Le domande per il bonus acqua potabile saranno riaperte dal 1° febbraio 2024 e riguarderanno le spese sostenute nel 2023. Si tratta di un credito di imposta sui costi sostenuti per mineralizzazione dell’acqua, filtraggio e raffreddamento. L’obiettivo è quindi quello di migliorare la qualità dell’acqua sia per i privati che per le aziende che per enti non commerciali, compresi gli enti religiosi. Altro obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo della plastica. Il credito d’imposta è fissato sul 50% delle spese (spese che possono ammontare ad un massimo di 1000 euro per i privati e 5000 per altri soggetti).
Il credito d’imposta del 50% della spesa può anche essere rimodulato come per esempio l’anno scorso, per il gran numero di domande inviate, è stato poi abbassato al 18% circa. Il bonus è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 ossi a la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, ma è risultato operativo dal 17 giugno 2021. Rientra tra le spese anche quella relativa all’ addizione di anidride carbonica alimentare (E 290).
Per evitare di incorrere in errori è necessario:
1) conservare tutta la documentazione relativa alla spesa sostenuta che deve essere pagata in maniera tracciata (bonifico, assegni, carte di credito)
2) dal 1° febbraio 2024 fino al 28 febbraio 2024 bisogna comunicare la spesa all’agenzia delle entrate tramite il servizio on-line messo a disposizione. Entro 5-10 giorni, viene inviata dall’Ade una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda.
2) all’interno della dichiarazione dei redditi va utilizzato il credito.
Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano