Bolletta: zero consumi al prezzo di 31 €

gasda Aduc – di Primo Mastrantoi

Consumi zero? Paghi 31 euro.

E’ la sorpresa della bolletta del gas di un nostro associato inviata dall’Enel.

Sono i costi dovuti, indipendentemente dal consumo, ci dicono al numero verde dell’Enel. Insomma, e’ l’equivalente del canone (tassa) televisiva, anche se non guardi la televisione paghi il canone (tassa) alla RAI, o del canone telefonico, anche se non telefoni il canone ti aspetta a fine bimestre. Alla fine il cerino rimane in mano al contribuente. Nulla di nuovo all’orizzonte!

Rincari luce e gas: in Italia le bollette più care d’Europa

luce e gasda Adico

L’Italia si colloca ai primi posti della classifica dei Paesi che nel secondo semestre 2012 hanno registrato i maggiori aumenti dei prezzi energetici pagati dalle famiglie: secondo i dati di Eurostat, infatti, nel nostro Paese l’incremento su base annua è stato dell’11,0% per l’elettricità e del 10,6% per il gas. Sono dati, soprattutto il primo, più elevati della media dell’Unione europea, dove l’incremento è stato del 6,6% per l’elettricità e del 10,3% per il gas.
Per quanto riguarda i prezzi dell’energia elettrica pagati dalle famiglie europee a livello nazionale le differenze sono davvero notevoli: si va infatti dal -5% della Svezia al +21% di Cipro. La bolletta elettrica, espressa in euro, è comunque più leggera in Bulgaria (9,6 euro per 100 kWh), Romania (10,8) ed Estonia (11,2), mentre è nettamente più pesante in Danimarca (29,7), Cipro (29,1), Germania (26,8) e Italia (23,0).
Stesse divergenze di andamento e di prezzi per quanto riguarda il gas, con un trend che va dal -8% della Slovenia al +21% della Lettonia. Anche qui, i prezzi più bassi si registrano in Romania (2,7 euro per 100 kWh), mentre i più alti in Svezia (12,7) e Danimarca (10,8). In Italia i prezzi del gas (9,7 euro) sono comunque piùalti della media Ue (7,2 euro).

 

Sospensione gas e luce per morosità: nuove regole del Garante

gasda Adico

In arrivo nuove regole per garantire ai consumatori tempi certi e una tempestiva informazione in caso di bollette non pagate alla scadenza. Con la delibera 67/2013/R/com, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha infatti introdotto alcune garanzie innovative nella procedura di costituzione in mora (la richiesta fatta per iscritto dalla società al consumatore di onorare il pagamento) e per l’eventuale successiva richiesta di sospensione della fornitura. I nuovi provvedimenti entreranno in vigore a fine aprile 2013.

Una notizia che Adico Associazione Difesa Consumatori accoglie con grande soddisfazione, visto che è il felice epilogo della vicenda iniziata a novembre 2012 in collaborazione con “Striscia La Notizia”, che si è occupata dello scandalo degli avvisi di sospensione che troppo spesso arrivavano ai consumatori quando il depotenziamento – o il distacco – della fornitura per morosità erano già avvenuti.

In particolare, l’Autorità ha stabilito che in caso di bollette non pagate, il venditore non potrà chiedere la sospensione della fornitura senza aver prima mandato al consumatore una raccomandata con la comunicazione di messa in mora in cui sia ben evidente la data di emissione della raccomandata. E se il venditore non fosse in grado di documentare il giorno di invio della stessa, dovrà comunque averla spedita entro 3 giorni lavorativi dalla data contenuta nella lettera. A partire da questa data, il cliente avrà almeno 20 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione. Inoltre dovranno passare almeno altri 3 giorni da questa scadenza prima che il venditore di luce o gas possa chiedere la sospensione del servizio in caso di mancato pagamento.

Inoltre prima di richiedere la sospensione della fornitura per morosità, nei casi di conguagli o di importi anomali, il venditore dovrà rispondere ai reclami scritti dei clienti e in caso di mancato rispetto di queste nuove regole sono previsti indennizzi automatici in bolletta a favore del cliente finale: il venditore è tenuto a corrispondere al consumatore 30 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità nonostante il mancato invio della raccomandata; 20 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità e il venditore, pur avendo inviato la raccomandata, non abbia rispettato le tempistiche previste dalla regolazione. In tutti questi casi, comunque, al consumatore non può essere richiesto il pagamento di alcun ulteriore corrispettivo relativo alla sospensione o riattivazione della fornitura.

