Salute: imparare un nuovo sport a 50 anni rafforza il cervello

Non solo cruciverba o sudoku per tenere ‘in forma’ il cervello a 50 anni. Anche imparare un nuovo sport, affrontare la sfida di prime lezioni o allenamenti intensi può rafforzare le capacità cognitive e aiutare a mantenere in salute la memoria e l’apprendimento. E’ la teoria sostenuta dal John Krakauer, docente di neurologia e direttore del Center for the Study of Motor Learning and Brain Repair della Johns Hopkins University di Baltimora. “L’esercizio fisico regolare – spiega Krakauer al ‘New York Times’ – come ho spesso scritto, è in grado di influenzare positivamente non solo i muscoli ma anche il cervello”.

“Ci sono studi su animali che dimostrano che tenere in allenamento le capacità cognitive e fare attività fisica – ricorda Krakauer – aumenta il numero di nuove cellule cerebrali in alcune aree che sono parte integrante della memoria e del pensiero. L’impatto dell’apprendimento su una delle porzioni più primordiali del cervello è stato sorprendentemente sottovalutato dalla scienza – aggiunge il neurologo – Alcuni recenti studi neurologici hanno dimostrato che l’apprendimento di una nuova abilità fisica in età adulta, come ad esempio la giocoleria, porta ad un aumento del volume di materia grigia in alcune parti del cervello legate al controllo del movimento”.

fonte Panorama

Meningite, dal ministero della Salute invito alla prudenza per chi va in Toscana

Attenzione ai luoghi affollati, come le discoteche, per chi viaggia occasionalmente in Toscana. Mentre chi va abitualmente nella regione dovrebbe pensare alla vaccinazione contro il meningococco C. Il consiglio è del ministero della Salute, che oggi ha emanato una circolare per fare il punto sull’emergenza meningite che sta colpendo la Toscana. Nel 2016, sono stati 12 i casi segnalati con 4 vittime mentre nel 2015 sono stati 31, ricorda il ministero, con 6 decessi (in confronto ai 2 del 2014 e ai 3 del 2013).

Numeri che hanno portato le autorità regionali a varare un programma di vaccinazione straordinario, per cui per i medici di base c’è l’obiettivo della copertura del 75% dei propri assistiti tra gli 11 e i 20 anni e del 50% di tutti gli assistiti, da raggiungere possibilmente entro la fine di aprile. Secondo la circolare al momento non sono stati segnalati aumenti dei casi in altre regioni, mentre in Toscana l’area interessata è quella che comprende il territorio di Firenze, Pistoia, Prato, Empoli.

“In considerazione della situazione epidemiologica attuale, non si ritiene opportuno fornire indicazioni particolari a coloro che si recano per viaggi occasionali (lavoro o turismo) nelle aree maggiormente interessate dall’aumento dei casi (Azienda USL Toscana Centro) – si legge nella circolare del ministero -. Tuttavia, si ricorda che la frequentazione di locali molto affollati per alcune ore (per esempio discoteche), l’uso di alcol e la abitudine al fumo, durante i periodi con un aumento dei casi di malattia invasiva da meningococco, potrebbe aumentare il rischio di contagio attraverso il contatto ravvicinato con potenziali portatori.

Per soggetti che si recano per lunghi e continuativi periodi in Toscana (esempio, lavoratori e studenti fuori sede che mantengono la residenza nella Regione di origine) – aggiunge il documento
– è appropriato che la Regione di residenza metta a disposizione la vaccinazione per questi soggetti con le stesse modalità previste in Toscana”.

L’incubo meningite non riguarda soltanto l’Italia. In Gran Bretagna una petizione per estendere la vaccinazione contro il meningococco B, partita dalla mamma di una bimba di tre anni colpita dalla malattia, è stata però rifiutata dal governo, con la giustificazione della mancanza di fondi.

fonte La Repubblica

Negli Stati Uniti stampati in 3D i primi tessuti biologici impiantabili nel corpo umano

Negli Stati Uniti, nel Wake Forest Baptist Medical Center in North Carolina, sono stati stampati in 3D i primi tessuti biologici: un orecchio di bambino, un muscolo e un frammento osseo di mascella.

Resistenti e funzionali anche dopo il trapianto sperimentale nel corpo di un topo, sono stati sviluppati nel laboratorio del pioniere della medicina rigenerativa Anthony Atala grazie ad un’innovativa stampante 3D presentata su Nature Biotechnology.

Per creare questo nuovo sistema di stampa Itop (Integrated Tissue and Organ Printing System) sono stati necessari più di 10 anni ma ora sono in grado di produrre tessuti personalizzati prendendo a modello le immagini ricavate da tac e risonanze magnetiche.

In pratica gli ugelli di questa stampante depositano nello stampo un materiale plastico biodegradabile, necessario per dare forma e robustezza al tessuto fino a completa maturazione, insieme ad uno speciale inchiostro biologico fatto di cellule immerse in una soluzione acquosa. Per consentire la sopravvivenza del tessuto e la vascolarizzazione dello stesso, i ricercatori hanno stampato al suo interno una rete di micro-canali che fanno fluire i nutrienti e l’ossigeno fino a quando il pezzo trapiantato non viene pervaso da un sistema di capillari sanguigni per essere integrato nell’organismo.

I tessuti biologici impiantati con successo sotto pelle nei topi a distanza di mesi non solo erano ancora in buone condizioni, ma perfino hanno iniziato un processo di integrazione con i tessuti vicini, con la formazione di nuovi vasi sanguigni e nervi.

I ricercatori hanno spiegato “La tecnica permette di creare tessuti strutturalmente stabili e delle dimensioni adatte: ora dobbiamo perfezionarla ulteriormente, anche per poter usare una più ampia varietà di cellule” infatti questi risultati sono ancora preliminari e sono solo un primo passo verso la produzione di organi pronti al trapianto.

Grassi ma sani. L’indice di massa corporea è un indicatore di salute difettoso

L’indice di massa corporea (imc) non è una misura affidabile e di certo non basta da solo a stabilire se una persona è obesa o in sovrappeso in quanto può dare risultati fuorvianti come hanno spiegato i ricercatori dell’Universita’ della California di Santa Barbara, sull’International Journal of Obesity, che hanno dimostrato che 34,4 milioni di americani, classificati come in sovrappeso sulla base dell’indice di massa corporea, sono in realtà sani.

Nell’indicazione di obesità serve considerate altri paramenti come la pressione del sangue, il colesterolo e la glicemia che insieme contribuiscono allo stato vero e proprio di malattia. Jeffrey Hunger, coautore dello studio, ha spiegato ”L’indice di massa corporea è un indicatore di salute difettoso. Nella categoria delle persone considerate in sovrappeso sulla base dell’imc, abbiamo visto che in realtà il 47% è sano. Usare l’imc per determinare sovrappeso o obesità quindi non è corretto”.

Una conclusione cui i ricercatori sono arrivati analizzando il legame tra imc (calcolato dividendo il peso di una persona per il quadrato della sua altezza) e altri parametri di salute, come la pressione del sangue, il colesterolo e la glicemia. In questo modo hanno dimostrato che oltre 2 milioni di persone, classificate come “molto obese”, perchè con un imc superiore a 35, in realtà erano sane.

Secondo lo studio, l’uso dell’imc da solo non avrebbe permesso di identificare persone con problemi di obesità e sovrappeso: più del 30% di quelle con un indice di massa corporea normale (pari a 20,7 milioni) non sono infatti risultate sane, sulla base degli altri marcatori di salute. ”Non solo l’indice di massa corporea ha classificato in modo errato 54 milioni di persone come malate, ma ha fatto classificare sane persone, che non lo sono se si considerano altri parametri clinici”, conclude Hunger.

