LUCI SPENTE PER L’ORA DELLA TERRA

di Petula Brafa

Saranno 147 Paesi a partecipare, quest’anno, alla sesta edizione di “Earth hour – l’ora della Terra”, la manifestazione nata a Sidney nel 2007 e promossa dal WWF per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla salvaguardia del pianeta, contro i danni prodotti dalle emissioni di carbonio, di altri inquinanti e dal  riscaldamento globale.

In particolare, l’edizione 2012 vuole contrastare, in rapporto alla politica internazionale, il declassamento dello sviluppo sostenibile dinanzi alle emergenze della crisi economica, tanto più perché lo sfruttamento delle risorse tradizionali,  insufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare ed energetico globale, impone oggi più che mai il ricorso alle energie rinnovabili.

In sequenza progressiva, fuso orario per fuso orario, a partire da Samoa fino alle isole di Cook, monumenti e grattacieli, piazze e abitazioni private spegneranno le luci per aderire all’appello lanciato dalla Fondazione ambientalista, recepito persino dalla stazione spaziale internazionale, a 400 km dal suolo terrestre, e, per la prima volta quest’anno, anche da Libia, Algeria, Bhutan, Guinea francese ed Iraq.

Luci spente in molti dei luoghi più simbolici delle Americhe e dell’Asia: dal Cristo Redentore di Rio de Janeiro all’Empire State Building di New York, dalla Grande Muraglia in Cina alla Torre di Tokio ed al BurjKhalifa, il grattacielo più alto del mondo a Dubai.

In Europa, tra i numerosi siti interessati dall’iniziativa, per un’ora calerà il buio sulla Tour Eiffel e al Louvre di Parigi, sulla Porta di Brandeburgo a Berlino, a Buckingham Palace, sul Tower Bridge e sul Big Ben di Londra, sulle mura di Dubrovnik.

In Italia, dove con diffusione capillare aderiranno circa 400 comuni, Roberto Bolle, primo ballerino della Scala di Milano darà il segnale di spegnimento, cui seguiranno le ombre sulla Cupola di San Pietro a Roma, sulla Basilica di piazza San Marco a Venezia, su piazza dei Miracoli a Pisa, sul Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, sulla Mole Antonelliana a Torino, sui Sassi di Matera e sulla Valle dei Templi ad Agrigento.

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