Italia: Pil crescita solo dello 0,8% nel 2016. Causa Brexit.

La previsione del Centro studi Confindustria prevede che il Pil italiano crescerà quest’anno dello 0,8% e nel 2017 dello 0,6%  per l’effetto della Brexit, previsione al ribasso di quasi il 50%. A dicembre la previsione era di una crescita dell’ 1,4% e dell 1,3% nel 2017. Gli effetti della Brexit secondo Confindustria saranno più evidenti nel 2017. L’uscita del Regno Unito dall’Ue, secondo il Csc, provoca un rallentamento della domanda globale e causa una crescita più lenta nell’import/export  italiano. Si delineano quindi maggiori prudenze nei comportamenti di consumo con conseguente aumento delle incertezze tra imprese e consumatori. I rischi di instabilità economica sono alti. La risalita dell’economia è modesta e ci sono rischi di instabilità. Con la Brexit il rallentamento economico si estende e sono destinati a ridursi tutte le dinamiche degli scambi globali. Oltre alla Brexit, altre cause di incertezza economica sono causate dalle elezioni Usa e il referendum costituzionale, il cui fallimento potrebbe interrompere il recupero intrapreso e far recedere l’economia italiana.

Cina. Mercato industriale in crescita +6%

foto cinaIn Cina la produzione industriale segna un rialzo annuo del 6%, stessi livelli avuti nel mese di aprile, mentre su base mensile il rialzo è dello 0,45% contro i  0,47%. I dati, diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, sono in sostanziale linea con le attese degli analisti.
Più lento dal 2000 il mercato degli investimenti fissi, fuori dalle aree rurali, dove si è registrato un aumento annuo del del solo 9,6% nel primo semestre 2016, in calo rispetto ai mesi precedenti dove si riportava la media del 10,5%. Le statistiche, riguardanti le spese destinate alle infrastrutture, evidenziano un rallentamento ben al di sotto delle stime degli analisti.
Le vendite al dettaglio, invece, sono salite del 10% annuo a maggio, in lieve calo rispetto al di aprile e alle aspettative degli analisti che si erano pronti ad una conferma dei valori del mese precedente.

Crisi? No per il mercato dell’automobile

Europa, continua a crescere il mercato dell’auto. Nel primo trimestre 2016 sono state immatricolate 8,3% di auto in più rispetto a quelle del trimestre 2015. Secondo gli ultimi dati diffusi dell’ACEA ( European Automobile Manufacturers Association) si è registrata la più alta percentuale di ripresa economica in questo mercato dal 2008. La crescita più rilevante è stata registrata in Spagna con il 21,2%. Al secondo posto troviamo l’Italia con un incremento del 11,5%. La nostra nazione ha riscontrato il raggiungimento di un dupmercatobusinesslice obbiettivo, oltre al secondo posto in Europa per crescita di mercato, troviamo protagonista la FCA (Fiat Chrysler Automobiles)  con uno sviluppo del 15,6% in più rispetto all’anno precedente, vantando il nuovo record di quarto costruttore d’Europa per vendite.