Smarrimento del bagaglio aereo e risarcimento.

Oggi parliamo di un argomento che interessa un po’ tutti i viaggiatori ossia il risarcimento in caso di bagaglio smarrito. Basti pensare che nel 2021 all’interno degli aeroporti di tutto il mondo sono stati smarriti o rubati in media 27.325 bagagli al giorno. Cosa fare se sfortunatamente ci si ritrova in questa situazione? Nel caso ci si trovi in un aeroporto bisogna rivolgersi al più presto all’ufficio Lost&Found o Ufficio Bagagli Smarriti. Dove si trova questo ufficio? Di solito all’interno dell’area di ritiro bagagli. Occorre avere la carta di imbarco e ricevuta del bagaglio. Se il bagaglio dovesse risultare effettivamente smarrito si avvierà una procedura di denuncia compilando un modulo di Property Irregularity Report. Nel modulo verranno richieste le informazioni necessarie per identificare le valigie come per esempio il colore, la forma e il marchio insieme alle informazioni personali del passeggero.

Esiste un Regolamento (CE), il numero 889/02 che concede numerosi diritti per i viaggiatori ai quali vengono smarrite le valigie. Le compagnie infatti devono offrire in maniera celere dei buoni acquisto per beni di prima necessità oppure fornire i beni stessi. Tra i beni necessari si possono citare i deodoranti, dentifrici, vestiti e pigiama. Si può richiedere un risarcimento di massimo 1200 euro sia per i bagagli regolarmente registrati sia per i bagagli a mano.

Nell’ambito dello smarrimento dei bagagli si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 3308/2023. Il caso è quello di una passeggera di un aereo che ha subito lo perdita delle proprie valigie per poi riceverle dopo 5 giorni. Il primo giudizio aveva riconosciuto un importo di 400 euro ridotto poi a 115 euro in appello. La compagnia aerea si rivolgeva alla cassazione contestando la veridicità degli acquisti effettuati che erano stati dimostrati tramite dei semplici scontrini. Per i Giudici ermellini però per ottenere il risarcimento bastano solo gli scontrini o le ricevute fiscali e dunque hanno confermato l’indennizzo alla donna.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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