«Questo successo dimostra come valga sempre la pena intentare battaglie per difendere i propri diritti – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – in questa fase di crisi purtroppo sono tanti gli italiani che non riescono a pagare in tempo le bollette, soprattutto quelle del gas dei mesi invernali che tanto incidono sul budget famigliare: è quindi importante che venga data loro la possibilità di mettersi in regola con tempi certi e senza la spada di damocle di un distacco di fatto senza preavviso». L’Associazione Difesa Consumatori accoglie con soddisfazione anche la previsione di indennizzi a favore degli utenti nel caso in cui i fornitori non dovessero onorare le nuove prescrizioni del Garante, ma con prudenza: «Vigileremo e chiediamo a tutti i consumatori di farci sapere se queste indicazioni verranno rispettate, perché non vorremmo, vista comunque l’esiguità delle cifre in gioco, che i colossi dell’energia se ne infischiassero e preferissero pagare gli indennizzi piuttosto che adeguarsi».

Adico è a disposizione allo sportello di via Volturno 33 a Mestre, via mail all’indirizzo info@associazionedifesaconsumatori.it, al numero di telefono 041.5349637 e tramite la pagina Facebook www.facebook.com/associazionedifesaconsumatori

Per rivedere i servizi di Striscia La Notizia del 3 novembre 2012 e dell’8 dicembre 2012 

Energia elettrica e gas: contratti non richiesti

da Casa del Consumatore

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha finalmente emanato nuovi provvedimenti al fine di contrastare e arginare il fenomeno ormai sempre più massiccio delle pratiche commerciali scorrette de parte di alcune società di vendita di energia elettrica e gas (che si affidano a promotori esterni privi di scrupoli per l’affidamento delle campagne acquisti).

La Casa del Consumatore, insieme con le altre associazioni dei consumatori, da tempo, infatti, monitora e denuncia tali pratiche aggressive di vendita nei confronti dei consumatori che si ritrovano attivati contratti non richiesti, in modo spesso ignaro e inconsapevole con firme apocrife, contraffatte o false o ancora ottenuti promettendo vantaggi iperbolici ed ingannevoli.

Dopo un’ampia consultazione, l’AEEG ha finalmente adottato il provvedimento da tempo annunciato. Provvedimento che per certi versi recepisce le richieste fatte anche dalle associazioni di consumatori.

In particolare la delibera, adottata allo scopo quindi di contrastare il fenomeno dei contratti truffa, con misure di prevenzione, di ripristino e di stretto monitoraggio a tutela di tutti i clienti domestici e delle PMI del settore sia elettrico che gas, prevede, tra le altre cose:

– Una “black list” dei venditori con maggior numero di contratti non richiesti, pubblicato sul sito dell’Autorità.

– Obbligo da parte del venditore di verificare l’effettiva volontà di adesione all’offerta da parte del consumatore mediante l’invio di una “lettera di benvenuto” (immediatamente dopo la conclusione del contratto e comunque prima di inoltrare la richiesta di switching al distributore), oppure mediante il tentativo di almeno 5 telefonate al recapito del consumatore (con il consenso del consumatore di procedere alla registrazione della stessa).

– La possibilità per il consumatore che si è visto attivare un contratto non richiesto di inviare reclamo al venditore non richiesto, immediatamente dopo essere venuto a conoscenza dell’attivazione del nuovo contratto (mediante lettera di benvenuto o chiamata a casa) e comunque entro 30 giorni solari dalla data in cui ne è venuto a conoscenza, o ancora, nel caso di non ricezione né della chiamata e né della lettera, entro la data di scadenza della prima bolletta emessa dal nuovo venditore.

Elenco delle società che aderiranno volontariamente alla “procedura di ripristino” semplificata stabilita dall’Autorità per la riattivazione del precedente contratto di fornitura; una procedura automatica e senza alcun costo per il consumatore che verrà attivata nei casi di nuovi contratti non richiesti. La procedura di ripristino, che ribadiamo essere volontaria, quindi saranno le singole società a decidere se aderirvi o meno, prevede inoltre che nel periodo di fornitura relativo al contratto non voluto, venga applicato al consumatore il prezzo di tutela (definito dall’AEEG in regime di mercato tutelato), scontato della quota di remunerazione dell’attività del venditore.

Azione di monitoraggio da parte dell’Autorità basate sulle informazioni fornite da distributori e venditori, da incrociare con i dati provenienti dallo Sportello per il consumatore.

Rafforzamento del Codice di condotta commerciale, con precisi obblighi di identificazione da parte dell’agente commerciale.

La Casa del Consumatore, insieme con le altre associazioni dei consumatori, ben accoglie tali nuove disposizioni, obbligatorie per tutti, come appunto la lettera di benvenuto che riassume le principali caratteristiche del contratto che si suppone sottoscritto da parte del consumatore, ma segnala purtroppo la mancanza di forme automatiche di “indennizzo” per i consumatori vittime di queste pratiche scorrette.

L’adozione della delibera 153/2012 apre inoltre degli spazi per le aziende che vogliono davvero dimostrare la loro lealtà e correttezza nei confronti dei consumatori attraverso l’adozione di codici di comportamento volontari ancora più virtuosi delle regole stabilite dall’AEEG, mentre pone alla gogna mediatica quelle che si rendono responsabili di tali comportamenti o sono restie alle nuove regole.

Le associazioni di consumatori si attendono quindi ora dalle aziende la revisione degli attuali protocolli di conciliazione, integrando, omogenizzando ed ampliando le misure messe in campo a favore dei consumatori. Vanno estese le tutele affinché non vi sia più spazio per le truffe o i tentativi di raggiro, adottando misure rafforzative. Le associazioni, in questo senso, garantiranno un ruolo di monitoraggio e controllo, anche mediante lo strumento delle segnalazioni all’AEEG e, per sua parte di competenza, all’AGCM.

Aumenti in bolletta per luce e gas. L’impegno del ministro per la riduzione

Maxi-aumenti in bolletta a causa dei rincari del petrolio: dal 1 aprile la luce rincarera’ del 5,8% e il gas dell’1,8%. Lo ha stabilito l’Autorita’ per l’energia, che ha congelato e rinviato a maggio un altro incremento del 4% per l’elettricita’ dovuto agli incentivi per le energie rinnovabili. Cio’ -a detta dell’Autorita’- per dare un segnale chiaro alla politica perche’ intervenga su un sistema di incentivazione non piu’ sopportabile per famiglie e imprese. Un invito che arriva mentre sta per essere messo a punto il decreto sul fotovoltaico. ‘La bolletta per gli italiani e’ troppo alta’, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e per il governo ‘e’ un lavoro sia a breve che a medio periodo.

‘Dopo i tre decreti la prima cosa che abbiamo preso in mano e’ il tema dell’energia’, ha detto ricordando ‘lo svantaggio competitivo del Paese’ e ‘le iniziative prese in sede di liberalizzazione’. ‘Poi c’e’ il tema delle rinnovabili – ha detto – e’ importante abbiamo obiettivi europei che intendiamo raggiungere e superare pero’ dobbiamo farlo bene, non come e’ stato fatto in parte in questi anni, in cui sono stati impegnati troppi soldi delle famiglie e delle imprese. Nel fotovoltaico che vogliamo continuare a sviluppare sono stati impegnati 150 miliardi di soldi delle famiglie per fare un’operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti’.
“Gli aumenti record per elettricita’ e gas di cui si e’ occupata l’Authority dell’Energia sono sostanzialmente dovuti agli incentivi per il fotovoltaico che quest’anno ammonteranno a 6 miliardi di euro”. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. “Si tratta di una politica energetica piu’ che discutibile che ogni qual volta in Parlamento e’ stata oggetto di un confronto e’ stata condizionata da lobby trasversali che sostengono queste generose erogazioni ad operatori del fotovoltaico non tutti efficienti e molte volte spuntati come funghi soltanto per beneficiare di questi incentivi. Ma i soldi che vanno agli operatori del fotovoltaico escono dalle tasche dei cittadini. Va detto con trasparenza. E va detto che questo tema va portato in Parlamento per far emergere lobby o addirittura micro partiti che si caratterizzano soltanto per battaglie molto poco trasparenti in difesa degli incentivi al fotovoltaico. Non voglio criminalizzare un intero settore all’interno del quale ci sono sicuramente molti imprenditori bravi, seri, onesti e portatori di innovazione. Ma questi incentivi sono eccessivi ed il conto non puo’ essere pagato dai cittadini. E soprattutto devono emergere posizioni lobbistiche di alcuni parlamentari e partiti il cui attivismo su questi settori e su queste materie e’ assolutamente sospetto. A tempo debito faremo nomi e cognomi. Perche’ si criminalizza il Parlamento quando parla con trasparenza con sindacati, ordini professionali, associazioni di categoria alla luce del sole ma poco si dice di chi, anche a volta con la scusa dell’ambientalismo, riempie il portafoglio di improvvisati operatori economici mettendo l’onere di questi incentivi a carico dei cittadini comuni. Questa festa deve finire”.

