Dopo i sacchetti bio, arriverà anche la tassa sulla plastica!

I sacchetti biodegradabili a pagamento per confezionare frutta e verdura sono da poco entrati sul mercato e hanno già dato il via a numerose polemiche scoppiate sui social e non solo. Cosa faranno i cittadini quando verrà introdotta anche la tassa sulla plastica? E’ notizia recente che l’Unione Europea pensa di inserire questa nuova imposta per trovare ulteriori risorse da destinare al bilancio. L’idea prende spunto anche da un importante avvenimento storico che ha fatto aprire gli occhi ai commissari di Bruxelles: dal primo gennaio 2018 la Cina ha chiuso il mercato per riciclare la plastica.

Quindi, mentre in Cina si chiudono le frontiere, l’Europa resta indietro producendo un gran quantitativo di plastica che, neanche utilizzando il riciclo, si riesce a smaltire. In attesa di una decisione le valutazioni dei commissari ruotano intorno ad un quesito importante: la tassa andrà a colpire le componenti che si usano per produrla oppure il prodotto finito? Ci saranno esenzioni per prodotti di uso quotidiano? Staremo a vedere, nel frattempo l’UE  pensa che l’introduzione della tassa sulla plastica possa responsabilizzare i cittadini invitandoli a ridurne i consumi. Le conseguenze? La produzione di plastica diminuirà notevolmente ed il gettito finirà nelle casse del bilancio europeo, andando a colmare il buco da 12-14 miliardi che si aprirà dopo la Brexit.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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