In Gran Bretagna lo definiscono ‘lunchtime breast’, ovvero il ‘seno della pausa pranzo’, perche’ basta meno di un’ora – ovvero il tempo di uno snack – per aumentarne il volume. Il tutto con un trattamento ‘soft’ che prevede un’iniezione di gel rimodellante. Oggi pero’ arriva, da parte della stessa azienda distributrice del gel in questione, il ‘Macrolane, lo stop all’utilizzo del prodotto: non e’ in discussione la sicurezza del materiale, si precisa, ma si e’ visto che il gel determina difficolta’ nella lettura degli esami radiologici, in particolare le mammografie, che servono per lo screening contro il cancro alla mammella.
Un allarme non da poco – e che arriva dopo lo scandalo e la grande paura per le protesi mammarie francesi Pip, ritirate perche’ a rischio rottura – considerando la fondamentale importanza degli esami di prevenzione rispetto a questo ‘big killer’ delle donne che e’, appunto, il cancro alla mammella. E la prevenzione, affermano gli esperti, resta oggi un’arma fondamentale, come ricorda anche la XIII edizione di ‘Race for the cure’, la ‘corsa contro il cancro al seno’, in programma a Roma dal 18 al 20 maggio. Proprio per non mettere potenzialmente a rischio la lettura dei test preventivi, la ditta distributrice, Q-Med, ha dunque deciso di modificare le istruzioni di utilizzo di questo prodotto rimodellante per il corpo, eliminando l’indicazione per il trattamento del seno. In Italia, secondo le stime del chirurgo estetico Giulio Basoccu, responsabile della Divisione di Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini), sarebbero circa 4mila i trattamenti eseguiti con Macrolane. Ma gli esperti invitano a non creare allarmismi anche se, come sottolinea il presidente dell’Associazione britannica dei chirurghi plastici, Fazel Fatah, ”qualunque trattamento per il seno può essere considerato sicuro solo nel momento in cui si conoscono i suoi effetti a lungo termine rispetto agli screening anti-cancro”. Rassicurazioni arrivano dall’Associazione italiana chirurgia plastica estetica (Aicpe): ”Le pazienti che hanno utilizzato Macrolane – afferma il chirurgo Alessandro Casadei di Aicpe – non hanno nulla da temere. La decisione di sospendere l’utilizzo per il seno è stata presa in base a difficoltà nella valutazione del tessuto ghiandolare mammario in caso di mammografia. Non ci sarebbero problemi, invece, con ecografie e risonanze mammarie. Non è in discussione la sicurezza del prodotto”. Ad ogni modo, afferma Basoccu, “in Italia il prodotto non ha avuto una larghissima diffusione, questo perché può essere utilizzato solo da una cerchia ristretta di donne, ovvero donne con caratteristiche molto precise: il seno, ad esempio, non deve essere rilassato o svuotato, ed il gel può garantire solo un modesto aumento di volume”. Oltre che per le difficolta’ che determina nelle diagnosi radiologiche, conclude l’esperto, ”come molti chirurghi, non consiglio comunque l’utilizzo di tale gel anche perché, oltre che costoso, ha una durata relativa, essendo riassorbibile”.