Negli articoli precedenti abbiamo visto come una casa ecosostenibile può essere strutturata, progettata, risanata. Abbiamo analizzato l’edificio attraverso i suoi vari aspetti impiantistici, strutturali, orientativi. Abbiamo visto inoltre come una casa può essere risanata da problematiche edili di varia forma. Tuttavia può risultare molto utile ai lettori un decalogo che fornisca parametri di riferimento costante per ottenere un’abitazione sana. Tra i tanti ho selezionato i seguenti punti, ovvero:
- avere complessivamente un coefficiente di elevata traspirazione al vapore
- essere costituita da materiali prevalentemente vegetali o neutri
- avere orientamento distributivo che ottimizzi l’irradiazione solare
- avere coefficiente di buon assorbimento di energia sismica
- avere livelli bassi di inquinamento elettromagnetico
- essere protetta a regola d’Arte dall’umidità
- avere impianti di scarico con caratteristiche ecologiche
- avere impianto di riscaldamento da fonti rinnovabili
- essere esente da perdite o scarichi elettromagnetici passivi
- favorire tutte le funzioni vitali dell’uomo
La ricerca progettuale dovrebbe partire dall’uomo e ruotare costantemente attorno all’uomo. Il suo benessere abitativo dovrebbe essere sempre al centro delle preoccupazioni del progettista. In non pochi casi la semplicità è la chiave della soluzione al problema. La decisione spetta in prima persona al committente e quindi alla sensibilità dell’architetto a cui egli avrà affidato l’incarico. Solo lui può decidere quale senso dare alla sua vita abitativa, se abbia un valore speciale. Soltanto avendo il coraggio di superare presunti progressi apparenti e fittizi nell’edilizia, sarà possibile modellare un ambiente sano, naturale, rispettoso con estrema delicatezza della miriade di parametri indispensabili per un sereno processo vitale umano.