Chi ha il compito di pagare il mantenimento degli anziani?

L’assistenza alle persone della terza età è un tema molto delicato specie al giorno d’oggi poiché gli individui, impegnati con il lavoro e la vita quotidiana, non hanno tempo da destinare agli anziani. La realtà vede quindi anziani spesso lasciati soli in balia di se stessi ma, le spese riguardanti i medicinali, gli alimenti, i vestiti, il cibo su chi ricadono? La legge prevede che i familiari hanno l’obbligo di accudire gli anziani dividendo le spese in base alle proprie condizioni economiche mentre lo Stato si impegna a versare l’assegno sociale e l’accompagnamento dove previsto.

Esiste però qualche giudice che la pensa diversamente come nel caso di una sentenza emessa dal tribunale di Genova secondo cui negli “alimenti” rientra anche l’attività di assistenza e supporto al genitore in stato di bisogno, in termini di presenza, compagnia ed affetto. I giudici di Milano però hanno chiarito sostenendo che “il supporto si deve sempre tradurre in una prestazione concreta non potendo coincidere con una semplice presenza”. Quindi abbiamo una distinzione tra il “mantenimento” che riguarda tutto ciò che serve per avere una vita autonoma e gli “alimenti” finalizzati invece a garantire lo stretto necessario per non morire di fame o di malattia. La misura degli alimenti dipende quindi dalle condizioni economiche dell’anziano e da quelle di chi lo deve assistere, in sostanza ciascuno deve contribuire in base alle proprie possibilità. Chi deve somministrare gli alimenti può scegliere se farlo mediante assegno periodico o accogliendo e mantenendo nella propria casa la persona che vi ha diritto. Cosa può fare l’anziano se i figli non lo mantengono? Può agire contro di loro in tribunale affinché sia il giudice a imporgli il versamento degli alimenti. E se non pagano può anche scattare il pignoramento dei beni.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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