Nuove regole in campo di revisione veicoli.

Tempi duri per gli automobilisti che, a causa delle nuove direttive dell’Unione Europea, vedranno regole più severe per quanto riguarda la revisione della propria auto. A partire dal 20 maggio del 2018 insieme alla revisione sarà infatti necessaria una valutazione tecnica che l’officina dovrà rilasciare al conducente. Si tratta di un vero e proprio documento sullo stato del veicolo in cui verranno inseriti i risultati delle prove svolte e sarà segnalata la presenza di carenze o pericoli. Sarà presente inoltre anche la data entro cui sarà obbligatorio fare il controllo successivo ed il conteggio dei km percorsi. Il documento di valutazione verrà inviato successivamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Lo scopo dell’Unione Europea è rendere simili le modalità di revisione all’interno dei propri paesi pertanto le officine dovranno essere qualificate e, gli operatori addetti ai controlli, dovranno sostenere corsi professionali di specializzazione. Anche le apparecchiature utilizzate durante la revisione verranno controllate dal Ministero ed essere a norma. Coloro che non rispettano le nuove regole subiranno la revoca della licenza. Ricordiamo ai consumatori che la revisione va effettuata dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni. Se circolate con un mezzo non revisionato potrete andare incontro ad una multa (da € 169 fino ad € 680 euro) che può raddoppiarsi se la revisione risulta mancante per due volte di seguito.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Rc auto e sconti obbligatori: ecco chi può usufruirne.

A partire dal 10 luglio 2018 entreranno in vigore nuove normative in campo di RC auto. Tali regole, stilate dall’ Ivass, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, sono dedicate ad alcuni soggetti che avranno diritto a sconti particolari e tariffe agevolate. Il nuovo regolamento approvato dall’ Ivass (n. 37/2018) prevede infatti due tipologie di sconto obbligatorio: la prima riguarda gli assicurati che, su proposta dell’impresa, accettino un’ ispezione preventiva del veicolo, a carico dell’assicuratore. Oppure interessa coloro che accettino l’ installazione sul mezzo di meccanismi elettronici per registrarne l’attività, quali la scatola nera, oppure l’ installazione del sistema “alcolock” un meccanismo che impedisce l’avvio del motore in caso di tasso alcolico del guidatore superiore ai limiti consentiti dalla legge.

La seconda tipologia di sconto riguarda coloro che, negli ultimi quattro anni, non abbiano provocato incidenti con responsabilità esclusiva o principale (ovvero chi ha raggiunto, nel complesso, una quota di responsabilità minoritaria non superiore al 49%. Si ha diritto quindi uno sconto ulteriore e, per accedervi, è necessario installare meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo (ad esempio la scatola nera) e la residenza nelle province a maggiore tasso di sinistrosità e con premio medio più elevato. Spetta infine alle compagnie assicurative il compito di fornire all’Istituto di vigilanza tutte le informazioni necessarie. Inoltre le stesse polizze dovranno contenere indicazioni chiare in merito all’applicazione degli sconti obbligatori al fine di garantire la massima trasparenza.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Tutor ed autostrade: violazione di brevetto!

Secondo una recente sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma, la società Autostrade per l’Italia dovrà eliminare tutti i dispositivi di sorveglianza presenti sulla rete. La sentenza si riferisce in particolar modo ai Tutor, dispositivi che calcolano i tempi di percorrenza dei veicoli in transito per rilevare eventuali violazioni dei limiti di velocità. La sentenza stabilisce la rimozione di tutti i dispositivi installati poiché ritenuti non idonei: i mezzi infatti violano il brevetto detenuto dalla Craft , un’azienda toscana titolare dello stesso. 

La Craft è dal 2006 in causa con Società Autostrade, accusata di aver contraffatto la concessione: a distanza di tempo i giudici hanno dato ragione alla Craft emanando l’ordine di distruggere i tutor presenti sulla rete accompagnato dal divieto assoluto di produrre, commercializzare ed usare il sistema in oggetto, brevettato appunto dall’azienda toscana. Per ogni giorno di ritardo, Craft sarà tenuta a ricevere la somma di 500 euro, come sanzione civile a carico di Autostrade per l’Italia, che dovrà anche pagare le spese legali. La Craft non ha diritto ad alcun risarcimento danni, ma potrà chiedere all’impresa gestrice della rete autostradale di acquistare il brevetto. Ora resta solo da attendere se Autostrade per l’Italia acquisterà il brevetto oppure demolirà tutti i Tutor presenti.

Umberto Buzzoni
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Danno da buca su strada: come chiedere il risarcimento.

Le strade di tutta Italia sono piene di buche che spesso causano danni ad automobilisti, motociclisti e non solo. Le parti più colpite sono cerchioni, copertoni e semiassi: in particolare è rischioso, quando si forma un bozzetto sulla parte laterale del copertone poiché indica il cedimento dell’anima metallica. Spesso inoltre, il cambio di una ruota comporta anche il cambio dell’altra per non squilibrare le prestazioni della vettura. Ci sono però dei casi in cui si può chiedere il risarcimento economico: si tratta del “danno da insidia” relativo alla presenza di materiale pericoloso, a griglie e tombini rotti, marciapiedi sconnessi, guardrail non sicuri, crollo di alberi e mancanza di segnaletica stradale adeguata. La responsabilità di tali insidie ricade sulla Pubblica Amministrazione proprietaria, o gestore, del bene demaniale: il comune, la provincia o altro ente sono quindi tenuti a risarcire il danno per mancata, o scarsa, manutenzione della strada. Per richiedere il risarcimento occorre inviare una raccomandata all’ente proprietario della strada, individuabile con l’aiuto di un legale.

La sentenza n.15384/06 della Cassazione prevede che la Pubblica Amministrazione è responsabile, in modo oggettivo dei beni demaniali che ha in custodia. Quindi il richiedente dovrà dare prova del danno subito a causa della presenza di un pericolo oggettivo fotografando la buca o la crepa, raccogliendo testimonianze ed inviando il verbale delle autorità, se intervenute. Se vi sono stati danni a cose o persone, è importante allegare referti medici e preventivi di riparazione. A documenti inviati, l’Assicurazione, se riterrà risarcibile il sinistro, incaricherà un perito per i danni materiali ed un medico per la visita. La Pubblica Amministrazione non può sottrarsi alla propria responsabilità, a meno che non riesca a provare che il danno sia stato provocato dal comportamento del richiedente. Altro caso in cui la Pubblica Amministrazione può sottrarsi alla responsabilità è quando i danni sono causati da elementi esterni imprevedibili quali violenti temporali, nubifragi, calamità naturali. Si può escludere la responsabilità della Pubblica Amministrazione anche in presenza di cantiere stradale in cui l’area recintata è affidata alla custodia di terzi.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Il trucchetto della re-immatricolazione per non pagare tasse e multe!

Spesso negli ultimi anni anche in Italia si vedono circolare per strada automobili con targhe straniere. Come mai? La risposta è semplice: basta pagare 1500 euro per re-immatricolare l’auto in un paese straniero. La conseguenza è che l’automobilista in questione sarà inesistente per il fisco italiano. Addio quindi a qualsiasi tipo di multa o tassa che non verrà più pagata poiché il sistema di riscossione italiano non funziona in caso di targhe estere.  Cosa succede invece per l’assicurazione? Nel caso di auto immatricolate in Bulgaria, è prevista la copertura automatica grazie ad una convenzione Multilaterale di Garanzia stipulata a Madrid nel 1991.

Ciò significa che la polizia non controlla la copertura assicurativa di auto immatricolate in diversi paesi europei, tra i quali appunto la Bulgaria. E, considerando che l’assicurazione in tale paese costa circa 100 euro, la convenienza fa gola. La situazione però potrebbe presto cambiare poiché al momento in è discussione alla Camera l’articolo 132 bis, che, per arginare il problema, tende a limitare la circolazione dei veicoli con targa straniera sul territorio italiano solo ed esclusivamente ai residenti all’estero in grado di provare con documenti il possesso in regola del veicolo guidato. Staremo a vedere!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Cosa succede in caso di guida con patente scaduta.

Se siete fermati da una volante durante un controllo di routine su strada e la vostra patente è scaduta scatta immediatamente la sanzione pecuniaria. Prestate quindi attenzione alla data di scadenza del documento il cui rinnovo è obbligatorio. A seconda dell’età anagrafica del guidatore il documento deve essere rinnovato ogni dieci anni fino a cinquanta anni di età, ogni cinque anni tra i 51 e i 70 anni, ogni tre anni tra i 71 e gli 80 anni ed infine ogni due anni per gli ultraottantenni. La sanzione per chi non rispetta tale regola è una multa che va da 160€ a 644€. Inoltre il documento scaduto verrà ritirato seduta stante. A partire da questo momento il guidatore avrà tempo dieci giorni per sottoporsi alla visita medica obbligatoria ed avviare la pratica di rinnovo.

Come funziona il rinnovo? Si può andare presso una sede ASL o ACI, una scuola guida o ad un’apposita agenzia : il costo per la pratica varia dalle 70 alle 100 euro. A differenza del passato non verrà applicato un adesivo alla nuova data di scadenza, ma sarà spedita una nuova patente al domicilio del guidatore. La lettera arriva in contrassegno con un costo, a carico del destinatario, pari a circa 6,80€. Nell’attesa di ricevere il nuovo documento sarà comunque possibile circolare portando con sé il documento provvisorio rilasciato al termine della visita medica. Cosa succede in caso di incidente con la patente scaduta? Se un automobilista provoca un incidente mentre circola con il documento scaduto non avrà diritto all’assistenza della propria compagnia assicurativa nel risarcimento dei danni causati a terzi. Pertanto il colpevole dovrà pagare di tasca propria i danni provocati a cose e persone, sborsando cifre esose.

Obbligatori i dispositivi salva vita sulle auto di nuova immatricolazione.

Il Parlamento Europeo per l’ennesima volta si pronuncia a favore della sicurezza sulle strade e con la maggioranza dei voti approva l’obbligo di munire le nuove vetture di dispositivi atti a tutelare l’incolumità dei viaggiatori. In base al decreto tutte le vetture di nuova immatricolazione avranno in dotazione un vero e proprio set di sicurezza: la frenata automatica d’emergenza, i sensori di mantenimento della carreggiata e di regolazione automatica della velocità. Dispositivi che, secondo il progetto, serviranno anche a salvaguardare i pedoni, evitare multe per eccesso di velocità e ridurre le invasioni della carreggiata opposta.

L’obbiettivo è quello di portare a zero il numero di incidenti su strada. La legge, presenta inoltre anche altre proposte tra cui l’obbligo che non vi sia alcuna traccia di alcool nel sangue dei neopatentati e negli autisti di professione al fine di ridurre i sinistri. Si passerà gradualmente dalla teoria alla pratica quando tali tecnologie d’avanguardia saranno accessibili a tutti: il futuro sarà quindi dominato da automobili dotate di sensori precisi ed affidabili per evitare errori umani e distrazioni al volante.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile