La lotta all’evasione fiscale pone un limite ai pagamenti in contanti ed impone la tracciabilità degli stessi. In particolare la tracciabilità dei movimenti di denaro tra privati, aziende e contribuenti è una vera e propria missione che il governo attuale sta cercando di portare a termine anche con l’introduzione di agevolazioni e rimborsi riservati a chi usa carte di credito e bancomat per gli acquisti. In Italia il limite del pagamento in contanti è 3mila euro: al di sopra di tale importo tutte le transazioni tra cittadini e aziende devono essere effettuate tramite un mezzo di pagamento tracciabile (carte di credito, bonifici o assegni). Il limite di 3mila euro vale per i cittadini italiani, ma non per gli stranieri.
Per i cittadini stranieri privi di cittadinanza italiana è stato stabilito un limite diverso, che con la Legge di Bilancio 2019 è passato da 10mila a 15mila euro. I limiti appena indicati non valgono per i prelievi e i versamenti in banca. Chi non rispetta tale limite incorre in sanzioni amministrative che variano a seconda dell’entità del pagamento effettuato. Le multe inflitte a chi trasgredisce le regole sono regolate dal D. lgs. 90/2017, e sono a carico di chi effettua i pagamenti e di chi li riceve. Le multe sono molto care ed oscillano tra i 3mila e 50 mila euro per i pagamenti compresi tra 3.000 e 250.000 euro, e da 15mila a 250mila euro per i pagamenti superiori a 250mila euro.
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Buzzoni Umberto