A volte anche gli oggetti di uso quotidiano hanno la data di scadenza!

Spesso non prestiamo attenzione alle “scadenze” di alcuni oggetti che abbiamo in casa e che usiamo quotidianamente. Per quanto riguarda i beni dove la data di scadenza è impressa sulla confezione il gioco è facile nel senso che basta guardarla per ricordarci. In particolare la dicitura “da consumarsi entro” indica un termine fisso entro cui consumare il prodotto, oltre quella data, il prodotto deve essere scartato poiché non conserva più le sue principali caratteristiche organolettiche e quindi non è più “buono”. Al contrario, la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” è più elestica e consente l’utilizzo anche dopo la data indicata. Cosa facciamo in mancanza di questa etichetta? Sapevate ad esempio che lo spazzolino da denti va sostituito ogni tre mesi?

Questo perché le setole, una volta logore, diventano ricettacolo di batteri e sono dannose per la salute della nostra bocca. Le spugne che utilizziamo per fare il bagno hanno vita breve: già dopo due settimane sono da cambiare in quanto, se tenute più a lungo, iniziano a sviluppare muffe e funghi dannosi per la pelle e per l’ambiente circostante. Anche le ciabatte hanno una data di scadenza: sei mesi, dopo i quali bisogna cambiarle poiché diventano luogo ideale per la diffusione dei funghi. Parliamo anche dei disinfettanti: lo sapevate che dopo tre mesi perdono la loro efficacia? I repellenti per insetti durano invece due anni, come anche i cuscini della camera da letto che, dopo due, o al massimo tre anni, vanno sostituiti perché sformandosi possono causare dolori al collo.

La stessa cosa si può dire anche del reggiseno che dopo due anni al massimo va sostituito in quando perde elasticità, forma e sostegno. Le scarpe da corsa si sostituisconoo appena perdono l’ammortizzazione poiché diventano pericolose per le giunture. Profumi, eau de toilette e de parfum resistono da uno a tre anni anni, se conservati in luoghi freschi ed asciutti, mentre le spazzole per capelli durano al massimo un anno. Infine ricordiamo che anche le spezie che conserviamo in cucina hanno una data di scadenza: le stesse perdono il loro sapore ed il loro profumo dopo circa uno o due anni, mentre quelle macinate dopo sei mesi. La farina può essere, infine, conservata al massimo per un anno.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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