Una foto diffusa on line senza il consenso di chi è ritratto viola alcuni diritti personali tra cui quello di identità, immagine, riservatezza e protezione dei dati sensibili. Se il motivo della pubblicazione è giustificato, ad esempio si tratta di un fatto di cronaca o motivi di ordine pubblico, la foto può essere esposta ma, in caso contrario, ci sono dei modi per evitare di apparire. Occorre in primo luogo negare il consenso: le immagini in questo caso saranno al sicuro da terzi che potrebbero utilizzarle per scaricarle o conservarle su altri archivi.
Se invece la foto diventa pubblica si può richiedere per iscritto la rimozione a chi l’ha postata oppure direttamente ai gestori della piattaforma social attraverso il format dedicato. Il consenso della pubblicazione è quindi sempre revocabile. Nel caso non ci fosse alcuna risposta si ci può rivolgere ad un legale che agirà chiedendo al Giudice un ordine per rimuovere la foto e chiedere anche il risarcimento dei danni. Si può inoltre procedere anche per vie amministrative rivolgendosi al garante per la protezione dei dati allo scopo di ottenere l’eliminazione delle immagini con eventuali sanzioni per il responsabile.
Per le stesse ragioni chi vuole caricare una foto amatoriale deve sempre chiedere a coloro che compaiono, quando sono identificabili, il consenso specifico alla pubblicazione in forma scritta soprattutto se non si tratta di amici e parenti. Se la persona in questione decidesse di revocare il consenso dato la foto dovrà essere cancellata.
Direttore responsabile
Buzzoni Umberto