Ue mette il veto alla plastica!

L’Unione Europea strizza l’occhio al green e pone il suo veto all’utilizzo della plastica: in particolare presto saranno banditi bastoncini cotton fioc, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini. Si tratta di prodotti altamente inquinanti che colpiscono maggiormente le spiagge ed i mari causando il 70% di danni alla flora e alla fauna marina. Sotto accusa anche gli attrezzi da pesca persi o  abbandonati, prodotti, quali le cassette in polistirolo, che rientrano nella categoria di rifiuti veri e propri. La decisione dell’UE prevede che entro il 2025 dovranno cambiare alcune cose in particolare, secondo il nuovo progetto, i contenitori per bevande in plastica saranno ammessi solo se i tappi ed i coperchi resteranno attaccati al contenitore. Per i contenitori di alimenti e tazze per bevande in plastica, gli Stati membri dovranno fissare obiettivi di riduzione mentre, le stesse aziende produttrici saranno chiamate a coprire i costi di gestione dei rifiuti per prodotti come i mozziconi di sigaretta, palloncini e attrezzi da pesca in plastica. Altri prodotti, come gli assorbenti igienici, le salviette umidificate ed i palloncini, dovranno essere etichettati in maniera chiara con un’ apposito riquadro che segnala l’ impatto negativo prodotto sull’ambiente. Inoltre i prodotti di plastica monouso quali bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini saranno esclusi dal mercato.

Le aziende produttrici dovranno quindi trovare valide alternative nella loro filiera ed utilizzare materiali ecosostenibili. Gli stessi produttori saranno tenuti a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, e quelli relativi alle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri ad esempio, per patatine e dolciumi, contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro come i mozziconi di sigaretta, salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. Sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti. Grazie alla direttiva proposta si trarranno numerosi benefici: si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2, si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro entro il 2030 e si genereranno risparmi per i consumatori dell’ordine di 6,5 miliardi di euro. Gli Stati membri dovranno creare campagne di sensibilizzazione per informare i consumatori delle numerose conseguenze negative della dispersione nell’ambiente dei prodotti di plastica e formarli sui sistemi di riutilizzo disponibili.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

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