Ecco i nuovi servizi offerti da Telepass Pay.

Grandi novità per i possessori di Telepass Pay che amplia la gamma dei servizi offerti: a breve si potrà pagare non solo il tradizionale pedaggio autostradale ma anche il bollo auto, le multe, i parcheggi sulle strisce blu e persino il tassista. Il nuovo circuito include anche il car sharing, il pagamento del carburante all’interno ed all’esterno delle autostrade ed il trasporto sui mezzi pubblici. I vecchi clienti potranno usufruire dei nuovi servizi e scaricare l’App (App Pyng) che sarà attiva a partire da ottobre per indicare molte altre informazioni tra cui le oltre 160 aree di servizio autostradale in cui sarà possibile pagare il carburante con il nuovo sistema.

Un’ultima novità, prevista dalle Autostrade per l’estate in corso, è la campagna “Prezzo ok”: nello specifico chi farà il pieno in aree di servizio, che aderiscono all’iniziativa in self service, avrà la possibilità di avere i prezzi del carburante identico a quello degli impianti sulla rete al di fuori dell’autostrada. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Codacons, Autostrade per l’Italia e le maggiori compagnie petrolifere. Quest’ultime si sono impegnate a tenere sotto controllo i prezzi dei carburanti nelle varie stazioni, assicurando che i prezzi praticati in autostrada siano allineati a quelli medi degli impianti dello stesso marchio al di fuori. Un gran bel vantaggio per i viaggiatori!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Collegato Ambiente: Multe per mozziconi e chewing gum a terra

Dopo l’approvazione in via definitiva del Collegato Ambiente, una sorta di agenda verde del Paese che in 79 articoli di legge delinea la strada verso la decarbonizzazione e l’economia circolare, le multe che puntano a rendere gli italiani dei cittadini più eco-friendly diventano realtà.

Per esempio le multe da 30 a 150 euro per l’abbandono sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi dei rifiuti di piccole dimensioni, dal chewing gum al fazzolettino. La multa viene raddoppiata a 300 euro se si buttano per terra mozziconi di sigaro o sigaretta, per i quali i Comuni dovranno provvedere a dotare strade, parchi e luoghi d’aggregazione di appositi raccoglitori.

Con la nuova legge, gli animali non sono più beni pignorabili da Equitalia, quelli d’affezione o da compagnia del debitore, sia quelli impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli. I cittadini potrebbero essere chiamati a portare indietro le bottiglie di acqua e birra. Torna infatti, in via sperimentale e su base volontaria, il “vuoto a rendere” in bar, alberghi e ristoranti, che potranno decidere di applicare una cauzione al momento dell’acquisto restituendo i soldi se la persona torna a consegnare il contenitore vuoto.

Il Collegato prevede 35 milioni di euro per progetti di mobilità sostenibile che potrebbero essere impiegati nelle città con iniziative di car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing e piedibus. Chi deciderà di andare al lavoro in bici, nell’eventualità di un incidente sarà coperto dall’assicurazione Inail.

di Umberto Buzzoni

Intestazione temporanea dei veicoli: obblighi e sanzioni

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“Patente e libretto!”: oltre alle temutissime contestazioni di irregolarità alla guida, da lunedì 3 novembre l’obbligo di esibizione dei documenti a richiesta dell’Autorità sarà gravato da un nuovo onere per quanti dispongono di un veicolo altrui per oltre trenta giorni.

La Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero dei Trasporti, infatti, in attuazione della Circolare prot. N. 15513 del 10 luglio 2014 (http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=19250), renderà operative le procedure di verifica sull’aggiornamento della carta di circolazione, che, secondo l’indirizzo normativo introdotto dal nuovo Codice della Strada, dovrà recare l’ intestazione temporanea dei veicoli.

Saranno esclusi dall’adempimento, – funzionale ad individuare le intestazioni fittizie e gli effettivi responsabili di infrazioni stradali -, i familiari conviventi e residenti al medesimo indirizzo, gli iscritti all’Albo dei Trasportatori, gli autisti di  taxi, noleggi con conducente e di autobus.

Per le vetture aziendali in comodato gratuito, la Ditta comodante dovrà soltanto comunicare alla Motorizzazione il nominativo dell’utilizzatore, mentre per il prestito occasionale tra familiari o amici, l’assenza di un documento comprovante la disponibilità e la mancata efficacia retroattiva dell’obbligo dovrebbero esentare dal rischio di sanzioni il malcapitato alla guida.

Ad elencare i destinatari del provvedimento è stato il Direttore Generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli, individuati ne “le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria”.

Per questi soggetti, sarà necessario registrare il cambio di intestazione presso gli sportelli del Dipartimento dei Trasporti, pena la multa di € 705,00 ed il ritiro della carta di circolazione.

Fonte: il Fatto Quotidiano

31 ottobre 2014

Petula Brafa

Viaggiare in autobus, UE: da oggi nuovi diritti per i passeggeri

autobusda Help Consuamtori

Da oggi, in Europa, anche chi viaggia in autobus avrà diritto a rimborsi (in caso di ritardi oltre le 2 ore, cancellazione del viaggio, overbooking) e assistenza gratuita (in caso di ritardo oltre i 90 minuti) come i passeggeri di aerei e treni. Entra in vigore, infatti, un nuovo regolamento europeo (n. 181/2011) che per la  prima volta introduce diritti anche per i passeggeri di autobus, imponendo una serie di obblighi alle società di trasporto e ai gestori delle stazioni che avranno più responsabilità nei confronti dei passeggeri.

I diritti stabiliti dal regolamento sono analoghi a quelli di cui beneficiano già i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo; e cioè:

  • la non discriminazione basata sulla cittadinanza riguardo alle tariffe e ad altre condizioni contrattuali;
  • il trattamento non discriminatorio per le persone disabili o a mobilità ridotta (nello specifico, assistenza gratuita nelle stazioni di autobus designate e a bordo degli autobus, nonché la compensazione pecuniaria per la perdita o il danneggiamento delle loro attrezzature per la mobilità);
  • informazioni adeguate e accessibili per tutti i passeggeri prima e durante il viaggio nonché informazioni a carattere generale sui loro diritti nelle stazioni e su internet;
  • il rimborso del prezzo del biglietto o il reinstradamento in caso di accettazione di un numero di prenotazioni superiore ai posti disponibili, di cancellazione o di ritardo superiore a 2 ore rispetto all’ora di partenza prevista (applicabile solo per distanze superiori a 250 km);
  • il rimborso del 50% del prezzo del biglietto oltre al rimborso del prezzo pieno del biglietto; in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a 2 ore rispetto all’ora di partenza prevista, qualora la società di trasporti non consenta al passeggero di scegliere tra rimborso e reinstradamento (applicabile solo per distanze superiori ai 250 km);
  • un’adeguata assistenza (spuntini, pasti, bevande e, se necessario, alloggio) in caso di cancellazione o ritardo superiore a 90 minuti per i viaggi di durata superiore alle 3 ore (applicabile solo per distanze superiori ai 250 km);
  • il risarcimento per il decesso, le lesioni, la perdita o il danneggiamento del bagaglio in seguito a incidenti stradali;
  • un sistema per la gestione dei reclami istituito dalle società di trasporti e a disposizione di tutti i passeggeri;
  • l’istituzione in ogni Stato membro di organismi nazionali indipendenti incaricati di garantire l’applicazione del regolamento e, se del caso, di imporre sanzioni.

