Bonus energia elettrica, gas e idrico.

Dal 1° gennaio 2021 ai cittadini/famiglie aventi diritto sono automaticamente riconosciuti gli assegni sociali luce, gas e acqua per superare le difficoltà economiche. Di seguito intendiamo elencare le caratteristiche principali di questa misura, facendo un sunto quanto più dettagliato di tutti gli elementi più importanti.

Innanzitutto vediamo a chi è rivolta. Il soggetto che intende usufruire dell’assegno deve appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9530 euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. Il contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica deve avere una tariffa per usi domestici e deve risultare attiva o momentaneamente sospesa per morosità. Nel caso di fornitura di gas il contatore installato non deve essere di classe superiore a G6.

Dal 1/1/2021 le famiglie o le persone rientrano automaticamente nell’agevolazione purché presentino annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) necessaria per usufruire di una prestazione sociale agevolata (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè, ecc.). Sarà infatti l’Inps ad inviare al Sistema Informativo Integrato gestito dalla società Acquirente Unico S.p.A., i dati tratti ricavati dalla DSU. Saranno eseguiti i necessari controlli e il bonus verrà erogato direttamente in bolletta.

I bonus variano a seconda dell’importo dell’isee. Con un indicatore inferiore a 9530 euro il bonus elettrico per 4 componenti è di 236,70 euro, quello di fornitura del gas si 235,80, quello idrico consente di risparmiare 73 metri cubi di acqua all’anno. Con un isee tra 9530 e 15.000 il bonus viene ridotto del 20 per cento per la fornitura elettrica e di gas, mentre per quello idrico diminuisce di 18,25 metri cubi di acqua a persona.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Come difendersi dagli attacchi hacker.

Sono ormai all’ordine del giorno gli attacchi hacker lanciati verso aziende ma anche verso i governi che finiscono per mandare in tilt i sistemi, creando notevolissimi disagi. Anche i piccoli utenti possono essere interessati da questo problema attraverso quegli strumenti che ormai sono entrati a far parte della vita di tutti i giorni, ossia cellulari, tablet e pc.

Le conseguenze possono essere diverse ed avere un differente livello di pericolosità. Tra i danni più comuni ci sono quelli verso il patrimonio. Molte sono infatti le denunce da parte di persone che hanno perso somme di denaro o si sono viste clonare le proprie carte di credito fino alla duplicazione della propria identità. Poi ci sono i danni minori che comunque non sono da sottovalutare come il furto di foto personali o dati sensibili che rappresentano comunque una significativa violazione della privacy.

I consigli che possono essere dati in questi casi sono molteplici e sicuramente se attuati possono ridurre notevolmente l’esposizione a questo tipo di reati. In primo luogo bisogna diffidare dalle mail ricevute. Uno degli strumenti più utilizzato per entrare nel nostro device è il messaggio tramite e-mail. Tutti gli istituti di credito ormai mettono in guardia i loro clienti da messaggi che chiedono l’inserimento di dati o credenziali o che obbligano a cliccare su link e collegamenti. Gli hacker infatti sanno camuffare i siti- truffa rendendoli uguali ai siti originali. In secondo luogo bisogna sicuramente modificare spesso le proprie password, utilizzando codici complessi e articolati, adottando l’autenticazione a due fattori che comporta una password e un codice generato sul proprio cellulare. Infine è importante utilizzare un pc per scaricare musica o programmi e uno per accedere con le proprie credenziali a banche e siti particolarmente delicati dal punto di vista della privacy, evitando il più possibile accesso a Wi-Fi pubbliche e connessioni gratuite.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Sotto la lente la sospensione delle rate del mutuo.

Esiste uno strumento che corre in soccorso di chi ha contratto un mutuo per l’acquisto di un’abitazione. Si tratta della sospensione o congelamento delle rate. In molti hanno fatto richiesta ma è lecito chiedersi se sia davvero uno strumento di tutela. La LEGA CONSUMATORI LOMBARDIA infatti ha segnalato come troppe siano le operazioni poco chiare da parte delle banche e che comportino spese e costi molto fruttiferi per gli istituti di credito. Soprattutto nel periodo del covid le persone hanno chiesto di essere aiutate a valutare l’opportunità di questo tipo di operazioni e quello che e è emerso e stato davvero preoccupante.

Il costo di interesse mensile è risultato davvero molto alto ed andava ad incidere pesantemente sul costo del mutuo. Tutto questo rende “il congelamento o sospensione” uno strumento poco favorevole al consumatore e rappresenta un arricchimento da parte delle banche che poco si concilia con lo spirito che ha portato alla creazione di questa misura per contrastare le difficolta delle persone soprattutto nel periodo di covid.

La segnalazione della LEGA CONSUMATORI LOMBARDIA ha riguardato soprattutto quei prospetti nei quali, il calcolo dell’interesse avviene sull’intero debito residuo del mutuo. Tale modalità non può essere accettata poiché il calcolo dovrebbe avvenire solo sul periodo di sospensione richiesto. Mettiamo per esempio che una famiglia chieda una sospensione per tre mesi il calcolo dell’interesse sull’affidamento dovrebbe avvenire sul lasso temporale di tre mesi e non sul periodo che residua alla fine del mutuo.

Per questo è sempre consigliato far verificare le varie simulazioni prima di accettare la proposta offerta dall’istituto di credito, per evitare brutte sorprese e soprattutto un aumento del costo del mutuo.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Occhio alle false compagnie di assicurazione!

Aumentano sempre di più le false assicurazioni. In particolare su Internet si è assistito a un’impennata di polizze auto false che offrono coperture a prezzi molto bassi facendo cadere i consumatori in trappole e raggiri. Il modus operandi dei truffatori consiste nell’approfittare dell’attitudine degli automobilisti a risparmiare, visto che i premi assicurativi continuano ad aumentare. Si tende così a scegliere il prezzo più conveniente senza verificare se la polizza assicurativa esiste davvero.

Si assiste poi ad un aumento delle Telefonate da false compagnie assicurative. Secondo le segnalazioni ricevute da molte associazioni consumatori, si sono verificati diversi casi di persone che hanno effettuato l’accesso e la registrazione su siti web alla ricerca di assicurazioni auto a basso costo, ricevendo poi chiamate da un numero di rete fissa. Una persona che dichiara di appartenere a una grande compagnia assicurativa e spiegherà che l’offerta in questione è scaduta e deve essere confermata entro poche ore. Il denaro viene quindi trasferito il più delle volte su una carta prepagata e un documento su carta intestata ufficiale viene inviato all’assicurato via e-mail.

Ma cosa si rischia se l’assicurazione auto è falsa? Gli automobilisti truffati si sentono tranquilli, ma quando vengono controllati dalle forze dell’ordine, vengono multati perché privi di assicurazione. Quando contattano la propria compagnia assicurativa, scoprono di non aver sottoscritto un contratto con una compagnia reale e si rendono conto di essere vittime di una frode. È inoltre importante sapere che se avete inconsapevolmente stipulato una polizza assicurativa falsa, rischiate non solo di essere chiamati a pagare tutte le spese in caso di incidente, ma anche di essere ritenuti penalmente responsabili.

Come riconoscere una polizza assicurativa falsa? È quindi importante sapere come riconoscere una polizza assicurativa falsa per evitare di finire nei guai. Ecco alcuni modi per farlo. In primo luogo, si consiglia di consultare l’elenco delle imprese italiane e straniere autorizzate a operare in Italia sul sito dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e l’elenco delle segnalazioni di casi di imprese false o non autorizzate nell’apposita sezione del sito dell’IVASS. Assicurarsi i che la compagnia  scelta per il nostro veicolo sia regolarmente iscritta al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi. Le compagnie di assicurazione auto sono tenute a fornire i dati di contatto (numero di telefono, PEC, numero di iscrizione al Rui e sede legale) sui loro siti web, ed è consigliabile diffidare se alcune di queste informazioni sono incomplete. Infine gli assicuratori non vi chiederanno di versare denaro su una carta prepagata per pagare i premi.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Lotta alla plastica: involucri bio per la birra.

Abbiamo più volte affrontato il tema dell’inquinamento in particolare quello relativo alla plastica. Le campagne di sensibilizzazione hanno aumentato l’interesse ed il sostegno dei consumatori ma anche quello delle aziende che dando il proprio contributo al cambiamento. Evitare la dispersione della plastica nell’ambiente è diventata, specie negli Stati Uniti, un’urgenza vera e propria visto l’elevato consumo di lattine di birra anche in spiaggia. Tra queste si distingue una ditta americana che ha deciso di utilizzare imballaggi per la birra del tutto commestibili: si tratta degli anelli, solitamente realizzati in plastica, che uniscono le confezioni di lattine composte da sei pezzi.

La “Saltwater Brewery” produttrice di birra artigianale ha deciso di realizzare tale involucro in grano e orzo, un materiale biodegradabile al 100% e commestibile per gli animali. Il prodotto si chiama “Edible Six Pack Rings” e ricorda molto i contenitori delle uova. Se tale imballaggio dovesse finire in mare, o restare incustodito sulla spiaggia, potrà essere consumato dai pesci, dalle tartarughe e dagli uccelli senza causare alcun danno. Gli stessi involucri sono progettati per essere biodegradabili quindi si scioglieranno nell’ambiente nel giro di un paio di mesi. Gli anelli, inoltre, sono realizzati con materiale di scarto quindi il loro utilizzo comporta un ulteriore risparmio e meno spreco.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto