Barbecue al coperto. E’ pericoloso!

barbecueda Aduc – di Primo Mastrantoni

Cuocere in ambienti chiusi con barbecue che utilizzano carbone e’ pericoloso. Il carbone incandescente rilascia notevoli quantita’ di gas tossici, in particolare il monossido di carbonio (CO). Anche quando le finestre, le porte e la porta del garage sono aperte per “motivi di sicurezza”, le concentrazioni di CO possono fatalmente accumularsi. Questo rischio e’ presente con i dispositivi che vengono pubblicizzati come speciali “barbecue al coperto”. Lo stesso vale per le pentole carbone-powered, i cosiddetti “vasi a caldo”, se vengono utilizzati in luoghi chiusi come il soggiorno di casa o nel ristorante. L’avvertenza ci arriva dalla BFR tedesca che ha esaminato la concentrazione di CO che si raggiunge quando griglie a carbone sono utilizzate in luoghi chiusi e quanto tempo ci vuole prima che questo rappresenti un pericolo per le persone. Risultato: anche dopo un tempo relativamente breve si raggiungono livelli pericolosi di monossido di carbonio.
Ricordiamo che il monossido di carbonio e’ gas velenoso particolarmente insidioso in quanto inodore, incolore e insapore, interferisce con l’emoglobina, diminuendo la quantita’ di ossigeno ai tessuti ed in particolare al cervello che, ricevendo meno ossigeno, porta ad uno stato di incoscienza e poi alla morte.
Il consiglio, ovviamente e se proprio si vuole, e’ quello di fare barbecue all’aperto stando comunque distanti dai fumi.

Aumentano le truffe alle aziende che usano l’Internet banking

da Adico

Forte aumento nel 2011 delle truffe sui conti bancari online delle aziende italiane. Un fenomeno legato al cosiddetto phishing su Internet di nuova generazione: la creazione di siti web identici a quelli istituzionali delle banche con i quali le organizzazioni criminali riescono a carpire gli account e le password per l’home banking. A lanciare l’allarme, nel corso di un convegno sull’antiriciclaggio organizzato da Oasi (gruppo Icbpi) è Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni. “Il phishing di prima generazione cercava di ingannare il cliente (mail fittizia della banca con richiesta inserimento delle password per aggiornamento dati) quello di nuova generazione inganna direttamente il pc”. “Il fenomeno è rilevante e l’importo notevole” spiega Apruzzese. I clienti corporate di banche italiane che subiscono il phishing sono passati dallo 0,09% del 2010 allo 0,51% del 2011. Una percentuale, quest’ultima, molto più alta di quella dei clienti retail che subiscono truffe via internet: lo 0,16% del totale. Il motivo lo spiega ancora Apruzzese: “Il cliente retail è attento al suo conto home banking nelle aziende, invece, al conto online accedono più persone e le possibilità di falle si moltiplicano”.

GLI ANGELI DELLA PROTEZIONE CIVILE oltre i numeri della solidarietà

di Grazia De Marco

Una macchina esemplare dei soccorsi, composta essenzialmente dagli uomini e dalle donne della Protezione Civile, attualmente diretti dal Prefetto Franco GABRIELLI e dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente messa in moto dal 20 maggio scorso, quando una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter ha colpito l’Emilia Romagna e le sue zone limitrofe.

Tutto il personale che fa parte della grande catena umana della Protezione Civile sta lavorando incessantemente per assistere le popolazioni ormai provate dalle numerosissime scosse di terremoto che continuano a terrorizzare gli abitanti, i quali sono sempre più decisi a non rientrare nelle proprie case. Solo i 1.300 uomini dei Vigili del Fuoco impegnati per l’emergenza Emilia Romagna hanno effettuato oltre 40.000 interventi, dall’assistenza alle popolazioni alla verifica di stabilità degli edifici.

A dimostrare l’efficacia dell’opera di assistenza sino ad ora prestata dalla struttura operativa, che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, vi sono i numeri, i quali, come affermato anche dall’Assessore Regionale alla Sicurezza del Territorio emiliano Paola GAZZOLO, sono più che positivi. In totale, infatti, sono assistite attualmente 16.400 persone, di cui 9.400 ospitate nei 44 campi di accoglienza, mentre altre 4.600 sono alloggiate in altre strutture coperte come: scuole, palestre, caserme e vagoni letto offerti dalle Ferrovie dello Stato.

Il percorso che ha portato alla creazione del sistema nazionale di Protezione Civile è complesso e caratterizzato da leggi, decreti ed ordinanze, tra le quali merita di essere menzionata la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, che ha permesso la nascita del Dipartimento della Protezione Civile. Grazie a quella legge l’apparato di soccorso è diventato parte integrante del sistema pubblico, offrendo una grande risposta alle necessità di tutto il territorio e definendone, in particolare gli obiettivi, le priorità e le componenti dell’art. 117 della nostra Costituzione, che qualifica la Protezione Civile tra le materie di legislazione delle Regioni, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, che invece resta riservata alla legislazione dello Stato.

Aiuti all’Emilia sono arrivati da numerose Regioni d’Italia, anche dall’Abruzzo colpito tre anni addietro da una simile catastrofe naturale, nel corso della quale la macchina dei soccorsi, all’epoca coordinata dal Dott. Guido BERTOLASO, ha dato dimostrazione di enorme efficienza e generosità, affermandosi come una delle eccellenze del Paese Italia. In quei frangenti l’emergenza venne organizzata e suddivisa in 4 fasi, ovvero: la prima costituita da immediati e successivi soccorsi ai coinvolti, una seconda costituita dalla realizzazione e gestione dei 60.000 sfollati, ospitati in 118 tendopoli, una terza riguardante la realizzazione della case provvisorie destinate all’emergenza abitativa e la messa in sicurezza degli edifici lesionati e, infine, una quarta destinata alla ricostruzione.

Tra gli uomini impegnati ad analizzare attentamente i fenomeni delle ultime settimane, soprattutto dopo la scossa che ha colpito il ravennate e quella che ha interessato il Friuli ed il Veneto, vi sono anche molti studiosi. A tal proposito sembrano interessanti le conclusioni del Geofisico del CNR Giovanni GREGORI, il quale ha affermato: l’Italia sta ruotando in senso antiorario ed il terremoto del 6 giugno è stato causato da una faglia diversa, rispetto ai sismi del 20 e 29 maggio, anche se la struttura geologica interessata è la stessa. Alle stesse considerazioni è giunto anche il Dirigente dell’INGV Werner MARZOCCHI, il quale ha concluso: in Italia è come se si fosse innescato un effetto domino, per cui, in sostanza, il verificarsi di un terremoto può determinare una perturbazione anche nelle faglie vicine.

Proviamo a lasciare da parte, per un attimo, i numeri, anche se rilevanti, per concentrarci esclusivamente sull’aspetto della pura e straordinaria generosità umana, che questi uomini sono in grado di regalare in ogni momento, affrontando situazioni di enorme pericolo, mettendo in gioco la loro stessa esistenza, pur di salvare altre vite umane, affetti o anche solo oggetti che fanno parte dei ricordi di persone che soffrono e che, in questi momenti, diventano essenziali.

La gente d’Abruzzo e dell’Emilia ha imparato a conoscerli e ad amarli, ma tutto il Paese conosce la loro straordinaria competenza e l’infinita umanità che li accompagna ed è certo che nei momenti difficili, quando tutto sembra perso, sono loro, con l’esempio, a regalare il coraggio che sembra mancare e la forza per rialzarsi. Sono sempre loro che camminano al fianco di chi ha perso tutto, anche la speranza, per spiegare che ricominciare è sempre possibile.