Rincari luce e gas: in Italia le bollette più care d’Europa

luce e gasda Adico

L’Italia si colloca ai primi posti della classifica dei Paesi che nel secondo semestre 2012 hanno registrato i maggiori aumenti dei prezzi energetici pagati dalle famiglie: secondo i dati di Eurostat, infatti, nel nostro Paese l’incremento su base annua è stato dell’11,0% per l’elettricità e del 10,6% per il gas. Sono dati, soprattutto il primo, più elevati della media dell’Unione europea, dove l’incremento è stato del 6,6% per l’elettricità e del 10,3% per il gas.
Per quanto riguarda i prezzi dell’energia elettrica pagati dalle famiglie europee a livello nazionale le differenze sono davvero notevoli: si va infatti dal -5% della Svezia al +21% di Cipro. La bolletta elettrica, espressa in euro, è comunque più leggera in Bulgaria (9,6 euro per 100 kWh), Romania (10,8) ed Estonia (11,2), mentre è nettamente più pesante in Danimarca (29,7), Cipro (29,1), Germania (26,8) e Italia (23,0).
Stesse divergenze di andamento e di prezzi per quanto riguarda il gas, con un trend che va dal -8% della Slovenia al +21% della Lettonia. Anche qui, i prezzi più bassi si registrano in Romania (2,7 euro per 100 kWh), mentre i più alti in Svezia (12,7) e Danimarca (10,8). In Italia i prezzi del gas (9,7 euro) sono comunque piùalti della media Ue (7,2 euro).

 

Pannelli solari. Come la Ue ci aiuta per farci spendere di piu’…

pannelli solarida Aduc – di Vincenzo Donvito

La Commissione europea ha deciso oggi di imporre dazi provvisori intorno al 47% sui pannelli solari importati dalla Cina “in modo da riequilibrare il mercato,” La misura sara’ attuata entro il 6 giugno, data in cui scadono i tempi per l’indagine provvisoria Ue, ed entro dicembre l’Ue decidera’ sull’imposizione di eventuali dazi definitivi.
In conseguenza della misura, i prezzi dei pannelli aumenteranno in Europa e questo potrebbe avere un impatto negativo sul mercato dei servizi di installazione e di manutenzione degli impianti fotovoltaici.
Non possiamo far altro che ringraziare i nostri governanti europei perche’, se da una parte viene incentivato l’uso di energie alternative anche con la concessione di agevolazioni fiscali, dall’altra si facilita’ l’aumento dei prezzi di questi prodotti sul mercato, si’ da vanificare le medesime agevolazioni. Tanto, chi paga e’ sempre e solo il consumatore finale!
Certamente ci sono problemi per le aziende del settore, ma quale migliore occasione della concorrenza per migliorare i propri prodotti e renderli piu’ acacttivanti? Oppure la concorrenza vale solo quando fa comodo alle proprie economie e non, in assoluto come dovrebbe essere, al consumatore?

Enel Energia: Paga 1.500 € per un contatore mai installato

enelda Adico

Nel 2011 paga quasi 1.500 euro a Enel Energia per installare un nuovo contatore del gas e uscire dalla “schiavitù” del contatore condiviso con la vicina di casa, ma a oggi non solo l’intervento non è ancora stato realizzato, ma ha dovuto pagare altri 300 euro per un errore di Enel nello scavo per l’allaccio dei tubi, e si è vista maggiorare il preventivo che ora ammonta a oltre 1.700 euro. Vittima del disservizio è Adriana Prato, consumatrice di Chirignago (Venezia) che si è rivolta ad Adico Associazione Difesa Consumatori per avere finalmente il contatore e pagandolo quanto pattuito due anni fa.

La signora Prato e il marito acquistano casa nel 2007: una porzione di proprietà che ha in comune con l’altro proprietario tutti i contatori. Per un paio d’anni le famiglie dividono le spese delle utenze ma la situazione crea un disagio crescente nella consumatrice, sia per la mancanza di autonomia che per l’impossibilità di quantificare – e quindi pagare – esattamente quanto consumato. Nel 2011 quindi decidono di acquistare un contatore separato: contattano Enel e ricevono una visita dal tecnico Italgas. Ma un errore di misurazione del tecnico costa 300 euro alla famiglia veneziana, che aveva proceduto immediatamente allo scavo per la messa in opera del vano contatore e il collegamento con i tubi del gas. La signora comunque paga e paga anche i 1.467,60 euro da preventivo, che prevedeva che Enel dovesse eseguire l’intervento entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Trascorso un mese di silenzio, la signora ricontatta la società, che scarica la responsabilità su Italgas, incaricata di fissare gli appuntamenti. Quindi chiama Italgas, che a sua volta rimpalla il problema affermando di non aver ricevuto nessuna richiesta di intervento da parte di Enel Energia: le viene consigliato di rispedire tutti i documenti, cosa che la signora Prato fa tempestivamente. Ma passano i mesi senza che avvenga nulla di risolutivo: alla fine l’unica cosa che il call center riesce a consigliarle è di rifare la pratica, ricevendo il rimborso di quanto pagato e quindi un nuovo preventivo, che le assicurano sarebbe stato di pari importo. Invece ecco che, dopo un anno di disagi, il preventivo è lievitato di oltre 200 euro, arrivando a 1.723,04 euro.

«È davvero troppo, hanno trattenuto per oltre un anno i miei soldi senza corrispondermi il servizio che avevo pagato e non solo non mi hanno risarcito ma mi chiedono di pagare centinaia di euro in più per un loro errore – è lo sfogo della socia Adico – avevo dato fiducia a Enel, alla quale pago regolarmente le bollette sia di luce che di gas, e questa è la ricompensa».

Il presidente di Adico Carlo Garofolini sottolinea come la richiesta di risarcimento avanzata dalla signora di Chirignago sia assolutamente legittima: «Ha diritto non solo ad avere immediatamente il contatore installato, ma anche allo stesso prezzo pattuito nel 2011. Di certo non è colpa sua se il lavoro non è stato realizzato nei tempi previsti quindi non deve essere lei a pagarne le spese, letteralmente. E ha diritto anche a un risarcimento per i danni patiti in questi due anni di estenuante attesa e convivenza forzata con i vicini per colpa del contatore».

Adico Associazione Difesa Consumatori è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 in via Volturno 33 a Mestre Venezia (tranne le festività imminenti del 25 Aprile e 1 Maggio): per informazioni e consulenze si può chiamare lo 041.5349637, scrivere a info@associazionedifesaconsumatori, compilare l’apposito form presente sul sito www.associazionedifesaconsumatori.it o ancora lasciando un messaggio nella pagina www.facebook.com/associazionedifesaconsumatori

Sospensione gas e luce per morosità: nuove regole del Garante

gasda Adico

In arrivo nuove regole per garantire ai consumatori tempi certi e una tempestiva informazione in caso di bollette non pagate alla scadenza. Con la delibera 67/2013/R/com, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha infatti introdotto alcune garanzie innovative nella procedura di costituzione in mora (la richiesta fatta per iscritto dalla società al consumatore di onorare il pagamento) e per l’eventuale successiva richiesta di sospensione della fornitura. I nuovi provvedimenti entreranno in vigore a fine aprile 2013.

Una notizia che Adico Associazione Difesa Consumatori accoglie con grande soddisfazione, visto che è il felice epilogo della vicenda iniziata a novembre 2012 in collaborazione con “Striscia La Notizia”, che si è occupata dello scandalo degli avvisi di sospensione che troppo spesso arrivavano ai consumatori quando il depotenziamento – o il distacco – della fornitura per morosità erano già avvenuti.

In particolare, l’Autorità ha stabilito che in caso di bollette non pagate, il venditore non potrà chiedere la sospensione della fornitura senza aver prima mandato al consumatore una raccomandata con la comunicazione di messa in mora in cui sia ben evidente la data di emissione della raccomandata. E se il venditore non fosse in grado di documentare il giorno di invio della stessa, dovrà comunque averla spedita entro 3 giorni lavorativi dalla data contenuta nella lettera. A partire da questa data, il cliente avrà almeno 20 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione. Inoltre dovranno passare almeno altri 3 giorni da questa scadenza prima che il venditore di luce o gas possa chiedere la sospensione del servizio in caso di mancato pagamento.

Inoltre prima di richiedere la sospensione della fornitura per morosità, nei casi di conguagli o di importi anomali, il venditore dovrà rispondere ai reclami scritti dei clienti e in caso di mancato rispetto di queste nuove regole sono previsti indennizzi automatici in bolletta a favore del cliente finale: il venditore è tenuto a corrispondere al consumatore 30 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità nonostante il mancato invio della raccomandata; 20 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità e il venditore, pur avendo inviato la raccomandata, non abbia rispettato le tempistiche previste dalla regolazione. In tutti questi casi, comunque, al consumatore non può essere richiesto il pagamento di alcun ulteriore corrispettivo relativo alla sospensione o riattivazione della fornitura.

«Questo successo dimostra come valga sempre la pena intentare battaglie per difendere i propri diritti – commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini – in questa fase di crisi purtroppo sono tanti gli italiani che non riescono a pagare in tempo le bollette, soprattutto quelle del gas dei mesi invernali che tanto incidono sul budget famigliare: è quindi importante che venga data loro la possibilità di mettersi in regola con tempi certi e senza la spada di damocle di un distacco di fatto senza preavviso». L’Associazione Difesa Consumatori accoglie con soddisfazione anche la previsione di indennizzi a favore degli utenti nel caso in cui i fornitori non dovessero onorare le nuove prescrizioni del Garante, ma con prudenza: «Vigileremo e chiediamo a tutti i consumatori di farci sapere se queste indicazioni verranno rispettate, perché non vorremmo, vista comunque l’esiguità delle cifre in gioco, che i colossi dell’energia se ne infischiassero e preferissero pagare gli indennizzi piuttosto che adeguarsi».

Adico è a disposizione allo sportello di via Volturno 33 a Mestre, via mail all’indirizzo info@associazionedifesaconsumatori.it, al numero di telefono 041.5349637 e tramite la pagina Facebook www.facebook.com/associazionedifesaconsumatori

Per rivedere i servizi di Striscia La Notizia del 3 novembre 2012 e dell’8 dicembre 2012 

Energia elettrica e gas: contratti non richiesti

da Casa del Consumatore

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha finalmente emanato nuovi provvedimenti al fine di contrastare e arginare il fenomeno ormai sempre più massiccio delle pratiche commerciali scorrette de parte di alcune società di vendita di energia elettrica e gas (che si affidano a promotori esterni privi di scrupoli per l’affidamento delle campagne acquisti).

La Casa del Consumatore, insieme con le altre associazioni dei consumatori, da tempo, infatti, monitora e denuncia tali pratiche aggressive di vendita nei confronti dei consumatori che si ritrovano attivati contratti non richiesti, in modo spesso ignaro e inconsapevole con firme apocrife, contraffatte o false o ancora ottenuti promettendo vantaggi iperbolici ed ingannevoli.

Dopo un’ampia consultazione, l’AEEG ha finalmente adottato il provvedimento da tempo annunciato. Provvedimento che per certi versi recepisce le richieste fatte anche dalle associazioni di consumatori.

In particolare la delibera, adottata allo scopo quindi di contrastare il fenomeno dei contratti truffa, con misure di prevenzione, di ripristino e di stretto monitoraggio a tutela di tutti i clienti domestici e delle PMI del settore sia elettrico che gas, prevede, tra le altre cose:

– Una “black list” dei venditori con maggior numero di contratti non richiesti, pubblicato sul sito dell’Autorità.

– Obbligo da parte del venditore di verificare l’effettiva volontà di adesione all’offerta da parte del consumatore mediante l’invio di una “lettera di benvenuto” (immediatamente dopo la conclusione del contratto e comunque prima di inoltrare la richiesta di switching al distributore), oppure mediante il tentativo di almeno 5 telefonate al recapito del consumatore (con il consenso del consumatore di procedere alla registrazione della stessa).

– La possibilità per il consumatore che si è visto attivare un contratto non richiesto di inviare reclamo al venditore non richiesto, immediatamente dopo essere venuto a conoscenza dell’attivazione del nuovo contratto (mediante lettera di benvenuto o chiamata a casa) e comunque entro 30 giorni solari dalla data in cui ne è venuto a conoscenza, o ancora, nel caso di non ricezione né della chiamata e né della lettera, entro la data di scadenza della prima bolletta emessa dal nuovo venditore.

Elenco delle società che aderiranno volontariamente alla “procedura di ripristino” semplificata stabilita dall’Autorità per la riattivazione del precedente contratto di fornitura; una procedura automatica e senza alcun costo per il consumatore che verrà attivata nei casi di nuovi contratti non richiesti. La procedura di ripristino, che ribadiamo essere volontaria, quindi saranno le singole società a decidere se aderirvi o meno, prevede inoltre che nel periodo di fornitura relativo al contratto non voluto, venga applicato al consumatore il prezzo di tutela (definito dall’AEEG in regime di mercato tutelato), scontato della quota di remunerazione dell’attività del venditore.

Azione di monitoraggio da parte dell’Autorità basate sulle informazioni fornite da distributori e venditori, da incrociare con i dati provenienti dallo Sportello per il consumatore.

Rafforzamento del Codice di condotta commerciale, con precisi obblighi di identificazione da parte dell’agente commerciale.

La Casa del Consumatore, insieme con le altre associazioni dei consumatori, ben accoglie tali nuove disposizioni, obbligatorie per tutti, come appunto la lettera di benvenuto che riassume le principali caratteristiche del contratto che si suppone sottoscritto da parte del consumatore, ma segnala purtroppo la mancanza di forme automatiche di “indennizzo” per i consumatori vittime di queste pratiche scorrette.

L’adozione della delibera 153/2012 apre inoltre degli spazi per le aziende che vogliono davvero dimostrare la loro lealtà e correttezza nei confronti dei consumatori attraverso l’adozione di codici di comportamento volontari ancora più virtuosi delle regole stabilite dall’AEEG, mentre pone alla gogna mediatica quelle che si rendono responsabili di tali comportamenti o sono restie alle nuove regole.

Le associazioni di consumatori si attendono quindi ora dalle aziende la revisione degli attuali protocolli di conciliazione, integrando, omogenizzando ed ampliando le misure messe in campo a favore dei consumatori. Vanno estese le tutele affinché non vi sia più spazio per le truffe o i tentativi di raggiro, adottando misure rafforzative. Le associazioni, in questo senso, garantiranno un ruolo di monitoraggio e controllo, anche mediante lo strumento delle segnalazioni all’AEEG e, per sua parte di competenza, all’AGCM.

Luce e gas: meglio rimanere nel mercato tutelato?

da Casa del Consumatore

Dal 1° settembre 2011, nell’ambito del progetto “Energia: Diritti a Viva Voce”, sono attivi su tutto il territorio nazionale, sportelli gestiti dalle Associazioni di consumatori per fornire informazioni, supporto e assistenza ai consumatori titolari di utenze di energia elettrica e gas.

Nei primi cinque mesi di attività gli sportelli sono stati contattati da 3404 consumatori, soprattutto domestici (3141), ed hanno registrato una serie di problematiche riguardanti, nella maggioranza dei casi, il mercato libero (2478 segnalazioni). Più di 1000 sono stati i reclami inoltrati e quasi 100 le conciliazioni attivate.

 

Da questi dati, quindi, sembra che, ad oggi, il mercato tutelato (926 segnalazioni) sia rimasto il più “affidabile” e, nonostante alcune offerte vantaggiose ed allentati proposte dai vari fornitori, anche il più conveniente. Forse, però, l’obiettivo delle liberalizzazioni non era questo…

Con l’ingresso di nuovi operatori nel mercato dell’energia e del gas, si è, infatti, realizzata una concorrenza, positiva per i consumatori, alla quale, tuttavia, si è accompagnata tutta una serie di nuove problematiche che hanno frenato l’entusiasmo verso il mercato libero e che, ancora oggi, fanno scegliere a molti il mercato tutelato. Le principali problematiche sono state: – difficoltà nel passaggio da un fornitore ad un altro; – pratiche commerciali scorrette, con tecniche di promozione “aggressive” e contratti non richiesti; – problemi di doppia fatturazione; – mancato rispetto del diritto di recesso esercitato nel termine di legge (10 giorni dalla stipula); – difficoltà a contattare il venditore.

Gli Sportelli Energia hanno il compito di orientare i consumatori tra le varie offerte commerciali presenti nella loro zona, anche servendosi del “trova offerte” dell’AEEG, ed aiutarli nella risoluzione di eventuali problemi, anche redigendo reclami e attivando le procedure di conciliazione paritetica, quando previste dai protocolli conciliativi.

Gli sportelli della Casa del Consumatore si trovano a: Milano, Via Bobbio 6 Genova, Salita San Leonardo 9/2 Roma, Via Lungo Tevere Sanzio 5

Questi i recapiti per contattarli telefonicamente e via mail: Milano: 02 76316809 – segreteria@casadelconsumatore.it Genova: 010 2091060 – liguria@casadelconsumatore.it Roma: 06 585511 – casadelconsumatoreroma@yahoo.it