Attenzione alla nuova truffa dei colori su WhatsApp!

Le nuove truffe digitali si diffondono utilizzando il canale WhatsApp e le potenziali vittime possono ricevere sondaggi, inviti a scaricare nuove versioni del programma e persino buoni spesa dai propri contatti. Diventano così pericolose le notifiche della famosissima App sia sul mobile, ma anche nella versione web, nel caso in cui arrivino al vostro numero brevi comunicazioni che in realtà nascondono pericolosissimi link. Per non trovarsi in spiacevoli situazioni in caso di messaggio contenente promesse di sconti diffidate sempre e non cliccate sulla casella di comunicazione, anche se la notifica è arrivata da un contatto presente nella vostra rubrica. Se il link viene aperto si da il via all’installazione di pericolosi “malware”.  

I sondaggi ed i buoni sconto, persino quelli per la spesa, camuffati ad arte con i nomi di note catene di supermercati,  potrebbero portarvi ad una costosa iscrizione a servizi non richiesti, come quelli sulle previsioni del tempo o giochi on line. In genere è possibile uscirne facilmente, inviando disdetta al servizio: anche in questo caso però la prima rata l’avrete già pagata proprio a causa del clic sul link. Altre truffe mirano invece direttamente alle credenziali del vostro conto corrente e, basta un semplice clic, per abbattere le barriere di sicurezza mettendo in mano agli hacker un passe-partout per rubare i vostri soldi sul conto. Se la frode arriva tramite PC sarà sufficiente un buon antivirus per bloccare le insidie degli hacker e mettere in sicurezza  privacy e portafogli.

In particolare ci riferiamo alla truffa dei “Colori di WhatsApp”:  una comunicazione contenente istruzioni per attivare una nuova versione del programma di messaggistica che sarebbe stata provvista di una tavolozza di colori. Per accedere a questo servizio era necessario inviare ai propri contatti, quindi a proprio nome, il link fraudolento che invitava a scaricare la nuova app. Tutto questo però non rimandava al sito ufficiale, ma ad un altro, che faceva sottoscrivere ai malcapitati servizi in abbonamento.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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