 

Ogni anno circa 70 milioni di passeggeri viaggiano in autobus nell’UE. Il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: “Abbiamo mantenuto le promesse e grazie a questo regolamento, i diritti dei passeggeri dell’UE si estendono anche a chi viaggia in autobus. L’UE è ora la prima regione del mondo che dispone di un complesso di diritti dei passeggeri per tutti i modi di trasporto”. Prima che la Commissione europea decidesse di presentare, 5anni fa, una proposta sui diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus non esisteva né un accordo internazionale applicabile nella maggior parte degli Stati membri né una normativa UE che definisse diritti generali per questo modo di trasporto. L’adozione nel 2011 del regolamento relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus ha completato il quadro giuridico per gli utenti di tutti i modi di trasporto a livello dell’UE. Oggi l’Unione è il primo spazio integrato al mondo nel quale sono garantiti i diritti dei passeggeri che sono tutelati quando viaggiano nell’UE con qualsiasi modo di trasporto: aereo, ferroviario, marittimo o in autobus.  Nell’autunno del 2013 la Commissione europea organizzerà la prima riunione con le autorità nazionali per coordinare l’effettiva attuazione della normativa sui diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus.

Le compagnie low cost, i nomi (civetta) degli aeroporti e la confusione dei passeggeri

di Corinna De Cesare fonte:corriere.it

Quante volte vi è capitato? C’è un’offerta imperdibile per un volo andata e ritorno in una capitale europea: lo comprate per poi scoprire che in realtà l’aeroporto dista 100 chilometri dalla città. È lo strano caso degli aeroporti low cost segnalati da Skyscanner. Nomi che tante volte confondono i passeggeri. L’ultimo caso è Parigi-Vatry (Disney) aggiunto alla lista delle destinazioni di Ryanair: lontano 150 chilometri da Parigi e 112 dal famoso regno del divertimento.

I CASI – «Molte compagnie low cost – spiegano da Skyscanner, sito internet di ricerca viaggi – utilizzano aeroporti secondari per sfruttare i costi operativi inferiori rispetto agli aeroporti più centrali, fattore che permette loro di offrire voli a basso costo.

Tuttavia, alcuni aeroporti hanno attirato l’attenzione a causa del nome fuorviante, considerato il fatto che in alcuni casi si trovano a parecchi chilometri di distanza dalla città che pretendono di servire». L’elenco è lungo: l’aeroporto di Monaco, Memmingen, si trova a 70 km dal centro di Monaco di Baviera, mentre Oslo Torp è di 68 km dal centro di Oslo. Idem per la nuova base di easyJet, Londra Southend, a più di 60 chilometri dal centro della città, stessa distanza per Londra Stansted.

L’ITALIA – Tra gli scali italiani, i più distanti da quello che racconta la loro denominazione sono quelli di Verona-Brescia e Milano Malpensa, entrambi a circa 50 chilometri dal centro delle città. Ma c’è anche Milano Bergamo Orio al Serio, circa 52 chilometri dal capoluogo lombardo. Esistono, ovviamente, anche casi virtuosi: Pisa, ad esempio, è raggiungibile dall’aeroporto facendo due passi a piedi. Per nulla distanti dal centro anche Bologna (circa sette chilometri), Linate e Ciampino, rispettivamente 10 e 14 chilometri.

Bufera su Trenitalia (e non è solo neve)

da Aduc – di Sabrina Bergamini

Trenitalia, ovvero: quando la bufera non è solo neve. Le ferrovie sono finite nell’occhio del ciclone per i disservizi degli ultimi giorni. Nevicate estreme ma anche disagi eccezionali, con lunghissimi ritardi, treni rimasti bloccati, circolazione rallentata. Oggi Casper-Comitato contro la speculazione e per il risparmio ha denunciato Trenitalia per interruzione di pubblico servizio.

Sotto i riflettori dei Consumatori ci sono i danni e disagi subiti dai passeggeri di sei treni rimasti bloccati per oltre 8 ore nell’ultima settimana a causa del maltempo. La richiesta: un adeguato risarcimento ai passeggeri coinvolti.

