Cambio di operatore di un impianto fotovoltaico. Si può fare?

Se si è n possesso di un impianto fotovoltaico e si vuole risparmiare ancor di più sulla bolletta della luce, si può optare per la scelta di cambio di operatore senza che vengano meno gli incentivi legati al possesso dei pannelli solari. Il passaggio da un gestore all’altro sia all’interno del perimetro del mercato tutelato o passando dal mercato tutelato a quello libero, rappresenta un ‘alternativa valida e soprattutto fattibile a differenza del pensiero comune che lega il proprietario dell’impianto fotovoltaico al gestore originario. Si può tentare cosi di massimizzare i risparmi riducendo il costo dell’energia che viene prelevata. E’ importante precisare però, che nel mercato libero il costo al kWh dell’energia non è stabilito da ARERA e quindi il prezzo finale dipende dalle scelte del cliente che valuterà le diverse tariffe proposte dai vari gestori. In generale le tariffe si dividono in tariffa a prezzo fisso con un prezzo bloccato per almeno 12 mesi, o una tariffa variabile indicizzata al PUN (Prezzo Unico Nazionale) con aggiornamenti che saranno mensili.

Una delle possibilità più gettonate dai proprietari di impianti fotovoltaici è la Convenzione GSE (Gestore Servizi Energetici). Si tratta di un accumulo virtuale di energia che è stata prodotta ma non è stata consumata (operazione denominata “scambio sul posto”). L’energia in eccesso viene introdotta  nella rete pubblica e passa  attraverso un  contatore di scambio, che calcola in maniera precisa i kWh che sono stati immessi. Inoltre il GSE riconosce al cliente un “contributo in conto scambio” che viene calcolato sulla base  della quotazione  di mercato dell’energia che viene introdotta  nella rete pubblica.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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