Passare o fermarsi? I dubbi degli automobilisti davanti al semaforo giallo.

Automobilisti state in guardia poiché il Codice della Strada non perdona e nuovi provvedimenti annunciano all’orizzonte significativi cambiamenti in merito allo stile di guida. In particolare parliamo del semaforo: tre colori rosso, verde e giallo per indicare rispettivamente “stop”, “via” ed “attenzione”. Il nostro articolo interessa il colore giallo con importanti novità: ci saranno sanzioni anche se l’automobilista passerà con questo colore. La Cassazione si è di recente pronunciata in merito alla questione sancendo che “la luce gialla del semaforo non è una giustificazione valida da utilizzare in caso di infrazione”.

Infatti la violazione della segnaletica stradale e la conseguente sanzione scatteranno anche quando la durata del giallo sarà di circa tre secondi. Ricordiamo che in prossimità del semaforo il conducente è tenuto a rallentare per arrestare il veicolo: gli accertamenti sui vari casi prenderanno in considerazione anche le registrazioni dei sistemi di video controllo posti agli incroci con semafori. In particolare la durata breve della luce gialla non sarà un motivo valido per annullare il provvedimento. Basterà a far scattare la multa che le ruote del mezzo abbiano oltrepassato lo stop mentre era accesa la luce gialla e siano rimaste sull’incrocio con lo scattare del rosso. Parliamo di cifre: in caso di passaggio con il giallo il conducente pagherà una multa di 163,00 euro, se l’infrazione è commessa tra le 07:00 e le 22:00 e saranno decurtati  6 punti dalla patente. Se l’infrazione viene commessa invece tra le 22:00 e le 07:00 la multa salirà a 200,00 euro. Conseguenze peggiori in caso di neo patentati: 12 punti in meno sulla patente di guida.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Reddito di cittadinanza: vantaggi per le imprese che assumono e per chi apre in proprio.

Importanti novità in merito al reddito di cittadinanza prevedono incentivi sia per gli imprenditori che assumono, sia per coloro che intendono avviare una nuova attività commerciale. Gli incentivi riguardano le imprese che assumono gli aventi diritto al reddito di cittadinanza, a tempo pieno ed indeterminato, e per i beneficiari del reddito di cittadinanza che avviano un’attività imprenditoriale.

In particolare il datore di lavoro può comunicare per via telematica le disponibilità di posti lavorativi attraverso la piattaforma SIUPL (Sistema Informativo Unitario Politiche del Lavoro).  Nel caso in cui l’assunzione avvenga a tempo pieno ed indeterminato il datore di lavoro sarà esonerato a livello contributivo, nel limite dell’importo mensile del reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore non inferiore a cinque mensilità. La durata dell’esonero contributivo sarà pari alla differenza tra 18 mensilità ed il periodo già goduto mediante il reddito di cittadinanza.

Il datore di lavoro può inoltre stipulare con il centro per l’impiego (CPI) un patto di formazione per garantire alla nuova risorsa un percorso formativo per riqualificarsi a livello professionale. Inoltre sono previste agevolazioni anche per coloro che, beneficiando del reddito di cittadinanza, abbiano intenzione di intraprendere un’attività, sia essa una ditta individuale oppure una società cooperativa, entro i primi dodici mesi dalla fruizione del reddito di cittadinanza. In questo caso ai futuri imprenditori sarà distribuito in un’unica soluzione un bonus addizionale pari a sei mensilità di reddito, con il limite pari a 780 euro mensili.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Consigli per il cambio gomme invernale.

Il prossimo 15 novembre scatterà l’obbligo di cambiare le gomme all’auto per l’arrivo della stagione fredda. La preferenza tra le termiche, le invernali o le quattro stagioni deve essere basata su alcuni fattori chiave tra cui il luogo in cui si vive, i chilometri percorsi durante l’inverno ed il tipo di mezzo. Le gomme invernali sono caratterizzate dal marchio M+S impresso sul fianco e si riconoscono  grazie alla presenza di lamelle lungo il battistrada che favoriscono il movimento anche in caso di poca aderenza al manto stradale.

I modelli “quattro stagioni” invece offrono aderenza in differenti condizioni meteo, presentano profonde scanalature del battistrada ed hanno una sezione limitata di lamelle. Si consiglia di monitorare frequentemente lo stato di usura delle gomme, in particolare, se il battistrada presenta le lamelle danneggiate, bisogna cambiarle. Di norma lo spessore minimo del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 mm: in caso contrario, oltre al peggioramento delle prestazioni, c’è anche la multa.

Ricordiamo che in Italia il cambio gomme vige dal 15 novembre al 15 aprile. Cosa accade invece all’estero? Austria, Repubblica Ceca, Norvegia, Lituania, Danimarca, Belgio, Olanda e Lussemburgo impongono il cambio gomme mentre, in Svezia, Lettonia, Finlandia ed Estonia, il vincolo del cambio è in vigore già dal 1 novembre. Germania e Svizzera lasciano agli automobilisti la scelta di come comportarsi anche se l’uso degli pneumatici invernali è comunque raccomandato. Pensiamo ad esempio a casi di incidente: se si transita con gomme estive, mentre sarebbero chiaramente necessarie quelle invernali, si rischia oltre alla multa anche la responsabilità solidale che comporta, tra le altre cose, anche la perdita della copertura assicurativa.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Furto di beni: la disputa tra cliente e negoziante finisce in Cassazione.

Cosa succede nel caso in cui la lavanderia smarrisce il vestito che abbiamo portato oppure dei ladri rubano la macchina mentre è in riparazione dal meccanico? Quali sono le responsabilità dell’esercente nei confronti del cliente? Secondo il Codice Civile chi custodisce il bene di un altro per un determinato periodo di tempo non è considerato responsabile se la perdita del bene stesso dipende da terzi e se il proprietario del bene viene immediatamente avvisato dell’accaduto. Nel caso specifico un cliente porta in riparazione un orologio di valore. Causa una rapina a mano armata il bene viene rubato insieme ad altra merce. Il cliente chiede quindi all’orologiaio i danni e l’esercente, pur avendo subito segnalato al cliente l’accaduto, viene condannato ad un risarcimento pari a mille euro. Il negoziante prosegue la causa in tribunale dove i giudici ribaltano la sentenza: secondo il riesame infatti il negoziante non ha alcuna colpa e responsabilità per il furto del bene, quindi il risarcimento non è da erogare. Infine il fatto di non aver avvisato il cliente immediatamente viene ritenuto un elemento che non influenza l’eventuale recupero del bene. La disputa non si ferma ed arriva in Corte di Cassazione: il cliente chiede ai giudici come mai la responsabilità dell’esercente scatti solo nel caso in cui si dimostri che l’avviso immediato del furto avrebbe potuto far recuperare l’orologio. I giudici della Cassazione si esprimono con la sentenza n. 1246 del 19/01/2018 decretando l’assoluzione del negoziante in base al fatto che, anche con una comunicazione immediata, l’esito della vicenda non sarebbe cambiato: ciò determina quindi la negazione del risarcimento. Chi ha in custodia il bene di un altro deve avvisare nel caso in cui il bene stesso sia smarrito o rubato, indipendentemente dal fatto che tale comunicazione possa o meno contribuire al recupero del bene. Se ciò non accade al cliente spetta un immediato risarcimento.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile