Progetto “Resto al Sud”: iniziative per under 46.

“Resto al Sud” è un progetto innovativo che sostiene la nascita di attività imprenditoriali elargendo finanziamenti nelle regioni del Mezzogiorno. Le agevolazioni sono rivolte a uomini e donne al di sotto dei 46 anni d’età residenti, al momento della presentazione della domanda, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. “Resto al Sud” mira ad avviare iniziative imprenditoriali relative a diversi settori tra cui: produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo. Sono escluse dal finanziamento le attività agricole ed il commercio.

Le spese ammissibili riguardano la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria di beni immobili, l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività. Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo ed un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Le domande per il progetto “Resto al Sud” saranno esaminate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Direttore responsabile
Buzzoni Umberto

Sigaretta. Un fondo contro il cancro

Un fondo per finanziare l’acquisto di farmaci innovativi contro il cancro raccogliendo un centesimo per ogni sigaretta venduta: la proposta arriva da FederAnziani Senior Italia e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che durante un incontro organizzato a Roma hanno discusso della proposta insieme al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

I dati snocciolati da FederAnziani evidenziano l’impatto del cancro sulla salute degli italiani. Ogni ora, infatti, in Italia vengono diagnosticati più di 40 nuovi casi di tumore, per un totale di oltre 363 mila diagnosi nel solo 2015. Fortunatamente la ricerca in campo oncologico ha permesso di aumentare le guarigioni; oggi, infatti, il numero di uomini e di donne che sconfiggono il cancro è aumentato, rispettivamente, del 18 e del 10%. “La ricerca scientifica ha reso disponibili armi sempre più efficaci come l’immunooncologia e le terapie target personalizzate”, ha sottolineato FederAnziani, aggiungendo però: “Questi primi risultati rischiano di essere effimeri senza un impegno concreto nel finanziare l’acquisto dei nuovi farmaci innovativi”.

La proposta di FederAnziani è farlo raccogliendo un centesimo con ciascuna sigaretta venduta. “Lo Stato ricava circa 11 miliardi di euro dalle accise del tabacco e impiega queste risorse in vario modo tranne quello che curarne gli effetti quando ne basterebbe una piccolissima parte, anche solo il 5%, per garantire pieno accesso a tutti i malati ai tanti farmaci in arrivo sul mercato – ha sottolineato la federazione – Per questo chiediamo al Premier Matteo Renzi, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Ministro dell’Economia Piercarlo Padoan di impegnarsi entro il 2016 a Istituire un Fondo Nazionale per l’Oncologia finanziato con un centesimo in più per ogni sigaretta, per un totale di 720 milioni di euro l’anno”.

Da parte sua, il Ministro della Salute non ha escluso la possibilità di prendere in considerazione la proposta, sottolineando però la necessità di condividere e comunicare la decisione “con efficacia” per evitare che venga rifiutata e percepita “solo come una nuova tassa”. Nell’attesa che qualcosa si smuova FederAnziani ha colto l’occasione del convegno per lanciare una raccolta firme a sostegno della sua petizione sul tema.

L’Agenzia del Demanio per verificare i costi degli Immobili pubblici

di Umberto Buzzoni

L’Agenzia del Demanio apre la banca dati ai fini dell’attuazione di quanto previsto dalla Legge di Stabilità “che impone alle Amministrazioni dello Stato, pena la segnalazione alla Corte dei Conti, di comunicare i costi gestionali degli immobili utilizzati all’Agenzia del Demanio, al fine di poterli controllare e ridurre, come significativa misura di spending review nell’ambito della Pubblica Amministrazione”.

Tra i costi di funzionamento e gestione degli edifici di proprietà dello Stato e di terzi utilizzati dalle Pa rientrano le bollette per le utenze elettriche, per i consumi di gasolio o metano per il riscaldamento, i costi di guardiania, le spese per la manutenzione degli impianti e per le pulizie.

L’obiettivo è di individuare quanto dovrebbe spendere un immobile pubblico mediante la definizione di parametri standard a cui poi tutti dovranno adeguarsi. Si parlerà poi di costi standard in aggiunta al mandato di contenere i metri quadrati per addetto.

I dati verranno raccolti fino a giugno in questa banca dati e una volta ottenuta la base di informazioni l’Agenzia del Demanio potrà individuare dei livelli di prestazione degli immobili in termini di costo d’uso per addetto.

Social Card agli Immigrati e la polemica dei 40 euro al mese

di Umberto Buzzoni

Un emendamento del governo ha scatenato una forte polemica perché è stato inteso come un’estensione della social card anche agli immigrati. In realtà pero’ l’emendamento era relativo alla compensazione delle Poste per i costi di distribuzione da gennaio a marzo del 2014 e non comporta modifiche ai criteri per l’accesso alla prestazione.

Infatti viene confermata la misura prevista nella manovra del 2013 che già prevedeva questa estensione tanto da essere già attiva da mesi la sperimentazione della concessione della social card agli immigrati con regolare permesso di soggiorno.

La Carta Acquisti vale 40 euro al mese ed è volta a sostenere i cittadini che si trovano in difficoltà economiche e che possono avvalersi di questo credito per la spesa sanitaria, alimentare e per il pagamento dell’utenza elettrica e bollette del gas.

La commissione Bilancio approvando l’emendamento del Governo ha alzato il Fondo non autosufficienze a 400 milioni di euro rispetto ai 250 iniziali ma i 150 milioni in più arriveranno dal fondo per la famiglia e varrà solo per il 2015.