Stop alle “bollette pazze”.

La recente notizia riguarda in particolare le bollette dell’energia elettrica che vedranno sospesi gli importi derivanti da maxi conguagli. Non solo: la prescrizione delle stesse fatture da cinque anni si riduce a due. Tali decisioni al vertice sono state prese per agevolare i pagamenti delle famiglie e delle piccole e medie imprese. L’Autorità dell’Energia ha infatti stabilito la riduzione degli importi non ordinari che si applicano alle fatture con scadenza successiva al 1° marzo. Se poi i consumi sono riferiti ad un periodo superiore ai due anni il cliente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore.

Nei casi in cui l’Antitrust abbia aperto un procedimento nei confronti del fornitore, l’utente finale avrà il diritto di ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati qualora il procedimento si concluda con l’accertamento di una violazione. Famiglie e piccole imprese in questo modo potranno “respirare” e saranno protette dal rischio di dover pagare “maxibollette” con importi molto superiori al consueto, derivanti da ritardi dei venditori, ad esempio blocco di fatturazione, rettifiche del dato di misura precedentemente fornito dal distributore e utilizzato per fatturare oppure mancate letture del contatore da parte dei distributori, laddove tale assenza non sia riconducibile alla condotta del consumatore stesso.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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