Passare o fermarsi? I dubbi degli automobilisti davanti al semaforo giallo.

Automobilisti state in guardia poiché il Codice della Strada non perdona e nuovi provvedimenti annunciano all’orizzonte significativi cambiamenti in merito allo stile di guida. In particolare parliamo del semaforo: tre colori rosso, verde e giallo per indicare rispettivamente “stop”, “via” ed “attenzione”. Il nostro articolo interessa il colore giallo con importanti novità: ci saranno sanzioni anche se l’automobilista passerà con questo colore. La Cassazione si è di recente pronunciata in merito alla questione sancendo che “la luce gialla del semaforo non è una giustificazione valida da utilizzare in caso di infrazione”.

Infatti la violazione della segnaletica stradale e la conseguente sanzione scatteranno anche quando la durata del giallo sarà di circa tre secondi. Ricordiamo che in prossimità del semaforo il conducente è tenuto a rallentare per arrestare il veicolo: gli accertamenti sui vari casi prenderanno in considerazione anche le registrazioni dei sistemi di video controllo posti agli incroci con semafori. In particolare la durata breve della luce gialla non sarà un motivo valido per annullare il provvedimento. Basterà a far scattare la multa che le ruote del mezzo abbiano oltrepassato lo stop mentre era accesa la luce gialla e siano rimaste sull’incrocio con lo scattare del rosso. Parliamo di cifre: in caso di passaggio con il giallo il conducente pagherà una multa di 163,00 euro, se l’infrazione è commessa tra le 07:00 e le 22:00 e saranno decurtati  6 punti dalla patente. Se l’infrazione viene commessa invece tra le 22:00 e le 07:00 la multa salirà a 200,00 euro. Conseguenze peggiori in caso di neo patentati: 12 punti in meno sulla patente di guida.

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Buzzoni Umberto

Danni da grandine: come comportarsi.

Le grandinate improvvise possono danneggiare la carrozzeria dell’auto quindi, per non correre rischi, la soluzione migliore è stipulare un’assicurazione che garantisca la copertura in caso si verifichino circostanze simili. Il servizio ha un costo che varia in base al valore del mezzo ed alla zona di residenza ed è utile per indennizzare i danni in caso di eventi atmosferici dannosi. Prima di prendere tale decisione si consiglia di valutare  bene il rapporto prezzo/beneficio tenendo in considerazione soprattutto il valore del mezzo e l’uso che se ne fa dello stesso. Se ad esempio il veicolo ha già molti chilometri ed è vecchio piccoli danni non influiranno troppo sul suo valore. Inoltre, in caso di apposita polizza assicurativa è bene controllare la franchigia che può variare molto. Se invece non si vuole sottoscrivere un’apposita convenzione il consiglio è quello di affidarsi ad un officina specializzata in tipologie di interventi leggeri: in questo caso non si andrà a riverniciare il mezzo ma semplicemente ad eliminare i segni della grandinata. In questo modo la spesa è molto più contenuta e l’intervento risulta efficace al cento per cento.

Considerate anche l’idea di guardare con attenzione, specialmente nei periodi invernali, le previsioni meteo soprattutto se non avete un box in cui parcheggiare la vostra auto. Qualora ci fosse qualche avvisaglia di grandinata in avvicinamento si può coprire l’auto con un apposito “pluriball”: basta stendere un paio di strati sulla parte posteriore e laterale del veicolo e fissarli accuratamente. Questa soluzione, la più economica di tutte, porterà notevoli vantaggi oltre che un cospicuo risparmio. Un ultimo consiglio: in caso di grandinata non guidate in cerca di riparo poiché potrebbe essere molto rischioso. Si consiglia di fermarsi evitando le soste nei pressi di alberi ed aspettare che la grandinata termini prima di uscire dal veicolo per visionare i possibili danni.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Pugno duro contro i fumatori alla guida.

Il fumo è nocivo, crea dipendenza, danni alla salute, il costo dei pacchetti aumenta di anno in anno e, come se non bastasse, in caso di guida con sigaretta alla mano si commette un reato e si incorre in multe salate. La legge infatti sanziona chi fuma al volante: in virtù di ciò l’abitacolo di ogni veicolo è considerato come un luogo chiuso, propenso alla formazione di una fastidiosa cappa che, in caso di fumo appunto, crea un ambiente ricco di sostanze nocive facilmente respirabili sia dai passeggeri che dal guidatore stesso.

La legge in questo caso va di pari passo al principio fondamentale di tutela della salute pertanto è assolutamente vietato fumare in auto, sia essa ferma o in movimento, nel caso in cui il mezzo si trovi nei pressi di ospedali o istituti pediatrici oppure se, nel mezzo stesso siano presenti  minorenni o donne in dolce attesa. Chiariamo un punto: se il guidatore è solo all’interno del veicolo e sta fumando, non incorre in sanzioni. Nei casi sopra citati invece i trasgressori possono ricevere una multa che va da un minimo di 27,50€, fino a un massimo di 275€. Nel caso in cui all’interno del veicolo sia presente un minore di età inferiore ai 12 anni, la legge è molto più severa con sanzioni che possono sfiorare i 500€.

In caso di sanzione è importante badare anche al giorno in cui si paga: ad esempio i trasgressori che pagano la multa entro cinque giorni dalla notifica, ricevono una riduzione dell’importo. Il discorso cambia per chi invece viene sorpreso a fumare in auto: in quel caso il trasgressore viene colto in flagranza quindi non riceve alcun tipo di decurtazione pertanto dovrà pagare per intero la cifra stabilita durante il controllo. In caso di ricorso contro la multa ricevuta si ha la possibilità di presentare la contestazione entro 30 giorni dall’accaduto a differenza delle altre tipologie di multe dove i giorni utili salgono a 60.

Umberto Buzzoni
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Cellulare alla guida: multe che sfiorano i 650 euro.

Guidare ed utilizzare contemporaneamente il cellulare espone il conducente a forti disattenzioni che possono causare pericoli sia all’incolumità dei passeggeri che ad altri guidatori. Basti pensare che solo nel nostro paese nel 2017 la distrazione è stata la causa principale di incidenti anche mortali: si sono registrate infatti ben 394 vittime della strada. Pertanto le sanzioni previste sono molto salate e corredate da apposite leggi che vietano l’utilizzo del telefono mentre si è al volante. In particolare l’articolo 173 del Codice della Strada vieta al conducente di: “utilizzare durante la marcia apparecchi radiotelefonici e cuffie sonore”.  

E’ ammesso solo l’utilizzo del vivavoce a patto che il conducente del veicolo sia in possesso della capacità uditiva di entrambe le orecchie. Cosa succede se veniamo beccati con uno smartphone? Sempre l’articolo 173 ci da la risposta: la sanzione prevista va dai 160€ ai 646€ ma non solo, oltre alla multa, viene anche applicata una sanzione che prevede la sottrazione di 5 punti dalla patente. Nello specifico, per incorrere nella sanzione basta avere anche solo tra le mani un cellulare, indipendentemente dal suo uso: non importa se stiamo comunicando con Whatsapp, effettuando una chiamata oppure controllando le notifiche sui social. Secondo il Codice della Strada si configura l’ipotesi della distrazione una condizione che mette il conducente in uno stato di pericolo per sé e per gli altri. Se invece colui che commette tale infrazione è un conducente di autobus pubblico rischia il licenziamento in tronco da parte dell’azienda.

Umberto Buzzoni
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Consigli per il cambio gomme invernale.

Il prossimo 15 novembre scatterà l’obbligo di cambiare le gomme all’auto per l’arrivo della stagione fredda. La preferenza tra le termiche, le invernali o le quattro stagioni deve essere basata su alcuni fattori chiave tra cui il luogo in cui si vive, i chilometri percorsi durante l’inverno ed il tipo di mezzo. Le gomme invernali sono caratterizzate dal marchio M+S impresso sul fianco e si riconoscono  grazie alla presenza di lamelle lungo il battistrada che favoriscono il movimento anche in caso di poca aderenza al manto stradale.

I modelli “quattro stagioni” invece offrono aderenza in differenti condizioni meteo, presentano profonde scanalature del battistrada ed hanno una sezione limitata di lamelle. Si consiglia di monitorare frequentemente lo stato di usura delle gomme, in particolare, se il battistrada presenta le lamelle danneggiate, bisogna cambiarle. Di norma lo spessore minimo del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 mm: in caso contrario, oltre al peggioramento delle prestazioni, c’è anche la multa.

Ricordiamo che in Italia il cambio gomme vige dal 15 novembre al 15 aprile. Cosa accade invece all’estero? Austria, Repubblica Ceca, Norvegia, Lituania, Danimarca, Belgio, Olanda e Lussemburgo impongono il cambio gomme mentre, in Svezia, Lettonia, Finlandia ed Estonia, il vincolo del cambio è in vigore già dal 1 novembre. Germania e Svizzera lasciano agli automobilisti la scelta di come comportarsi anche se l’uso degli pneumatici invernali è comunque raccomandato. Pensiamo ad esempio a casi di incidente: se si transita con gomme estive, mentre sarebbero chiaramente necessarie quelle invernali, si rischia oltre alla multa anche la responsabilità solidale che comporta, tra le altre cose, anche la perdita della copertura assicurativa.

Umberto Buzzoni
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Seggiolini antiabbandono: i dispositivi di sicurezza saranno obbligatori per legge.

I recenti fatti di cronaca riguardanti le morti di bambini in auto a causa della distrazione dei genitori hanno portato ad un’urgenza espressiva in materia che si è tradotta con un decreto approvato in Senato circa l’installazione di dispositivi antiabbandono sui seggiolini. L’articolo 172 del Codice della Strada è diventato legge e, da luglio 2019, per trasportare in auto i bambini di età inferiore ai quattro anni sarà obbligatorio l’utilizzo del salvavita. Il dispositivo segnalerà al conducente la presenza di un passeggero sui sedili posteriori al fine di evitare la possibilità di  dimenticare il bambino stesso nell’auto.

Coloro che, in fase di controllo, saranno trovati sprovvisti del nuovo sistema di sicurezza pagheranno una sanzione pari ad 81 euro, e se la stessa infrazione sarà ripetuta per la seconda volta nell’arco di un biennio verrà sospesa la patente fino ad un massimo di due mesi. Per mettersi in regola c’è ancora tempo: la legge infatti entrerà in vigore l’anno venturo poiché  devono essere ancora definite alcune caratteristiche come ad esempio se i seggiolini debbano già essere provvisti  dalla fabbrica del dispositivo antiabbandono, oppure se gli stessi possano essere installati su un seggiolino di precedente concezione. A tal proposito il Governo ha pensato ad una serie di agevolazioni fiscali per rendere più facile l’acquisto di questi nuovi sistemi di sicurezza il cui costo è abbastanza oneroso. Staremo a vedere come si evolve la situazione.

Umberto Buzzoni
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Auto diesel e benzina: gravi danni all’ambiente.

Si ipotizza che, tra poco meno di dieci anni, le auto a diesel ed a benzina saranno destinate a sparire dalla circolazione per evitare di causare maggiori danni ambientali. Ci saranno infatti nuove leggi che inviteranno i consumatori a preferire altre tipologie di mezzi tra cui quelli ecologici. Nel frattempo ci saranno ulteriori rincari sui prezzi di carburante, bollo  ed RC auto. Eliminare i motori a benzina e diesel sarà un grande passo, una vera e propria rivoluzione che avrà effetti positivi sul clima. Tra questi la limitazione dell’inquinamento atmosferico e dello smog causa tra l’altro di molteplici problemi di salute.

Per arrivare a simili risultati è necessario predisporre accordi tra i governi e le case automobilistiche, intese per promuovere la diffusione delle auto elettriche ed ecologiche con investimenti nel nuovo settore in via di sviluppo. L’Unione Europea si è impegnata in passato con la firma degli accordi di Parigi a tutelare maggiormente l’ambiente che ci circonda con un’attenzione particolare rivolta a limitare l’effetto serra del pianeta che, da anni, sta causando l’innalzamento delle temperature. Qualcosa in tal senso si è mosso anche da parte delle case automobilistiche che, pubblicizzando modelli di auto elettriche ed ibride, cercano di sensibilizzare il consumatore verso queste nuove proposte “green”.

Umberto Buzzoni
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