Il Profilo Google Plus non sarà più obbligatorio per i servizi Google

La compagnia ha annunciato che i servizi come YouTube e Gmail, non saranno più legati a Google+. Ciò comporta che sarà più semplice eliminare contenuti del proprio account Google+ se non si desidera più mantenerlo attivo dato che non sarà più necessario per poter accedere ad altri servizi Google.

fonte Ansa

Sul blog di Google il vice presidente dei servizi streaming, foto e condivisione, Bradley Horowitz, ha dichiarato “Abbiamo dovuto ripensare a delle scelte riferendosi al fatto che il colosso californiano aveva legato l’uso di alcuni suoi servizi, come la mail e la piattaforma YouTube, all’iscrizione sul social network Google+, che pero’ non è mai decollato. A partire dai prossimi mesi per usare i prodotti Google sarà necessario avere solo un account Google.

In passato la piattaforma Google Foto era stata slegata dall’account Google Plus ed ora tocca a YouTube da subito con i commenti ai video e piano piano per altre funzioni quindi ancora non si può cancellare l’account Google+ altrimenti si cancellerà anche il canale YouTube. Horowitz ha aggiunto che Google+ non è un progetto che verrà abbandonato bensì continuerà ad essere potenziato come luogo in cui condividere interessi comuni.

di Umberto Buzzoni

Smart Angel, l’app che aiuta le persone con sindrome di down a muoversi in città

Nasce la piattaforma cloud mobile chiamata Smart Angel per aiutare le persone con sindrome di down che vivono in città, per facilitarne gli spostamenti.

L’idea di quest’app per smartphone collegata con una consolle è di supportare chi è affetto da sindrome di down per raggiungere agevolmente diversi posti della città come l’ufficio, la propria casa ma anche luoghi di svago.

fonte Ansa

Questo innovativo progetto di ricerca, realizzato a Genova dal consorzio SoftJam, è stato sperimentato su 15 disabili ed è stato premiato da Microsoft come Miglior prodotto Software.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, ha commentato che «è un progetto avveniristico che dimostra la capacità di collegare conoscenza e integrazione tra società e tecnologia».

Il progetto del valore di un milione di euro, è stato cofinanziato dalla Regione Liguria con oltre 500mila euro ed è il frutto dell’idea nata nel 2013 nel Polo regionale di Ricerca sulle Scienze della vita, in collaborazione col Centro italiano Down, l’Istituto delle Tecnologie didattiche del Cnr e il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Genova.

di Umberto Buzzoni

Skype Translator disponibile per tutti: traduzione in tempo reale e 50 lingue disponibili

Il traduttore universale di Microsoft si apre a tutti: Skype Translator può essere provato ed utilizzato liberamente da parte di chiunque, senza il bisogno di effettuare registrazioni o ricevere inviti.

E’ finalmente terminata la fase di preview di Skype Translator e agli utenti, ora, non resta che metterla subito in pratica trovando nuovi amici nelle parti più disparate del mondo. Per dialogare con gli altri, l’appgratuita e disponibile per Windows 8.1 e Windows 10 – supporterà gli utenti per l’italiano, il mandarino, l’inglese e lo spagnolo. Se ci si accontenta però della lingua scritta, allora, Skype Translator mostra tutta la sua efficienza con la possibilità di essere tradotti in ben 50 lingue diverse.

Senza alcun bisogno di registrarsi, in pratica, gli utenti, dopo aver scaricato l’app, possono scrivere un messaggio di testo nella loro lingua, e recapitarlo al destinatario nella lingua da lui scelta. Attraverso quella che Microsoft chiama ‘rete neurale’, il sistema analizza la voce trasformandola in formato testuale. Il risultato è un testo che viene tradotto, anche con il confronto tra i vari modi di dire nelle differenti lingue, e viene riprodotto vocalmente nell’altro idioma. Per evitare errori, comunque, accanto al testo tradotto Skype lascerà anche l’originale scritto nella chat. Può anche essere isolato, con il tasto mute, il parlato originale in modo da seguire solo il tradotto.

Diabete: arriva anche in Italia la prima terapia che agisce sui reni

di Umberto Buzzoni

Arriva anche in Italia la prima terapia per il Diabete che agisce sui reni, già presente in 49 Paesi nel mondo. I reni possono essere visti come due “rubinetti del glucosio” che permettono l’eliminazione dello zucchero in eccesso e la riduzione della glicemia e la nuova terapia appartiene ad una nuova classe di farmaci chiamati inibitori del co-trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2), una proteina responsabile del 90% del riassorbimento del glucosio da parte dei reni. La nuova molecola “Dapagliflozin” è stata sviluppata da AstraZeneca, un’azienda biofarmaceutica che conta al suo interno di sette Premi Nobel, nata nel 1999 dalla fusione di Astra AB e Zeneca Group.

La molecola Dapagliflozin nata dallo studio di una sostanza naturale presente nella corteccia degli alberi di mele (la florizina), permette una riduzione della glicemia indipendente dall’insulina ed un basso rischio di ipoglicemie. Altri vantaggi derivanti da questa terapia sono porta la perdita di peso fino a 2-3 chilogrammi e l’abbassamento della pressione arteriosa.

