Carabiniere ferito davanti a Palazzo Chigi: “Puntavo ai politici”

carabinieredi Umberto Buzzoni – direttore

Quello di ieri non è il solito episodio di cronaca in cui, come sempre più spesso accade, un valido rappresentante delle forze dell’ordine, nel compiere unicamente il proprio dovere, cade sotto i colpi di malavitosi o psicolabili.

Quello di ieri è un episodio che scuote le coscienze di tutti, cittadini e politici, e che rappresenta un campanello d’allarme per il nostro paese. Ma ne parleremo a breve.

Ci preme sottolineare innanzitutto che  il Carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito gravemente ieri davanti a Palazzo Chigi, proprio durante il giuramento del nuovo Governo presieduto da Letta, è al momento in cui scriviamo ancora intubato e ventilato meccanicamente. I medici sono “moderatamente ottimisti”. Il direttore sanitario dell’Ospedale Umberto I di Roma Amalia Allocca afferma:”Il paziente in qualche modo interagisce”.

La redazione del Mensilepoliziadistato si stringe attorno alla famiglia e si augura che sia scongiurata l’ ipotesi di un rischio di paralisi per Giuseppe. Così come tutta l’Italia, attendiamo anche noi con ansia i nuovi bollettini medici.

Ma torniamo adesso a quanto affermavamo in apertura. Parlavamo di un campanello d’allarme per il nostro Paese. L’attentatore, Luigi Preiti, 49 anni, ha alle spalle una storia matrimoniale conclusa da due anni ma soprattutto, così come emerge dalle sue ultime dichiarazioni agli inquirenti, si lamenta per non riuscere a mantenere il proprio bambino. E’ senza lavoro e a malapena riesce a tirare avanti con qualche lavoretto da muratore.E’ per questo che voleva prendersela con i politici? Stando a quanto afferma, sembrerebbe proprio così. E tutto questo è gravissimo.Ed è ancor più grave il risultato di questo gesto. Colpendo un Carabiniere innocente assolutamente non collegato ai problemi dell’attentatore, si è creata una nuova situazione disperata. Ci sarà un’altra famiglia ed un altro bambino che in futuro vivrà seri problemi di sopravvivenza. Una guerra tra poveri che non può giovare a nessuno.

E’ bene che il Governo lo capisca. E’ bene che la politica dia al più presto una risposta ai tanti cittadini che vivono situazioni di disagio ancor più gravi. Prima gli attentati ad Equitalia. Poi la conferma che ci sono cittadini esasperati che arrivano addirittura a prendersela fisicamente con chi fa Politica. Siamo su una polveriera che sta per esplodere. Non c’è più tempo da perdere.

In tutto questo ciascuno deve fare la sua parte. I giornali devono riuscire a moderare i toni, i partiti devono tornare a dialogare in modo costruttivo. Si guardi avanti, si punti alla ricrescita del Paese, si ponga massima attenzione alle fasce più deboli, si bandisca l’odio tra fazioni che ha caratterizzato l’ultimo ventennio.

E’ un augurio che spero venga ascoltato.