Dopo lo stop allo sconto in fattura deciso dal governo sono comparsi in rete molti spot pubblicitari su lavori in detrazione al 75% con la possibilità dello sconto in fattura. Si tratta in pratica del bonus barriere architettoniche al posto del normale ecobonus al 50%. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Come detto il governo
con il DL 11/2023 ha praticamente abolito la possibilità di scegliere la cessione del credito oppure lo sconto in fattura sui lavori non ancora cominciati alla data del 17 febbraio 2023. Il mercato edilizio ha subito un forte flessione e coloro che oggi vogliono effettuare questo tipo di lavori possono puntare solo alla detrazione recuperabile sulla propria dichiarazione dei redditi in 10 anni. Ecco che pero’ si cerca una strada alternativa che è quella del bonus barriere architettoniche. ll bonus barriere architettoniche 2023 riguarda cittadini e imprese che possono usufruire di detrazione IRPEF al 75% su dei lavori che sono agevolabili anche se nell’edificio sono assenti persone disabili e over 65
Per quanto concerne gli infissi, le porte, le finestre e le porte-finestre questi devono essere facilmente utilizzabili. Per questo i meccanismi di apertura e chiusura devono essere tali che chi gli utilizza li può manovrare facilmente e con poca forza. (a titolo di esempio riportiamo come le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8). Il bonus barriere architettoniche non è stato interessato dallo stop del governo attraverso il DL 11/2023 e quindi può beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito. Ecco che si è pensato di proporlo ad una vasta gamma di clientela adattandolo. Tutto molto bello fino a qui a parte il fatto che molti esperti del settore hanno dei dubbi a riguardo. L’agenzia delle entrate non si è ancora espressa e tanti cittadini hanno paura di dover restituire la detrazione con l’aggiunta di interessi e sanzioni. Staremo a vedere.
Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano