Mutui sempre più cari. Si prevede un ulteriore aumento di 50 punti.

Non è sicuramente un buon momento per chi vuole accendere un mutuo sulla casa. I tassi di interesse sono saliti di molto negli ultimi tempi e nel breve periodo viene previsto un ulteriore rialzo della BCE di una cinquantina di punti. Si tratta di un rialzo più che probabile se si analizzano i dati dell’inflazione.

Cosa succede quando i tassi di interesse salgono e i mutui diventano più cari? Beh, innanzitutto l’acquirente perde potere di acquisto. Quello che viene considerato dal consumatore al fine di poter decidere se indebitarsi o meno è sicuramente l’importo della rata mensile. Ognuno ha un limite diverso. C’è chi può permettersi una rata da 500 euro e chi da 1000 euro. Bene, se consideriamo una rata di 400/500 euro nel 2021 si poteva benissimo acquistare in media un immobile di 180/200 mila euro mentre oggi bisogna ridurre le proprie ambizioni ad immobili che valgono 130/140 mila euro.

In molti, sulla base di questo scenario, stanno optando per il tasso variabile soprattutto coloro che prevedono di estinguerlo anticipatamente e che quindi non sfruttano a pieno la tutela offerta dal taso fisso. Il tasso fisso è molto più alto ora, considerando che nel 2017 si poteva ottenere tranquillamente un 1,5% mentre oggi lo si trova a più del doppio. I mercati inoltre vedono il tasso variabile in discesa per i prossimi anni. La maggioranza dei consumatori però  rimane fedele al tasso fisso considerando anche il fatto che chi ha meno di 36 anni e non supera i 40000 euro con il proprio isee può accedere ad un mutuo che finanzi il 100% dell’acquisto a condizioni di vantaggio forte della garanzia offerta dal Consap.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Nuovo assegno unico. Aggiornati limiti e importi.

L’assegno unico è quella forma di sostegno economico rivolto alle famiglie italiane. L’importo varia a seconda del numero di figli e della situazione economica che emerge dall’isee, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. L’assegno unico è stato modificato dapprima nel 2022 e poi ora il nuovo esecutivo ha apportato importanti novità che riguardano limiti e importi. Innanzitutto è importante precisare come quest’anno l’erogazione della somma mensile sarà automatica per coloro che avevano presentato domanda nel periodo gennaio duemila ventidue e febbraio duemila ventitré, purché aggiornino il proprio isee entro il 28 febbraio duemila ventitré.

Le nuove domande invece posso essere presentate attraverso anzitutto il cassetto previdenziale dell’inps. Basta andare sul proprio cassetto previdenziale attraverso spid o carta nazionale dei servizi e nella barra di ricerca scrivere assegno unico. Il primo risultato della ricerca vi darà la possibilità di accedere al servizio come cittadini. La domanda può essere presentata anche tramite patronati e caf. Le nuove domande presentate entro il 30/06/2023 consentiranno di ricevere l’assegno a partire d marzo 2023

La finanziaria 2023  ha reso definitiva la maggiorazione per figli disabili di 120 euro al mese. I requisiti sono: aver almeno un figlio con disabilità a carico e avere un isee inferiore o uguale ad euro 25000. Nella stessa finanziari poi sono stati stabiliti degli aumenti delle cifre percepite dalle famiglie. L’aumento oscilla tra 175 euro al mese per figlio se si possiede un isee inferiore o uguale ad euro 15.000 e 50 euro al mese per figlio se si possiede un isee inferiore o uguale ad euro 40.000.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Rateizzazione delle bollette della luce. Parte 2.

Nella prima parte della nostra analisi relativa alla rateizzazione delle bollette dell’energia ci siamo occupati del mercato della luce analizzando le situazioni che consentono di accedere al pagamento dilazionato, analizzando i precisi requisiti richiesti (come il fatto chela fattura deve superare in termini di importo almeno il 150% dell’importo medio delle fatture ricevute negli ultimi 12 mesi per i clienti domestici). Oggi, nella seconda parte della nostra analisi ci occupiamo tempi e modi di emissione delle rate.

Innanzitutto è necessario stabilire un primo punto fermo per tutte le aziende, sia che operino nel mercato libero sia che operino nel mercato di maggior tutela. Le rate non possono essere meno di due e il numero minino delle stesse deve essere uguale al numero delle fatture emesse dalla compagnia prima del conguaglio. La maggior parte degli utenti italiani ha un contratto che prevede una bolletta ogni due mesi, quindi 6 bollette all’anno. In questo caso la dilazione non può essere inferiore a sei rate.

Il secondo punto fermo riguarda la non cumulabilità delle rate. La periodicità delle rate deve infatti rispecchiare quella adottata per le fatture. Ritornando all’esempio fatto in precedenza, considerando un contratto che preveda una scadenza bimestrale anche le rate devono essere pagate ogni due mesi. La compagnia energetica ha facoltà nello stabilire la scadenza della prima rata. La prima rata infatti può essere richiesta entro trenta giorni dalla richiesta di dilazione di pagamento oppure nei termini di scadenza della bolletta oggetto di dilazione.

Come pagare le rate? I più comuni metodi di pagamento sono: il bollettino postale, il pagamento online tramite carta di credito oppure bonifico bancario. Occhio alle rate non pagate. All’interno dei piani di dilazione viene esercitato, nella maggior parte dei casi, il diritto da parte delle compagnie di sospendere la rateizzazione e di richiedere il debito per intero se l’utente non paga anche una sola rata.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Rateizzazione delle bollette della luce. Parte 1.

Stiamo attraversando tempi davvero duri nell’ambito della spesa di energia elettrica e  gas. Le bollette sono sempre più care  (anche se le previsioni sono di una discesa dei prezzi) e tante famiglie sono in difficoltà con il pagamento delle bollette. Si cerca quindi di avvalersi di qualsiasi metodo per rendere meno pesanti le fatture delle compagnie energetiche. Uno strumento che può essere utilizzato in questi casi è la rateizzazione della spesa. Nel caso in cui il mercato di riferimento sia quello di Maggior Tutela infatti si può ricorrere alla dilazione di pagamento.

In questa prima parte della nostra analisi ci occuperemo del mercato della luce analizzando le situazioni che consentono di accedere al pagamento dilazionato. Nel caso dell’energia elettrica devono essere soddisfatti precisi requisiti:
1) la fattura deve superare in termini di importo almeno il 150% dell’importo medio delle fatture ricevute negli ultimi 12 mesi per i clienti domestici.
2) la fattura deve superare in termini di importo almeno il 250% dell’importo medio delle fatture ricevute negli ultimi 12 mesi per i clienti non domestici.
3)si sia verificato un problema o un guasto sul contatore
4) siano emersi in bolletta importi eccessivi e anomali
5)l’importo della fattura deve superare  i 25,82 euro
6) è stato effettuato un maxi conguaglio in quanto non sono stati rilevati i consumi effettivi
7) Il Testo integrato (TIF) stabilisce regole ben precise sulla periodicità della fatturazione. Ebbene se tali regole non dovessero essere rispettate si può ricorrere alla rateizzazione.
8) la rateizzazione  va chiesta massimo entro dieci giorni dal pagamento della bolletta

Per quanto riguarda il mercato libero, la dilazione di pagamento potrà essere concessa solo nei casi numero 4 e numero 7 del precedente elenco. Presto pubblicheremo la seconda parte della nostra analisi che riguarderà tempi e modi di emissione delle rate.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Tik Tok e la pubblicità occulta. Forse siamo ad una svolta.

Sembra arrivata al capolinea la kermesse che ha coinvolto la commissione europea e il colosso cinese Tik Tok. Non c’è sicuramente bisogno di spiegare cosa rappresenta tik tok oggi nel mondo social ma l’applicazione cinese è stata tirata “per le orecchie” da rappresentanti di consumatori UE in quanto avrebbe uno scarso livello di protezione dei minorenni sulle pubblicità occulte e le immagini vietate. Molte sono state infatti le situazioni pericolose e ambigue che hanno visto coinvolti adolescenti e che hanno spinto l’UE a dare un ultimatum al gruppo cinese ByteDance.

A seguito di tali denunce, Tik tok ora ha preso un impegno serio al fine di adeguarsi alla normativa Europea. L’Organizzazione europea dei consumatori, definita con l’acronimo Beuc, si è detta soddisfatta di tale impegno soprattutto per quanto riguarda le pratiche sleali e le clausole abusive. La novità più importante è quella di poter segnalare le cosiddette “pubblicità ingannevoli”. In questo modo i minori possono essere maggiormente protetti nei confronti di quelle pubblicità che riguardano prodotti come  gli alcolici che sicuramente non possono essere seguite da un pubblico di minori.

Di pari passo Tik tok si è impegnata ad avviare una politica di controllo dei contenuti, politica adottata dalla maggior parte   delle piattaforme che operano nel territorio UE. Il Commissario per la Giustizia Didier Reynders si è detto naturalmente soddisfatto ma convinto che la commissione europea debba continuare a monitorare la situazione. Anche in Italia il Codacons si era attivato contro le pubblicità ingannevoli di tik tok e la possibilità per i minori di tredici  anni di poter iscriversi, attraverso semplici “trucchetti” alla piattaforma. La denuncia era stata presentata del 2021 all’Antitrust e al Garante della Privacy.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Il mercato dei cellulari ricondizionati.

Sempre più di frequente, negli ultimi anni si sente parlare di cellulari ricondizionati. In realtà il sistema di ricondizionare i dispositivi riguarda diverse tecnologie  ma in questo articolo ci concentreremo sui cellulari che rappresentano sicuramente il prodotto che ha dato il “la” a questa tipologia di vendita. Cosa significa ricondizionare? In pratica l’oggetto viene riportato alle sue condizioni originali seguendo un percorso di riparazione, attraverso una verifica di tutta la componentistica. I diversi controlli portano a evidenziare i malfunzionamenti e a sostituire  gli elementi difettosi.

Si tratta il più delle volte di cellulari restituiti dai proprietari al momento dell’acquisto di un nuovo dispositivo. Presentano lievi difetti o piccole usure. Una volta ricondizionati vengono immessi sul mercato a prezzi inferiori al nuovo, risultando appetibili agli occhi dei consumatori.

Il primo elemento positivo che possiamo considerare riguarda l’inquinamento ambientale. E’ chiaro che portando a nuova vita un prodotto usurato si evitano sprechi di materiali, si evita di distruggere  tali materiali il più delle volte inquinando l’ambiente. I rifiuti elettronici finiscono in discarica e secondo la Global E-waste Statistics Partnership (Gesp), sono cresciuti del 21% nei cinque anni fino al 2019, quando ne sono stati generati 53,6 milioni di tonnellate.

Un secondo elemento è sicuramente l’accessibilità di prodotti di fascia alta ad un pubblico che altrimenti non se li potrebbe permettere.  Molti rivenditori adottano sistemi di garanzia pari a quelli adottati per il nuovo. Elemento che non va assolutamente sottovalutato. Bisogna poi ricordare che anche nel caso di cellulari ricondizionati si gode del diritto di recesso alle condizioni previste dalla normativa.

Il consiglio è quello di rivolgersi a siti professionali e sicuri evitando situazioni poco chiare. Grandi canali di vendita dedicano un intero comparto ai cellulari ricondizionati. Si possono leggere commenti e valutazioni degli utenti. In alcuni casi si può conoscere lo stato iniziale dei prodotti e quali erano i suoi malfunzionamenti prima di essere ricondizionato.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Saldi invernali. Si entra nella fase finale.

I saldi invernali sono nella loro fase finale. La Confcommercio ha divulgato una analisi parziale che ha mostrato un andamento positivo nonostante tutte le difficoltà legate al caro bollette. Ci sarebbe un aumento che si aggira intorno al 2,7% di media delle vendite rispetto al 2022. Insomma i saldi hanno dato nuovo vigore alla voglia di spendere degli italiani che a caccia dell’affare hanno fornito alle casse dei negozianti una boccata d’ossigeno. In realtà i saldi dovrebbero rappresentare una fetta marginale del fatturato perché diminuiscono il margine di guadagno delle aziende e quindi non dovrebbero costituire, come purtroppo spesso accade oggi, un ancora di salvezza.

Al primo posto gli italiani mettono gli intramontabili vestiti (93,8%), seguiti da scarpe (83,6%) e accessori (40,6%). Internet la fa da padrone. È ormai palpabile l’abitudine di acquistare on-line che purtroppo impatta negativamente sui negozi tradizionali. I social come Instagram, sono padroni indiscussi delle influenze nelle scelte e nelle tendenze degli italiani che oggi, prima di acquistare, cercano un consiglio o una “dritta” on-line attraverso i social.

La domanda che più ricorre in questo periodo è sicuramente: quando finiscono i saldi? Riportiamo di seguito l’elenco aggiornato regione per regione:

Abruzzo: 5 marzo 2023
Basilicata: 2 marzo 2023
Calabria: 6 marzo 2023
Campania: 5 marzo 2023
Emilia Romagna: 5 marzo 2023
Friuli Venezia Giulia: 31 marzo 2023
Lazio: 16 febbraio 2023
Liguria: 18 febbraio 2023
Lombardia: 5 marzo 2023
Marche: 1  marzo 2023
Molise: 5 marzo 2023
Piemonte: 2 marzo 2023
Puglia: 28 febbraio 2023
Sardegna: 5 marzo 2023
Sicilia: 15 marzo 2023
Toscana: 5 marzo 2023
Umbria: 5 marzo 2023
Veneto: 28 febbraio 2023
Valle d’Aosta: 31 marzo 2023

Noi de “Il Consumatore”, nell’augurarvi di trovare nei saldi un’occasione per acquistare capi e oggetti di vostro gradimento a prezzi convenienti, vi diamo un consiglio che ci sembra utile per evitare perdite di tempo e sprechi. Controllate bene il vostro armadio! Osservate cosa vi manca e cosa avete in esubero. Solo così vi potrete concentrare sui vostri acquisti evitando doppioni e compere inutili.

Direttore Responsabile Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano