Occhio alla truffa del “Registro Italiano” via mail.

Segnaliamo una nuova truffa che colpisce le aziende che si pubblicizzano on line con siti internet. Ecco il testo della mail che arriva all’indirizzo di posta elettronica del titolare dell’attività: “Gentili signori/e, i dati della vostra azienda necessitano un aggiornamento: si prega di inserire le informazioni (nome dell’azienda, sede, telefono, partita iva e sito web) compilando il modulo in allegato.”State attenti poiché si tratta di una mail ingannevole che vi informa in prima battuta dell’obbligo di aggiornare i dati aziendali. A questa segue in allegato il modulo da compilare ed inviare all’indirizzo del mittente. Si tratta però di una vera e propria truffa ovvero un’offerta commerciale nascosta: inviando il modulo con i dati “aggiornati” dell’azienda si accetta l’inserzione a pagamento in cataloghi di imprese, che può costare cifre notevoli ad esempio quella della “DAD” di Amburgo (Deutscher Adressdienst GmbH), ha un costo di 958,00 euro l’anno.Veniamo ora ad un altro interrogativo: dove hanno preso l’ indirizzo di posta elettronica?

I dati di ogni proprietario di sito web, a meno che non siano stati nascosti a pagamento, sono pubblici nei whois e con un semplice programma, accessibile anche a chi ha cattive intenzioni, è possibile ottenere dati sensibili, da usare per scopi loschi. Negli ultimi mesi l’Autorità ha ricevuto centinaia di segnalazioni di imprenditori e di istituzioni pubbliche che si sono visti intimare il pagamento per l’iscrizione nelle guide, pari mediamente a circa 1000 euro, avvenuto proprio per effetto delle comunicazioni ingannevoli. L’Autorità ha quindi deciso di inviare alla Procura della Repubblica di Roma, che ha aperto un fascicolo. L’Antitrust ricorda che i destinatari delle richieste di pagamento possono presentare formale querela alle Autorità giudiziarie competenti e che la comunicazione ingannevole può rappresentare motivo di invalidità del contratto. Chi riceve le comunicazioni per l’inserimento di dati su guide internet deve quindi leggere attentamente i moduli prima di decidere se sottoscriverli: fate molta attenzione se avete ricevuto comunicazioni via email o lettera in cui vi viene richiesto di confermare o aggiornare i vostri dati, poiché si tratta di vere e proprie truffe.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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