Dichiarazione dei redditi 2023. Parte 2.

Sulla scia dell’articolo pubblicato precedentemente continuiamo la nostra analisi delle spese detraibili al 19% all’interno del modello di dichiarazione dei redditi 2023.

Spese per il pagamento dell’affitto.
Detrazione del 19% delle spese sostenute per pagare l’affitto. Il primo caso riguarda quei contribuenti che hanno un contratto di locazione che è stato stipulato oppure è stato rinnovato ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998. La detrazione è di 300 euro, se il reddito non supera la soglia di 15.493,71 euro e di 150 euro, se il reddito complessivo è maggiore a 15.493,71 euro ma comunque minore di 30.987,41 euro. Il secondo caso riguarda coloro che posseggono un contratto con il cosiddetto “canone convenzionato o concordato”. La detrazione è di 495,80 euro, se il reddito non supera la soglia di 15.493,71 euro e di 247,90 euro, se il reddito complessivo è maggiore a 15.493,71 euro ma comunque minore di 30.987,41 euro. Ci sono poi i casi di giovani in affitto con età massima di 31 anni con una detrazione dell’IRPEF pari al 20% del canone per i primi quattro anni di locazione con un massimo consentito di 2000 euro, e coloro che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro

Spese sostenute per studi musicali.
Detrazione del 19% delle spese sostenute per l’iscrizione o l’abbonamento a scuole di musica, conservatori cori, bande per un massimo di 1000 euro. In questo caso l’Isee deve essere inferiore a 36.000 euro

Spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici.
Detrazione del 19% delle spese sostenute per abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. L’importo massimo detraibile e di 250 euro.

Spese per studenti affetti da DSA.
Detrazione del 19% delle spese sostenute dagli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Vi sono appositi elenchi che specificano le spese incluse.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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