Riscaldamento a raggi infrarossi.

Oggi affrontiamo l’argomento dei pannelli a infrarossi e di tutti quegli elementi che sono pro o contro questa nuova soluzione . E’ palese come le famiglie si trovino in una profonda crisi di identità sull’argomento riscaldamento e fonti utilizzabili. LA fine del mercato tutelato, i prezzi che variano in continuazione, la molteplicità di compagnie che lavorano nel settore. Cosa fare? Sembra essere più in voga l’utilizzo di pannelli radianti a infrarossi per il riscaldamento domestico. Termosifoni, condizionatori e stufette elettriche stanno quindi per essere sostituite? Come funziona il riscaldamento ad infrarossi? Per comprenderlo possiamo fare un esempio. I termosifoni quando si riscaldano iniziano ad alzare la temperatura dell’aria e pian piano quella delle pareti e del pavimento. Lo stesso fa un condizionatore che emana aria calda. I raggi infrarossi invece riscaldano i corpi che incontrano nel loro cammino. Inoltre i raggi rimbalzano sulle pareti finendo per creare una perfetta rete di impulsi che riscalda in maniera omogenea l’ambiente. E’ stato calcolato che la temperatura percepita sia di 2-3 gradi maggiore rispetto a quella dei tradizionali metodi di riscaldamento.

La prima domanda che ci viene in mente è: sono pericolosi? Quelli nocivi sono i raggi infrarossi a onda vicina o corta che se utilizzati in maniera prolungata possono provocare danni alla retina ( si usano soprattutto per le lampade dei bar). I nuovi sistemi interni utilizzano raggi ad onda lunga e quindi non sono per niente nocivi. Inoltre vi è l’assenza più totale di rumore a differenza ad esempio di condizionatori e stufe. Un altro elemento favorevole è l’assenza di una installazione invasiva , non bisogna bucare muri e inserire tubature. Tutto questo comporta anche l’assenza di particolari problematiche legate al funzionamento. Altra caratteristica che rende vantaggiosa questa scelta è quella del consumo. Un pannello da 600 Watt comporta un consumo di 0,10 centesimi all’ora pochissimo rispetto alle altre fonti di calore. Nota negativa è data dall’investimento iniziale che è molto importante se si vuole creare un sistema efficiente.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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