Disastri ambientali in forte crescita.

Il nostro pianeta non è in ottima forma, questo è sotto gli occhi di tutti. A conferma di ciò è stato valutato come da Gennaio a Giugno 2023 tutti gli eventi disastrosi che sono stati registrati nel mondo hanno causato un danno economico totale stimato intorno ai 200 miliardi di euro e una perdita in termine di vite umane di circa 60 mila persone. Si tratta di un dato significativo in quanto il più alto dall’anno 2010 come ha sottolineato la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). E quali sono i paesi Ue che hanno pagato il maggior prezzo? A Grecia, Francia e Finlandia spetta il podio di questa particolare e negativa classifica. Al quarto posto c’è la nostra Italia con una spesa media per danni ambientali pari a 41,4 euro a persona.

Sul sito ufficiale della Sima leggiamo “SIMA è nata nel 2015 a Milano, oggi presente con rappresentanze in sette regioni italiane, oltre che in Belgio, Austria, Spagna, UK e USA, nota a livello internazionale per l’impegno profuso nella ricerca scientifica sulla qualità dell’aria, dell’acqua, l’epidemiologia ed i costi delle patologie da esposizioni ambientali, il rischio Radon e amianto e la prevenzione primaria del cancro, specie in ambito pediatrico..”

Se si confronta il ventennio 1980-1999, nel quale ci sono stati 4.212 disastri naturali al ventennio 2000-2020 nel quale i disastri gravi sono stati 7.348, il quadro è abbastanza chiaro. Le indicazioni dell’Agenda 2030 dell’Onu risultano essere davvero importanti e indispensabili da seguire. L’investimento maggiore in infrastrutture verdi, l’utilizzo di nuove tecnologie sono solo alcuni dei punti fermi sui quali dovremmo basare il nostro futuro. La terra è la nostra casa e dobbiamo prendercene cura.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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