La mossa di Casper (formato da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) arriva proprio nel giorno in cui l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, si difende dalle accuse e rivendica l’operato delle ferrovie in un’intervista pubblicata su La Stampa. Nell’intervista, Moretti sostiene che le FS hanno fatto “tutto il possibile”, che dei migliaia di treni in circolazione solo otto sono rimasti bloccati nelle neve, e che anche negli altri paesi non va meglio. Dice Moretti a La Stampa: “Stiamo fronteggiando eventi straordinari per intensità, ubicazione, estensione geografica, quantità di precipitazioni nevose, basse temperature. Nonostante ciò abbiamo assicurato la continuità della mobilità ferroviaria sulle principali linee: nessuna è mai stata chiusa come invece fanno in Paesi più abituati di noi a simili eventi. In questi giorni oltre confine ci sono ritardi e cancellazioni dello stesso livello e dimensione”. L’ad rivendica inoltre che sono otto i convogli rimasti bloccati, ma tutti sono stati portati in stazione, e ribadisce che è stata garantita assistenza ai passeggeri. Aggiunge poi: “Ciononostante i passeggeri interessati hanno avuto disagi, anche notevoli, e di questo ci scusiamo”.

I disagi suscitano invece la protesta di Casper, che ha deciso di denunciare Trenitalia per interruzione di pubblico servizio, mettendo sul piatto della bilancia quanto vissuto dai passeggeri rimasti bloccati per ore su sei treni nell’ultima settimana. “Dal 1 febbraio ad oggi ben sei treni hanno subito ritardi che vanno dalle 8 alle 18 ore di ritardo, è assurdo – dichiarano i presidenti delle quattro associazioni aderenti al Comitato – Per questo, come Casper, abbiamo presentato un esposto contro Trenitalia per interruzione di pubblico servizio e per ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti dai passeggeri”. Le tratte sono accusa sono Bologna-Rimini del 1 febbraio (8 ore di ritardo); Milano-Pescara del 1 febbraio (10 ore di ritardo); Milano-Ancona del 1 febbraio (9 ore di ritardo); Roma-Pescara del 3 febbraio (17 ore di ritardo); Roma-Cassino del 4 febbraio (12 ore di ritardo); Roma-Avezzano del 4 febbraio (18 ore di ritardo).

Continua Casper: “Ricordiamo che nel passato, per un ritardo superiore a 8 ore, Trenitalia ha riconosciuto un risarcimento di 800 euro ai passeggeri coinvolti. Come minimo ci aspettiamo lo stesso trattamento ma, dato il ritardo assurdo e incomprensibile, data la manifesta incapacità di far fronte ad una situazione di emergenza atmosferica preventivamente annunciata e date le misure ampiamente insufficienti e tardive di soccorso operate dall’azienda, crediamo sia opportuno prevedere un risarcimento più congruo.”

Mentre le associazioni chiedono dunque un risarcimento, sembra che ci siano problemi anche con il servizio di richiesta dei rimborsi predisposto da Trenitalia: è stato segnalato infatti che la casella di posta è piena, non riceve i messaggi di richiesta rimborso, chiede di effettuare ulteriori nuovi tentativi.

Nel frattempo, come procede la circolazione ferroviaria? Il sito di Trenitalia, aggiornato alle 12 di oggi, afferma che “la circolazione ferroviaria si svolge in coerenza con il Piano Neve di Ferrovie dello Stato Italiane, che prevede rallentamenti programmati per ragioni di sicurezza e una riduzione dell’offerta”. I tecnici di RFI sono al lavoro per riattivare la Roccasecca – Avezzano, la tratta Antrodoco – L’Aquila, la Benevento – Boscoredole, la Benevento – Mercato San Severino, la Foggia – Potenza, la Barletta – Spinazzola e la Termoli – Campobasso. E, si premura di precisare l’azienda, “nessun convoglio si è fermato durante la notte e nella mattinata per cause riconducibili alla situazione meteo”.