Pirateria informatica in calo in Italia

pirateriaI software pirata continuano a ridursi pur restando ben al di sopra della media europea e mondiale. Questo viene comunicato dalla Business Software Alliance (Bsa), l’alleanza mondiale dei produttori di software. Dal 2013 al 2015 è diminuito del 3%, arrivando a quota 44% del totale. Sino a pochi anni fa, più di una copia di software su due in Italia era pirata. Si tratta comunque, nonostante l’incombente crisi economica, di un progresso anche se non di enorme rilievo.
Resta comunque alto il distacco con la media europea 44% contro 28%. Un po’ meno a livello mondiale, dove la percentuale illegale è invece del 39%. La percentuale piu alta di pirateria informatica e digitale si verifica nell’Asia Pacifica, con il 61%. A seguire  si trova l’Europa centro-orientale (58%) e Africa-Medio Oriente (57%). Il primato per il tasso di pirateria più basso è del Nord America (17%).
Dal 2015 si è sviluppata inoltre una nuova forma di pirateria, quella dei ransomware, che criptano file e dati dei computer in cambio di un riscatto economico.
Nel 2015 il costo sostenuto dalle aziende nel mondo a causa di cyber-attacchi è stato di ben 400 miliardi di dollari.

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