Per la prima volta vengono considerati i reni per la loro capacità di controllo glicemico e gestione del diabete di tipo 2. Con l’assunzione di questa molecola si sfruttano meccanismi fisiologici in grado di abbassare la capacità di riassorbimento del glucosio da parte del rene con lo scopo di aumentare la perdita urinaria di glucosio. Inoltre non solo non interferisce con le altre terapie anti-diabete ma si integra con esse per il trattamento di tutte le fasi della malattia.

Un approccio innovativo di notevole importanza per quella che si può definire una vera e prorpia epidemia sociale dato che ad oggi in Italia si contano ben 4 milioni di persone affette e 387 milioni di persone nel mondo.

La Mano Bionica Made in Italy: protesi con sensori tattili e senza intervento chirurgico

di Umberto Buzzoni

La nuova protesi biorobotica è stata ideata e realizzata a Pisa nell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, dal docente di BioRobotica Christian Cipriani ed il suo team di ricercatori, nel progetto ‘My Hand’ finanziato con oltre 400 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione.

Realizzata in lega di alluminio, dotata di sensori tattili e con un peso di soli 500 grammi, non necessita di intervento chirurgico per l’impianto e consente a chi la indossa ben sette movimenti. Dopo una serie di primi test di funzionamento è pronta per essere testata sui pazienti.

L’ingegnere Marco Controzzi ha spiegato che “La mano utilizza tre motori elettrici e un pollice opponibile, per afferrare oggetti di varia forma e peso differente” e grazie all’altra novità tecnologica, con brevetto internazionale, sarà possibile effettuare tutte le prese con un solo motore che permette la rotazione del pollice o la flessione dell’indice in maniera alternata. Nel dorso della mano è presente l’elettronica di controllo e per la chiusura completa delle dita la protesi impiega meno di 1 secondo.

Questa innovativa protesi dall’aspetto antropomorfo a 5 dita verrà messa in vendita ad un prezzo economico che si aggirerà intorno a quello di uno smartphone di ultima generazione, elemento importante se si pensa che si stima che in Europa ogni anno si contano oltre duemila nuovi casi di amputazione della mano.

L’anticorpo che blocca il virus Hiv: una speranza contro l’Aids

Una nuova speranza per le persone che hanno contratto il virus Hiv e che sono malati di Aids potrebbe arrivare dalla scoperta di un nuovo anticorpo capace di arginare o quantomeno far regredire progressivamente il virus dell’HIV. L’anticorpo si chiama 3BNC117 ed è stato individuato da un gruppo di ricercatori dell’Howard Hughes Medical Institute, tramite uno studio condotto presso la Rockefeller University di New York City, coordinato da Michel Nussenzweig.

Nei test, ad un gruppo ristretto di pazienti affetti da Aids, è stato somministrato l’anticorpo per 28 giorni ed il risultato è stato sorprendente dato che è stato registrato che è capace di ridurre fino a 300 volte la virulenza del virus concentrato nel sangue, con gli effetti di una singola dose che si prolungano per diverse settimane.

L’anticorpo 3BNC117 fa parte degli anticorpi di nuova generazione, chiamati bNAbs che sono capaci di bloccare diversi ceppi di Hiv ma va anche considerato che il virus dell’Hiv nel tempo ha dimostrato una grande capacità di modificarsi in continuazione. Questo anticorpo viene definito efficace in quanto “si attacca” in modo specifico al principale recettore con cui il virus Hiv si lega alle cellule umane CD4 per infettarle ed oltre ad essere una speranza come cura per coloro che hanno già contratto il virus potrebbe rappresentare la base per la creazione di un vaccino efficiente nella prevenzione dell’Aids.

Google Pony Express per pagare le bollette con Gmail e dire addio alle file

Il colosso di Mountain View sta lavorando ad un nuovo progetto chiamato Pony Express che sarà il servizio per ricevere le bollette e pagarle mediante Gmail. In pratica tutte le email delle bollette da pagare saranno raggruppate su Gmail (o Inbox) e si potrà effettuare il pagamento con carta di credito o conto corrente direttamente dall’app.

Il lancio in autunno sarebbe previsto solamente per gli Stati Uniti e in un secondo momento dovrebbe essere attivato anche in Europa. Prendendo ad esempio la bolletta di fornitura dell’elettricità, il servizio dovrà essere configurato inserendo i dati personali dell’intestatario del contratto e della forma prescelta di pagamento al fine di verificare l’identità.

Sarà possibile condividere le bollette con altri utenti e altro elemento molto utile è la possibilità di essere avvisati ogni qualvolta una bolletta è in scadenza. Non si conoscono ancora le condizioni cioè se verrà applicata una commissione sul servizio e per sapere tutti i dettagli, anche legati alla privacy e alla sicurezza si dovrà attendere la conferenza Google I/O che si terrà a fine maggio.