Luce e gas: meglio rimanere nel mercato tutelato?

da Casa del Consumatore

Dal 1° settembre 2011, nell’ambito del progetto “Energia: Diritti a Viva Voce”, sono attivi su tutto il territorio nazionale, sportelli gestiti dalle Associazioni di consumatori per fornire informazioni, supporto e assistenza ai consumatori titolari di utenze di energia elettrica e gas.

Nei primi cinque mesi di attività gli sportelli sono stati contattati da 3404 consumatori, soprattutto domestici (3141), ed hanno registrato una serie di problematiche riguardanti, nella maggioranza dei casi, il mercato libero (2478 segnalazioni). Più di 1000 sono stati i reclami inoltrati e quasi 100 le conciliazioni attivate.

 

Da questi dati, quindi, sembra che, ad oggi, il mercato tutelato (926 segnalazioni) sia rimasto il più “affidabile” e, nonostante alcune offerte vantaggiose ed allentati proposte dai vari fornitori, anche il più conveniente. Forse, però, l’obiettivo delle liberalizzazioni non era questo…

Con l’ingresso di nuovi operatori nel mercato dell’energia e del gas, si è, infatti, realizzata una concorrenza, positiva per i consumatori, alla quale, tuttavia, si è accompagnata tutta una serie di nuove problematiche che hanno frenato l’entusiasmo verso il mercato libero e che, ancora oggi, fanno scegliere a molti il mercato tutelato. Le principali problematiche sono state: – difficoltà nel passaggio da un fornitore ad un altro; – pratiche commerciali scorrette, con tecniche di promozione “aggressive” e contratti non richiesti; – problemi di doppia fatturazione; – mancato rispetto del diritto di recesso esercitato nel termine di legge (10 giorni dalla stipula); – difficoltà a contattare il venditore.

Gli Sportelli Energia hanno il compito di orientare i consumatori tra le varie offerte commerciali presenti nella loro zona, anche servendosi del “trova offerte” dell’AEEG, ed aiutarli nella risoluzione di eventuali problemi, anche redigendo reclami e attivando le procedure di conciliazione paritetica, quando previste dai protocolli conciliativi.

Gli sportelli della Casa del Consumatore si trovano a: Milano, Via Bobbio 6 Genova, Salita San Leonardo 9/2 Roma, Via Lungo Tevere Sanzio 5

Questi i recapiti per contattarli telefonicamente e via mail: Milano: 02 76316809 – segreteria@casadelconsumatore.it Genova: 010 2091060 – liguria@casadelconsumatore.it Roma: 06 585511 – casadelconsumatoreroma@yahoo.it

Bonus gas “fantasma”: i gestori non applicano il bonus agli utenti che ne hanno diritto

da Unicons

Unicons denuncia il problema del bonus fantasma:
alla nostra associazione, afferma Valentina Garripoli, responsabile per foggia e provincia dell’associazione dei consumatori UniCons sono giunti nelle ultime settimane numerosi casi di utenti, che pur avendo diritto al bonus gas, non trovano in bolletta la riduzione corrispondente al bonus.
Infatti, gli utenti, che hanno regolarmente ricevuto la comunicazione di accettazione della loro istanza di ammissione al bonus da parte del sistema SGATE, sulle fatture non trovano alcuna riduzione; i gestori affermano di non sapere del diritto dell’utente al bonus e quindi applicano le tariffe senza riduzione.
Abbiamo già effettuato diversi reclami ai vari gestori, contestando la mancata applicazione del bonus.
La responsabile invita tutti i gli utenti in questa situazione a contattare l’associazione per ricevere assistenza per i reclami, al numero telefonico 346 5728656 .