Nuovi limiti e controlli su prelievi in contanti.

In arrivo dal primo settembre importanti novità in merito di prelievi in contanti. Le direttive comunicate dalla Banca d’Italia riguarderanno il limite degli importi ed ulteriori controlli relativi ai prelievi stessi. In particolare le banche, le poste, gli istituti di pagamento e di moneta elettronica saranno obbligati ad inviare comunicazioni non solo all’Agenzia delle Entrate ma anche all’Unità di Informazione Finanziaria. L’obbiettivo? Aumentare i controlli sui contanti per arginare il riciclaggio di denaro sporco, l’usura e l’abusivismo in campo finanziario.

Dal 1 settembre 2019 quindi gli enti sopra citati avranno 15 giorni utili per inviare le comunicazioni relative ai prelievi effettuati nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2019. Dal 1 ottobre invece si potranno inviare le comunicazioni relative al mese precedente. Le documentazioni inviate includeranno la data della transazione, l’importo, la causale, la filiale ed i dati sensibili del cliente. Il compito successivo sarà affidato all’Agenzia delle Entrate che dovrà incrociare i dati con le dichiarazioni reddituali dei cittadini per verificare la presenza di eventuali irregolarità.

Gli istituti coinvolti dovranno inviare segnalazioni riguardanti prelievi oltre i 10.000 euro ma non solo: nel mirino anche i prelievi oltre i 1.000 euro nel caso in cui la somma mensile ecceda la soglia dei 10.000 euro. In questo modo le autorità di controllo potranno verificare se qualcuno ha provato ad eludere il limite dividendo l’importo in quantità di denaro minori.

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Buzzoni Umberto

Condominio e condizionatori.

In vista dell’estate le vendite dei condizionatori sono aumentate ma non in tutti i casi l’installazione di tali prodotti avviene in maniera tranquilla. Se infatti ci capita di alzare il naso all’insù mentre camminiamo per strada, possiamo notare i balconi delle abitazioni, o le facciate di alcuni edifici, dove campeggia, grossa ed ingombrante, l’unità esterna dell’impianto di aria fredda. Quest’ultima può diventare il pomo della discordia e causare spiacevoli conseguenze al proprietario dell’appartamento: le più frequenti cause di litigi sono infatti legate alla rumorosità del condizionatore ed all’alterazione del decoro architettonico. Una delle lamentele più frequenti è legata al rumore generato dall’impianto soprattutto durante le ore notturne. Se il rumore risulta insopportabile, al punto tale da essere fastidioso, i vicini possono agire in giudizio per ottenere un risarcimento. Tuttavia non esiste un “diritto al silenzio assoluto” pertanto la rumorosità dell’impianto deve essere sempre valutata caso per caso. Su questo punto si è pronunciata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 3440 dell’11 febbraio del 2011 affermando che “il limite di tollerabilità è relativo alla situazione ambientale, secondo le caratteristiche della zona, per cui tale limite è più basso in zone destinate ad insediamenti abitativi, ma è anche vero che la normale tollerabilità non può essere intesa come assenza assoluta di rumore. Si deve tenere conto della durata delle immissioni sonore se sono occasionali oppure continue”.

L’altro punto riguarda il decoro architettonico dell’edificio: installare il condizionatore comporta l’alterazione della facciata un intervento che, in alcuni casi, non è apprezzato da tutti. La regola generale è che nessuna opera individuale o decisa dall’assemblea può, se non c’è il consenso di tutti i condomini, alterare l’estetica dell’edificio. Il concetto di decoro architettonico si riferisce in sostanza proprio “all’estetica del fabbricato che è data dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità”. Secondo la Cassazione l’alterazione “deve tradursi in un pregiudizio economico che comporti un deprezzamento sia dell’intero fabbricato che delle porzioni in esso comprese, per cui, sotto tale profilo, è necessario tener conto dello stato estetico del fabbricato al momento in cui l’innovazione viene posta in essere”. L’installazione di un condizionatore può quindi essere illegittima se altera il decoro del palazzo in modo tale da comportare un danno, economicamente valutabile, tanto alle unità immobiliari quanto alle parti comuni. L’installazione dell’unità esterna dell’impianto sulla facciata comune non può avvenire nel caso in cui il regolamento condominiale vieta, in modo assoluto, qualsiasi tipo di modifica alla sagoma dell’edificio.

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Fate attenzione alla truffa della finta fioraia.

Attenzione a questa truffa che può facilmente trarci in inganno! Prima di essere attuata infatti, i malviventi studiano le abitudini della vittima che, ignara del raggiro, può non avere sospetti immediati. Il meccanismo funziona così: un uomo ed una donna seguono la vittima per scoprire il suo indirizzo e la data di nascita. Il giorno del compleanno del malcapitato scatta l’inganno: la donna acquista un mazzo di fiori e si presenta alla porta fingendosi una fioraia. “Buongiorno sono la fioraia, un suo conoscente mi ha detto di consegnarle questi fiori perchè oggi lei compie gli anni”. La vittima, per nulla insospettita, e contenta di aver ricevuto una sorpresa inaspettata, fa entrare la donna che lascia socchiusa la porta dell’appartamento. A quel punto, con la scusa di compilare la ricevuta, la finta fioraia distrae la vittima e, proprio in quel momento, entra in scena il complice che, di soppiatto, fa il suo ingresso in casa rubando tutto ciò che trova.

La vittima ovviamente non si accorge di nulla perchè la donna è abile nell’intavolare con lui una conversazione amichevole. Quando il complice ha ripulito l’appartamento, fa uno squillo alla finta fioraia per avvisarla. A quel punto anche lei esce di scena, con una scusa. La vittima si accorge di essere stata imbrogliata solo quando ormai è troppo tardi. La riuscita di questa truffa fa leva sulla solitudine delle persone e sui modi cordiali e affabili dei malviventi. Molto spesso infatti le vittime sono anziani soli che, pur di avere un pò di compagnia, si fidano senza insospettirsi. Il consiglio utile in situazioni simili è quello di non far accomodare in casa persone sconosciute al fine di evitare spiacevoli episodi.

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Unione Europea: lotta ai grassi saturi.

Beuc, l’organizzazione europea che rappresenta gli interessi dei consumatori, chiede una maggiore trasparenza sull’etichettatura di dolci, snack, biscotti, margarine e simili in merito alla presenza dei cosiddetti grassi trans. Si tratta di sostanze nocive pericolose per il nostro organismo, fonte di molti decessi e causa di malattie cardiovascolari tra cui anche il colesterolo. La richiesta del Beuc mira a porre un limite massimo di due grammi di grassi trans per ogni 100 grammi di grasso presente nei sopracitati prodotti alimentari venduti su tutto il territorio europeo. L’inserimento di tale limite in particolare si è rivelato molto efficace in Danimarca al punto tale da estendere la sperimentazione in altri paesi.

La Commissione Europea ha preso a cuore la questione pubblicando una delibera volta a diminuire la quantità di grassi saturi presente negli alimenti venduti in Europa. Benché si tratti di un problema non molto presente sul territorio italiano si tratta di un’iniziativa valida e molto apprezzata che sicuramente avrà effetti positivi per la tutela della salute di consumatori. A tal proposito ricordiamo che una campagna simile è stata avviata anche dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, che mira ad eliminare, entro il 2023, i grassi trans dagli alimenti di origine industriale per abbattere il numero di decessi annui correlati a causa di malattie cardiovascolari.

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