Aumenti in bolletta per luce e gas. L’impegno del ministro per la riduzione

Maxi-aumenti in bolletta a causa dei rincari del petrolio: dal 1 aprile la luce rincarera’ del 5,8% e il gas dell’1,8%. Lo ha stabilito l’Autorita’ per l’energia, che ha congelato e rinviato a maggio un altro incremento del 4% per l’elettricita’ dovuto agli incentivi per le energie rinnovabili. Cio’ -a detta dell’Autorita’- per dare un segnale chiaro alla politica perche’ intervenga su un sistema di incentivazione non piu’ sopportabile per famiglie e imprese. Un invito che arriva mentre sta per essere messo a punto il decreto sul fotovoltaico. ‘La bolletta per gli italiani e’ troppo alta’, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e per il governo ‘e’ un lavoro sia a breve che a medio periodo.

‘Dopo i tre decreti la prima cosa che abbiamo preso in mano e’ il tema dell’energia’, ha detto ricordando ‘lo svantaggio competitivo del Paese’ e ‘le iniziative prese in sede di liberalizzazione’. ‘Poi c’e’ il tema delle rinnovabili – ha detto – e’ importante abbiamo obiettivi europei che intendiamo raggiungere e superare pero’ dobbiamo farlo bene, non come e’ stato fatto in parte in questi anni, in cui sono stati impegnati troppi soldi delle famiglie e delle imprese. Nel fotovoltaico che vogliamo continuare a sviluppare sono stati impegnati 150 miliardi di soldi delle famiglie per fare un’operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti’.
“Gli aumenti record per elettricita’ e gas di cui si e’ occupata l’Authority dell’Energia sono sostanzialmente dovuti agli incentivi per il fotovoltaico che quest’anno ammonteranno a 6 miliardi di euro”. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. “Si tratta di una politica energetica piu’ che discutibile che ogni qual volta in Parlamento e’ stata oggetto di un confronto e’ stata condizionata da lobby trasversali che sostengono queste generose erogazioni ad operatori del fotovoltaico non tutti efficienti e molte volte spuntati come funghi soltanto per beneficiare di questi incentivi. Ma i soldi che vanno agli operatori del fotovoltaico escono dalle tasche dei cittadini. Va detto con trasparenza. E va detto che questo tema va portato in Parlamento per far emergere lobby o addirittura micro partiti che si caratterizzano soltanto per battaglie molto poco trasparenti in difesa degli incentivi al fotovoltaico. Non voglio criminalizzare un intero settore all’interno del quale ci sono sicuramente molti imprenditori bravi, seri, onesti e portatori di innovazione. Ma questi incentivi sono eccessivi ed il conto non puo’ essere pagato dai cittadini. E soprattutto devono emergere posizioni lobbistiche di alcuni parlamentari e partiti il cui attivismo su questi settori e su queste materie e’ assolutamente sospetto. A tempo debito faremo nomi e cognomi. Perche’ si criminalizza il Parlamento quando parla con trasparenza con sindacati, ordini professionali, associazioni di categoria alla luce del sole ma poco si dice di chi, anche a volta con la scusa dell’ambientalismo, riempie il portafoglio di improvvisati operatori economici mettendo l’onere di questi incentivi a carico dei cittadini comuni. Questa festa deve finire”.