stampa, hanno purtroppo dimostrato di non ricordare in modo chiaro il motivo per il quale oggi, per l’Italia, è una ricorrenza fondamentale per la libertà e per la democrazia.
Ed è a loro che mi rivolgo dando alcuni brevissimi cenni storici.
Il 25 aprile del 1945 fu il giorno della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista durante la seconda querra mondiale che terminerà definitivamente poco dopo in tutto il Mondo con le bombe atomiche che furono gettate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
In particolare il 25 aprile rappresenta il giorno della liberazione delle città di Milano e Torino. L’Italia settentrionale sarà poi definitivamente liberata entro il 1 maggio con la liberazione di Verona e Genovail 26 aprile, e venezia il 28 aprile.
Si uscì fuori da 20 anni di governo fascista e da 5 anni di guerra. Un giorno di immensa gioia per gli italiani che il 2 giugno del 1946, con un referendum, scelsero la Repubblica alla Monarchia. Poco dopo un’assemblea Costituente promulgò la nostra Costituzione.
Tanti nostri connazionale sono morti per arrivare a questo risultato. Tanti eroi che oggi vengono commemorati e che meritano, riallacciandoci alla cronaca politico istituzionale di questi giorni, rispetto ed impegno affinchè si riesca, anche in loro memoria, a superare i problemi dinanzia ai quali ci stiamo trovando.