La truffa del bonifico sbagliato.

Spesso si è sentito parlare nei mezzi di comunicazione della truffa del bonifico sbagliato. Diverse persone hanno sporto denuncia per questa tipologia di truffa. I truffatori agiscono in questa maniera: la vittima si vede accreditato sul proprio conto corrente una somma inaspettata e non dovuta. Subito dopo pero si viene contattati dall’autore della truffa che richiede la restituzione della somma. Cosa c’è di strano? L’iban del riaccredito è diverso dall’iban dal quale è pervenuta la somma. Perché tutto questo? Perché si cerca in questo modo di far perdere le tracce a somme di provenienza illecita attraverso molteplici passaggi di conto corrente. Facciamo un esempio. Un truffatore fa finta di affittare un appartamento estivo e percepisce la somma di 1000 euro da un soggetto che ha intenzione di prendere in affitto l’appartamento (A). A questo punto accredita l’importo sul conto della vittima (B). E’ chiaro che quando il truffatore richiede indietro il denaro la vittima non esita a restituirlo ma lo restituirà ad un terzo conto corrente (C). Il denaro è passato quindi dal conto A al conto B e poi al conto C. Si diventa complici quindi di un flusso illecito di denaro e si dovrà dimostrare, in caso di denuncia di non avere nessun legame con il truffatore.

Già perché quel denaro ha provenienza illecita e farlo circolare sul conto di un soggetto del tutto ignaro ha l’unico scopo di indirizzare i sospetti proprio su di lui rendendo difficoltoso risalire al flusso di denaro (che spesso configura un reato di riciclaggio). Attenzione però a non prendere possesso delle somme. Si configurerebbe il il reato di appropriazione indebita. Quindi in conclusione bisogna restituirlo ma allo stesso iban dal quale sono pervenuti.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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