Il Decreto: le nuove norme e la sigaretta “senza fumo”

 Dal 2 febbraio 2016 vi saranno importanti novità dovute al decreto sulla green economy, dopo l’approvazione del ddl legge 28 dicembre 2015 n. 221.

Il Ddl contiene le nuove norme sul fumo, che vanno a recepire le regole europee: continuano gli avvisi, tramite immagini e scritte, sui pacchetti di sigarette che informano i fumatori che il fumo fa male alla salute, così come continuerà il divieto di fumare in automobile se sono presenti dei bambini e donne in dolce attesa e sarà vietato fumare anche fuori dagli ospedali, dalle università ospedaliere e dagli istituti di ricovero pediatrici, ma anche fuori dai reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia e pediatria. Eliminati i pacchetti da 10 sigarette e le ricariche delle sigarette elettroniche dovranno riportare etichette dettagliate. Il tabacco sfuso non potrà essere venduto in quantità superiori a 30 grammi.

Inoltre arriva un prodotto nuovo: la sigaretta senza fumo. Un dispositivo con dentro una cartuccia di tabacco lavorato che quando si scalda evapora e chi lo aspira dovrebbe subire meno danni, perché non avviene il dannoso processo della combustione a differenza che nelle sigarette elettroniche.

di Umberto Buzzoni

Ginevra: protesi della caviglia realizzata con imaging e stampanti 3D

Un’équipe degli Ospedali universitari di Ginevra (Hôpitaux Universitaires de Genève o HUG) ha posato, per la prima volta in Svizzera, una protesi della caviglia la cui preparazione è stata effettuata ricorrendo a imaging e stampanti 3D. Questa tecnica è già praticata in Gran Bretagna, Germania, Italia.

Rispetto ai metodi convenzionali, essa presenta numerosi vantaggi: forte diminuzione della durata dell’intervento, maggiore precisione, personalizzazione della posa, meno irradiazioni, chirurgia meno invasiva e rischi di infezione ridotti, sottolinea un comunicato odierno.

Il metodo consiste nel realizzare, prima dell’intervento e sulla base di un scanner dell’articolazione del paziente, una riproduzione virtuale delle ossa. Seguono una ricostruzione tridimensionale dell’anatomia e la simulazione della posizione ideale della protesi. Sulla base di queste ricostruzioni sono prodotte, con una stampante 3D, le guide di posizionamento e di incisione, precise al millimetro, che saranno utilizzate durante l’intervento.

Rischio trombosi, causa alla Bayer per le pillole anticoncezionali

Lo Studio Legale Calvetti di Treviso, per conto dell’Associazione Salute&Diritto, ha depositato una denuncia alla magistratura di Torino per indagare ed accertare l’operato di Bayer in relazione alle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz e Yasminell poichè per Calvetti sono molte le donne in Italia e all’estero vittime di episodi tromboembolici dopo aver preso le pillole anticoncezionali contenenti il principio attivo Drospirenone.

«Chiediamo – ha spiegato l’avvocato – che la procura indaghi e accerti l’operato di Bayer in relazione alle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz e che risarcisca il danno alle donne coinvolte. Ma chiediamo anche alla federazione europea per la salute che disponga l’immediata sospensione e distribuzione del farmaco». Negli Stati Uniti la Bayer ha già transato 651 cause di donne vittime di episodi tromboembolici, infarti e ictus ed ha reso noto di aver pagato 142 milioni di dollari in rimborsi transattivi, per una media di circa 218.000 dollari a causa.

In Europa l’European Medicines Agency ha confermato che comportano un aumento del rischio e ha rigettato la richiesta di Bayer di cambiare il marketing di questi prodotti in trattamento dell’acne moderato tra le donne perché i rischi di tromboembolia venosa sarebbero stati maggiori dei benefici.

di Umberto Buzzoni