“VITE, LAVORO, NON LAVORO DELLE DONNE”: BOLOGNA, 3 E 4 MARZO 2012

di Petula Brafa

Prosegue l’eco della mobilitazione suscitata dal comitato permanente di “Se Non Ora Quando?” già un anno fa a Roma, a difesa della dignità, dei diritti e della condizione delle donne in Italia.

Correva infatti il 13 febbraio 2011 quando, per iniziativa spontanea, donne e uomini di diversa estrazione culturale e professionale, si radunavano in massa a Piazza del Popolo per lanciare un appello alla società ed alle istituzioni contro il degradante e mercificato modello femminile veicolato da politica, pubblicità e mass-media.

Nel solco delle numerose iniziative ad oggi promosse, si inserisce il Convegno “Vite, lavoro, non lavoro delle donne”, che a Bologna il 3 e 4 marzo 2012, nella sede comunale di Palazzo d’Accursio, affronterà il tema del lavoro femminile e le problematiche registrate dai riscontri nella situazione italiana.

Nonostante la reiterata sensibilizzazione nel welfare e nell’impresa, la precarietà lavorativa sembra essere, infatti, la condizione più ricorrente per le donne, non soltanto in ambito di potere contrattuale e retribuzione, ma soprattutto dinanzi alla necessità di conciliare professione o impiego alla maternità.

Dal programma della manifestazione emerge che “fra il 2008 e il 2009, circa 800.000 donne in Italia hanno dichiarato di essere state licenziate o messe in condizione di doversi dimettere nel corso della loro vita professionale, in seguito alla nascita di un figlio” e che discriminazioni, inaccessibilità ai vertici carrieristici, ineludibilità delle responsabilità familiari rischiano di concorrere a fare gravare sulle donne le conseguenze della crisi economica.

Per queste ragioni, sabato 3 marzo, esponenti femminili del mondo universitario, politico e sindacale si confronteranno sui temi di dibattito, aprendo la strada a proposte e progetti destinati ai tavoli di iniziative di domenica 4 marzo, quando l’assemblea plenaria raccoglierà le conclusioni dei lavori.

L’evento, patrocinato dal Comune di Bologna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, è sostenuto dal Centro delle donne Città di Bologna – Biblioteca Italiana delle Donne.

(fonte: senonoraquandobologna.women.it)

 

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