Spazi condominiali e “pallonate”.

I bimbi di tutto il condominio si radunano per giocare a calcio nell’area sotto il palazzo ma quando la palla finisce sulle macchine causando danni chi ne risponde? Ecco cosa dice la legge al riguardo: le aree comuni possono essere utilizzate da tutti i condomini ma solo per l’uso naturale che di esse si può fare. Quindi non è possibile usare il parcheggio condominiale come parco giochi. Per maggiori informazioni si può leggere il regolamento condominiale in cui viene stabilito l’uso che si deve fare delle aree comuni. Il divieto di usare il cortile come area di gioco può essere deliberato anche dall’assemblea con una votazione presa a maggioranza dei presenti che rappresentino almeno il 50% dei millesimi dell’edificio. L’assemblea può anche autorizzare l’amministratore a stabilire multe verso chi viola tale disposizione, multe che possono partire da 200 euro ed arrivare fino ad 800 euro.

Nel caso di specie è dovuto il risarcimento per la pallonata alla macchina? Se dai controlli risulta che l’area in questione non poteva essere utilizzata con finalità ludiche il soggetto danneggiato ha diritto a farsi riparare l’auto. In  questo caso i genitori sono responsabili dei danni prodotti dai propri figli minorenni, sia quando questi sono sotto la loro diretta vigilanza e custodia che quando non lo sono. Se invece i ragazzi sono maggiorenni la responsabilità civile per il risarcimento del danno grava su di loro: in  questo caso sarà più difficile ottenerlo dato che non avendo ancora un lavoro ed essendo nullatenenti ogni azione esecutiva nei loro confronti non avrebbe alcun esito. Per ottenere il risarcimento bisogna dimostrare il danno con materiale fotografico e dare prova che quella ammaccatura è dipesa dalla pallonata e non da altri eventi precedenti. Chi può dire che la rientranza sullo sportello non sia stata causata da una manovra di uscita da un parcheggio? A tal fine, l’unico modo per fornire la prova certa che il danno sia stato prodotto dal ragazzo è la testimonianza di chi abbia visto l’episodio o l’ammissione di colpa del responsabile. In assenza di questo, poiché è il proprietario dell’auto a dover dimostrare il danno, egli non avrà elementi da far valere contro i genitori del colpevole.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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