Liberalizzazioni, tutte le novità dopo gli emendamenti

da Adico

Sono stati depositati gli emendamenti al decreto liberalizzazioni presso la Commissione Industria del Senato. Innanzitutto, marcia indietro del governo sull’obbligo dei professionisti di fare il preventivo «in forma scritta» al cliente se questi lo avesse richiesto Nella versione originaria del decreto si leggeva che la «misura del compenso» doveva essere «previamente resa nota al cliente anche in forma scritta se da questi richiesta». Nel testo dell’emendamento depositato invece si legge che il compenso è «previamente» reso al cliente «con un preventivo di massima».

NIENTE NOTAIO PER LE SRL SEMPLIFICATE- Nessun obbligo di redigere un contratto presso il notaio, per i giovani che aprono una srl. La società a responsabilità limitata, si legge nella proposta di modifica, «può essere costituita con un contratto o atto unilaterale da persone fisiche che non abbiano compiuto 35 anni di età alla data della costituzione. L’atto costitutivo deve essere redatto con atto pubblico in conformità al modello standard che sarà messo a punto dal Mef e dal ministero della Giustizia». Mentre i tirocinanti, dopo i primi sei mesi di lavoro gratis, avranno diritto a un rimborso spese. «Al tirocinante è riconosciuto un rimborso spese forfettariamente concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio» si legge nel testo.

TRIBUNALI D’IMPRESA E NODO FARMACIE- Cambia la norma sull’istituzione delle sezioni specializzate in materia di impresa contenuta nel dl liberalizzazioni. Vengono istituiti 8 nuovi tribunali di impresa, che si uniscono così alle 12 sezioni specializzate esistenti, con questo criterio: uno presso i tribunali e le corti di appello con sede nel capoluogo di ogni regione dove le prime non esistono. La Lombardia, tuttavia, ne avrà due: oltre a Milano a Brescia. L’istituzione delle sezioni specializzate non comporta incremento di organico. Lo prevede un emendamento del governo al dl liberalizzazioni. Per il territorio compreso nella regione Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige sono competenti rispettivamente Torino e Venezia. Tra i nodi irrisolti del decreto liberalizzazioni c’è quello delle farmacie. Un nuovo testo annunciato dal Governo non è stato ancora depositato in commissione. Ma una parola definitiva ci sarà lunedì quando riprenderanno i lavori. Tra i temi della trattativa il quorum per le nuove aperture: 3.300 proponeva il Governo, 3.500 e fino a 3.800 la richiesta arrivata in parlamento. (ANSA)