Tutela Ambientale e Degrado Urbano: Nuove Sanzioni contro l’Abbandono di Sigarette e Chewing gum

images (1)È stato recentemente depositato alla Camera il disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali“, collegato alla legge di stabilità 2014.

Lo si apprende dalle pagine del quotidiano romano “il Messaggero”: in particolare, “il ddl prevede che i Comuni installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di aggregazione degli appositi contenitori. Per questa ragione, la legge stabilisce che le norme entrino in vigore dal primo luglio 2015, proprio per permettere alle amministrazioni di attrezzarsi”.

Il progetto normativo si rivolge soprattutto alla maggiore tutela del territorio dal degrado causato dall’abbandono di mozziconi di sigarette e di gomme da masticare, secondo un’inveterata ed incivile abitudine tanto dannosa per l’ambiente quanto gravosa per le risorse della collettività.

Secondo i rilievi condotti nella Capitale, infatti, il Comune spende annualmente ben 5,5 milioni di euro per rimuovere 18 milioni di cicche e 15 mila chewing gum.

Ed altrove, in Italia, la situazione non è migliore, malgrado la puntuale installazione di posacenere e contenitori di raccolta per disincentivare l’inquinamento ambientale.

“La sanzione è sacrosanta, ma non sarà facile applicarla”, – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente al Campidoglio Estella Marino, distinguendo i poteri sanzionatori in capo ai rappresentanti di legge e la diffusione di una maggiore coscienza civile, mutuata dall’educazione e dal rispetto delle aree pubbliche, dalle strade ai parchi, rispettivamente luoghi di servizio e di aggregazione.

“È giusto muoversi su due fronti: la repressione ma anche la sensibilizzazione”.

Petula Brafa

Prevenire è vivere: Al Via la Campagna LILT “Nastro Rosa 2014”

header_nuovologoAnche nel 2014, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dedicherà il mese di ottobre alla campagna “Nastro Rosa” per la prevenzione del cancro al seno.

Sul territorio nazionale, la LILT metterà a disposizione i propri 397 ambulatori, per visite senologiche e controlli diagnostici gratuiti, rivolgendosi alle donne,  alle affette da patologie mastotumorali e coinvolgendone anche le famiglie, nel segno della condivisione del cammino terapico verso la guarigione.

La manifestazione, alla sua XXII edizione in Italia, si candida a partecipare al calendario di eventi tematici previsti in ambito mondiale, in nome della sensibilizzazione allo screening ed alla cura.

Alla campagna 2014 aderiranno ben settanta Paesi, testimoniando la propria partecipazione colorando di rosa, la notte del 1° ottobre, i rispettivi monumenti, dalle Cascate del Niagara all’Empire State Building a New York, dall’Opera House di Sidney alla Torre di Tokyo, dal Ponte di Nan Pu a Shangai all’Arena di Amsterdam.

Vestiranno in rosa anche il Campidoglio a Roma, la Tower Unicredit e le vie del Quadrilatero della moda a Milano, i cui negozi, – in particolare il brand Estèe Lauder – , devolveranno una percentuale delle vendite in favore della LILT.

Mediata dalle tinte del glamour e dall’attrice testimonial Nicoletta Romanoff, l’iniziativa punta a ricordare con rinnovata urgenza l’importanza dei controlli periodici e della diagnosi precoce, tanto più efficace alla luce delle recenti statistiche di incidenza e diffusione nella popolazione femminile più giovane.

In Italia ci sono circa 46.000 nuovi casi all’anno di tumore mammario”, – ha dichiarato il Presidente della LILT dott. Francesco Schittulli, senologo e chirurgo oncologo – , “con un aumento di incidenza del 14% negli ultimi sei anni. Per le donne tra i 25 e i 44 anni, però, l’incremento è stato ben più alto, del 30% circa. Oggi, grazie a nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria, possiamo individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione quasi nullo. Scoprendo un carcinoma sotto un centimetro la probabilità di guarigione sale al 90% e questo consente anche interventi conservativi, che non provocano danni estetici”.

Tutte le informazioni utili per l’accesso ai servizi clinici saranno rese disponibili ai siti www.lilt.it, www.nastrorosa.it ed al numero verde 800.998877.

Petula Brafa

SICUREZZA SUL LAVORO E RIFORMA “FORNERO”: IL MINISTERO CONFERMA L’OBBLIGO FORMATIVO

fornerodi Petula Brafa

Con l’interpello n.16 del 22 maggio 2013, in replica all’istanza avanzata da Confindustria, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuto a chiarire il rapporto tra gli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 (cd. Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) e quelli previsti dalla Legge n. 92/2012 (cd. Legge ‘Fornero’ di riforma del mercato del lavoro), in ordine alla formazione ed alla riqualificazione inderogabili per il lavoratore sottoposto a trattamenti di sostegno del reddito (Cassa Integrazione Guadagni), pena la decadenza dal diritto alla prestazione.

La posizione del dicastero di via Veneto ha avvalorato la priorità dell’aggiornamento del lavoratore e, pur sempre confermando l’orientamento in favore della tutela antinfortunistica, ha distinto l’addestramento preventivo e specifico all’atto dell’assunzione (art. 37 comma 4, lett. a TUSL) dalla formazione somministrata durante la sospensione, la cassa integrazione o la riqualificazione (art. 4 comma 40 L. n. 92/2012), inclusiva anche della preparazione in materia di sicurezza, ritenendo che “nella formazione indicata dalla L. n. 92/2012 possano farsi rientrare i soli corsi di aggiornamento e formazione erogati nel corso del rapporto di lavoro, funzionali al reinserimento lavorativo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Il riconoscimento, se da un lato vincola il lavoratore alla frequentazione dei corsi per mantenerne l’accesso all’integrazione reddituale, dall’altro ne impone la costanza dell’interesse alla tutela anche alle parti datoriali, importando le acquisizioni già codificate nell’applicazione del più recente testo di legge.

(fonte: INCA CGIL)

31 maggio 2013

“NE ABBIAMO LE TASCHE RIPIENE”: SLOW FOOD ED I MAESTRI DEL GUSTO A TORINO

associazione-slow-fooddi Petula Brafa

È atteso questa sera, alla Sala dei Duecento a Torino, l’evento “Ne abbiamo le tasche ripiene”, organizzato da ‘Slow Food Torino’ e dai pastai ‘Maestri del Gusto’ nell’ambito della più estesa campagna informativa inaugurata all’inizio di marzo, volta a promuovere la qualità dei prodotti alimentari ripieni e la affidabilità delle maestranze artigiane impegnate nell’offerta ai consumatori.

L’iniziativa, – nel segno naturale degli obiettivi tematici dell’Associazione fondata nel 1986 da Carlo Petrini – , si contestualizza altresì nella aperta stigmatizzazione della produzione alimentare industrializzata di scarsa qualità, tanto più all’esito dello scandalo innescato dalla celata presenza di carne equina nelle lasagne e nei ripieni derivati dichiaratamente vaccini.

 “La vicenda della pasta ripiena contenente carne di cavallo non dichiarata in etichetta rappresenta l’ennesimo grave scandalo prodotto dal sistema iper industrializzato di produzione del cibo” – ha dichiarato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia e ospite speciale dell’Evento odierno, precisando che “sui media di tutta Europa sta passando l’immagine di piatti, che sono patrimonio delle multinazionali, piatti che è meglio evitare perché di dubbia composizione e qualità. Dobbiamo ritornare ai fondamentali: dire cosa è un vero tortellino, raccontare come si fa, con le mani e la passione e descriverne gli ingredienti”.

Per l’occasione, i pastai ‘Ferri’, ‘Roby & Roby’, ‘Sapori di Tassinari & C.’, ‘Pastificio Bolognese’ e ‘Renato’, illustrandone la preparazione artigianale e descrivendone i classici ingredienti, proporranno ai partecipanti i loro eccezionali primi piatti: agnolotti alla Cavour, tortellini in brodo, malfatti alla salsiccia di Bra, tajarin al ragù d’agnello, agnolotti ripieni di stufato al burro e salvia.

Nel segno del recupero di gusto e tradizione gastronomica nazionale, gourmet e visitatori potranno prenotare l’ingresso all’indirizzo prenotazioni@slowfoodtorino.com.

(fonte: Slow Food Torino)