Affitti per brevi periodi: al via la tracciabilità dei pagamenti.

Il turismo in Italia è un settore molto importante in continuo sviluppo pertanto è importante gestirlo al meglio. A tal proposito il Decreto Crescita ha come obbiettivo la lotta all’evasione fiscale e, tra le misure preventive, rientra la creazione di un archivio dedicato agli affitti per brevi periodi. Pertanto tutti gli immobili destinati al turismo dovranno essere inseriti in una banca dati che sarà gestita dall’Agenzia delle Entrate. Spesso i locatori che ricorrono a piattaforme online quali AirBnb, Booking o  altri siti di annunci sfuggono ai controlli fiscali ma, con l’istituzione di un archivio ufficiale specifico per gli affitti brevi chiunque voglia proporre un appartamento ai turisti, anche per pochi giorni, dovrà censirlo presso l’Agenzia delle Entrate, così che l’intero processo sia monitorato. Cosa dovrà fare il proprietario di un immobile?

Dovrà registrare l’appartamento o la stanza da affittare: dopo la registrazione riceverà un codice identificativo da inserire in tutti gli annunci pubblicati sia on line che su carta. In questo modo l’Agenzia delle Entrate potrà tracciare gli affitti e rilevare eventuali anomalie in fase di dichiarazione dei redditi. Salate le sanzioni: i trasgressori dovranno pagare tra 500 e 5.000 euro di multa. Ricordiamo che tali emendamenti sono ancora in fase di approvazione, nella giornata odierna verranno stilati gli accordi definitivi. Una volta che le modifiche saranno approvate, apposite comunicazioni ufficiali verranno consegnate sia ai cittadini  che agli uffici.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi