Modello 730 Precompilato e le Detrazioni possibili

di Umberto Buzzoni

Dal 15 aprile è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato e dal primo maggio si potranno modificare e inviare i dati ma nel precompilato non vi sono le informazioni relative alle detrazioni possibili.

Nel Quadro E del modello si possono inserire le spese sostenute detraibili secondo quanto definito per gli sconti fiscali previsti dalla legge:

Spese Sanitarie
>>Detrazione del 19% del totale con una franchigia di 129,11 euro
scontrini della farmacia con codice fiscale per l’acquisto dei farmaci
– ticket e spese per le visite
– acquisto degli occhiali da vista
– acquisto degli articoli in sanitaria con prescrizione medica
– tutte le spese mediche in genere dimostrabili
– dispositivi medici se sullo scontrino è indicato il dettaglio con marchio CE

>>Detrazione del 19% del totale
– mezzi necessari per i diversamente abili per accompagnamento, deambulazione, locomozione, sollevamento e sussidi tecnici e informatici
– spese per acquisto di motoveicoli e autoveicoli adattati da parte di portatori di handicap con possibile detrazione una volta ogni 4 anni e massimo di spesa consentito di18.075,99 euro

Mutui
– prime case detrazione del 19% degli interessi per un massimo di 4.000 euro
– abitazioni diverse dalla principale (mutuo concesso prima del 1993) detrazione massima di 2.065,83 euro
– abitazioni diverse dalla principale (mutuo concesso dopo il 1993) detrazione massima di 2.582,28 euro

Figli
– attività sportiva dei giovani fino a 210 euro per ogni figlio di età compresa tra i 5 e i 18 anni
– asili nido fino a 632 euro a figlio in 12 mesi
– studenti universitari spese d’affitto se fuori sede massimo 2.633 euro se la sede degli studi almeno a 100 km da casa
– costo delle tasse universitarie e di istruzione secondaria

Familiari a carico (coniuge, figli e altri familiari che nel 2014 hanno prodotto un reddito complessivo inferiore a 2.840,51 euro)
– coniuge da 690 euro a 800 euro e nulla per redditi superiori a 80.000 euro
– figli da 950 euro a 1.420 euro e 400 euro aggiuntivi per ogni figlio disabile
– altri familiari massimo 750 euro

Assicurazioni
– premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni stipulate fino al 31 dicembre 2000 massimo 530 euro
– premi per assicurazioni sul rischio morte o invalidità permanente superiore al 5% stipulate dal primo gennaio 2001 massimo 530 euro
– assicurazioni sul rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana massimo 1.291,14 euro

Altre spese detraibili
– spese per l’assegno di mantenimento all’ex coniuge
– contributi volontari versati per la previdenza complementare
– contributi per le colf
– oneri per il pagamento consorzio bonifica
– contratti di affitto regolarmente registrati (se redditi inferiori a 30.987 euro)
– spese per funerali massimo 1.549,37 euro a decesso
– spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia (franchigia di 129,11 euro e massimo 387,34 euro ogni 12 mesi)
– inquilini che affittano un immobile adibito ad abitazione principale da 247,90 a 991,60 euro

Tasse, Fisco e Agenzia delle Entrate: cosa è cambiato rispetto al 2014

Quali sono i cambiamenti fiscali del 2015? Quali sono le imposte da pagare e vi sono novità sulle agevolazioni? In una breve rassegna partiamo dagli aumenti previsti sin dal primo gennaio come i pedaggi autostradali in media + 1,3% fino ad un massimo dell’1,5% e i contestati nuovi requisiti minimi per le partite IVA con 15.000 euro come soglia di reddito (da 30.000) e 15% di imposta mista (dal 5%) oltre a contributi extra.

Entrano in vigore anche la rivalutazione del Trattamento di fine rapporto con l’aliquota che passa dall’11 al 17% e sui fondi pensione l’imposta sul risultato netto maturato dai fondi di previdenza dall’11 al 20%. Per quanto riguarda le pensioni per congedarsi dal 2016 ci vorranno 4 mesi in più: 66 anni e 7 mesi di età per uomini e le statali, 65 anni e 7 mesi per le donne del privato, 66 anni e un mese per le autonome.

In risalto sull’entrata in vigore del modello 730 precompilato la responsabilità diretta degli intermediari con annessa sanzione nel caso in cui dai controlli dovessero emergere delle “infedeltà” dopo la modifica della dichiarazione precompilata dall’Agenzia. La dichiarazione sarà disponibile telematicamente entro il 15 aprile per 20 milioni di cittadini che potranno accettarla o correggerla trasmettendola poi alle Entrate entro il 7 luglio direttamente, tramite il proprio datore di lavoro, i Caf o i commercialisti.

Canone Rai con le bollette elettriche anche su seconde, terze case e immobili sfitti

di Umberto Buzzoni

L’idea è quella di riformare il canone Rai per ridurre l’evasione fiscale di circa 450 milioni di euro all’anno e il recupero sarebbe di almeno 300 milioni. Chiunque abbia un’utenza elettrica riceverebbe dunque un bollettino con un importo tra i 60 e gli 80 euro, ridotto quindi rispetto ai 113,50 che si pagano al momento ma la cosa assurda è che in questo modo si dovrà pagare il canone Rai anche sulle seconde e terze case ed infine anche sugli immobili sfitti.

Cambierebbe quindi la filosofia con cui si applica il canone Rai e non si pagherebbe più una tassa legata al possesso del televisore/radio bensì di una apparecchiatura elettronica che riceva il segnale come un computer, uno smartphone o un tablet.

Critiche e perplessità sull’attuabilità di questa idea del governo arrivano sia dal Presidente dell’Autority per l’Energia Guido Bertoni, dal Presidente di Assoelettrica Chicco Testa ed infine anche in ambito politico si assiste ad una forte critica da parte di Forza Italia, Lega e Scelta civica.

Non è inoltre ben chiaro cosa dovrebbe accadere nell’ipotesi in cui un utente che paga correttamente le bollette dell’elettricità ma non quella relativa al canone Rai e se in quel caso il gestore provvederebbe al distacco della corrente elettrica e soprattutto se potrà farlo.

F24 cartaceo, addio: oltre i 1000 euro, obbligo di invio telematico

modello-f24-telematico

In prossimità della scadenza TASI al 16 ottobre, i contribuenti italiani si confronteranno con le novità introdotte sul fronte delle modalità di pagamento.

Dal 1° ottobre, infatti, – come già i titolari di partita IVA – , anche i privati saranno obbligati all’invio telematico del modello F24 per gli importi superiori a mille euro, a saldo zero e per i crediti in compensazione con saldo finale maggiore di zero.

Al relativo versamento, si potrà provvedere attraverso i servizi on line dell’Agenzia delle Entrate e dell’Amministrazione finanziaria, con delega all’intermediario (nei casi di saldo zero) e tramite home banking.

Benché inaugurato dal proposito di ridurre i costi a carico dell’Erario, l’adempimento telematico, tuttavia, rischia di imbastire un ordito di difficoltà pratiche, non solo per le complessità dei regolamenti comunali in capo al calcolo della TASI, – ricadente su tutti gli immobili, inclusi quanti ad oggi esenti da ICI e IMU in virtù delle detrazioni fisse – , ma soprattutto per l’eventuale imperizia degli inesperti, dei più anziani e dei resistenti alla pur necessaria alfabetizzazione digitale.

Per istruire la migliore prassi, l’Agenzia delle Entrate ha pertanto diffuso la Circolare n.27/E (http://www.agenziaentrate.gov.it), indicando le procedure telematiche ed i casi di ammissione al persistente utilizzo cartaceo.

Sarà ancora consentito avvalersi degli sportelli bancari e postali per gli importi pari o inferiori a mille euro; per i modelli precompilati dall’Ente impositore per somme anche superiori, purché in assenza di crediti in compensazione; per i ratei in corso di tributi, contributi ed altre entrate fino al 31 dicembre, anche per cifre superiori a mille euro, per crediti in compensazione e per saldo zero; per gli aventi diritto ad agevolazioni fiscali nella forma di crediti di imposta, fruibili in compensazione solo presso gli agenti di riscossione; per le imposte in capo ai protestati ed ai cattivi pagatori privi di conto corrente, che, – a fronte dell’obbligo telematico e della mancata disponibilità di canali abilitati, potranno ricorrere ad un intermediario o, in ultima istanza, al modello cartaceo.

Petula Brafa