Da sempre l’Unione Europea è in prima fila per sostenere importanti progetti a tutela della salute del consumatore e dell’ambiente che ci circonda. Nel mirino dell’UE ci sono ad oggi specifiche normative rivolte verso due settori in particolare: l’abbigliamento e la plastica. La Commissione Europea ha stabilito limiti massimi a partire dal 2020 per 33 sostanze chimiche pericolose per l’uomo e la sua salute presenti in indumenti, calzature e tessuti.
Il provvedimento prevede lo stop a cromo, cadmio, arsenico, cadmio e formaldeide. Sul fronte plastica invece c’è stata un’ulteriore stretta in particolare sugli articoli usa e getta: in Parlamento è stata approvata la proposta di divieto dal 2021 per piatti, cannucce e posate aggiungendo all’elenco particolari sacchetti ed imballaggi tra cui anche i contenitori in polistirolo generici ed i contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso, come le scatole degli hamburger del fast food. In Italia la lotta alla plastica è cominciata già dal primo gennaio del 2019 con il divieto di produrre e vendere i famosi bastoncini cotton fioc non biodegradabili. I produttori dovranno indicare sulle confezioni le regole per un corretto smaltimento specificando che non bisogna gettarli nel wc.
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile