Volete noleggiare una macchina on line? State attenti ai costi aggiuntivi!

Spesso nei contratti per il noleggio di una vettura sono nascosti dei piccoli escamotage per far aumentare, a discapito del consumatore, i prezzi per la gestione della pratica. Dopo un confronto con la Commissione Europea, le cinque maggiori società del settore hanno accettato nuove direttive che hanno alla base la tutela del clienti. Spesso infatti chi noleggiava un veicolo on line vedeva aggiunti, al momento del pagamento, nuovi costi relativi magari al carburante o a polizze accessorie spacciate per obbligatorie. Le pratiche incriminate consistevano nelle modalità con cui gli operatori prospettavano al cliente, quando si presentava al desk per il ritiro dell’autovettura già prenotata online, l’acquisto di servizi accessori presentati però come obbligatori.

L’addetto al banco minacciava di bloccare sulla carta di credito un importo elevato, a meno che il cliente non aggiungesse, ad esempio, anche la polizza conducente o quella sui cristalli. La conseguenza è un notevole incremento di prezzo rispetto alla prenotazione online. “Oltre al danno anche la beffa relativa ai portali che confrontano più offerte”, spiegano dal Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano (Ctcu), l’associazione che ha segnalato all’Antitrust le anomalie aggiungendo che “la maggior parte delle segnalazioni sul rent a car sono di clienti che hanno prenotato l’auto su uno di questi siti che riuniscono più compagnie e spesso hanno sedi estere con cui è impossibile parlare”. Al momento della prenotazione è consentito inserire i dati della prepagata però, solo quando si ritira l’auto si scopre che è, invece, necessaria la carta di credito con i numeri in rilievo per poter autorizzare il deposito cauzionale.

Clausola che però viene riportata solo in fondo alla conferma di prenotazione e che ai più finisce per sfuggire. “Così come non è scritto chiaramente nelle condizioni generali del contratto di noleggio che – sottolineano gli esperti del Ctcu – solo al momento del ritiro della vettura si può aderire a assicurazioni aggiuntive, denominate CDW, SCDW o TP, volte ad abbattere le franchigie danni e furto”.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Truffa agli anziani: il pacco da pagare in contrassegno.

Questa truffa, vecchia come il mondo, ha già causato molte vittime soprattutto anziani ed è la stessa Polizia di Stato a renderlo noto in un comunicato: il metodo della finta spedizione di un pacco da consegnare a figli, nipoti o familiari è tornato in voga. I truffatori scelgono con cura le proprie vittime, spesso si tratta di anziani che vivono soli in casa, e si presentano alla porta con la scusa di consegnare un pacco. La transizione è in contrassegno pertanto alla vittima viene chiesto di corrispondere un determinato importo. Una volta ottenuti i contanti i ladri vanno via e la povera vittima si accorgerà solo in un secondo momento di essere stata raggirata.

La prima regola fondamentale in questi casi è quella di non aprire agli sconosciuti specialmente se si è soli in casa e se le visite avvengono in orari inusuali. Si consiglia quindi di controllare chi bussa alla nostra porta dallo spioncino e di aprire col catenaccio attaccato chiedendo delucidazioni. Inoltre bisogna subito avvisare le Forze di Polizia se, chi è alla porta, desta sospetti o si tratta comunque di estranei che tentano di consegnare pacchi o plichi chiedendone il pagamento.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

 

Visite fiscali: cosa cambierà a breve nella prassi.

Dal primo settembre entreranno in vigore le nuove normative che disciplinano il settore delle visite fiscali per controllare lo stato di salute dei dipendenti in malattia. Sarà l’INPS ad occuparsi delle visite anche per i dipendenti pubblici al posto delle Asl, che finora si erano occupate della pubblica amministrazione. La prima fase punterà ad una migliore copertura territoriale per sopperire alla carenza di medici disponibili. In secondo luogo verranno modificati gli orari di reperibilità. Attualmente, ricordiamo, per la pubblica amministrazione sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 mentre per i privati dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Dal primo settembre però le fasce di reperibilità saranno le stesse sia per i dipendenti privati che per quelli pubblici. Cosa succede se, arriva un controllo e non siete a casa? Nei casi di assenza alla visita fiscale all’indirizzo stabilito nel certificato medico e negli orari di reperibilità sono previste sanzioni pari al 100% dell’indennità di malattia percepibile per i primi dieci giorni di malattia in caso di prima assenza; 50% del restante periodo per la seconda assenza; 100% dell’intera indennità per irreperibilità alla terza visita. In caso di assenza alla vista fiscale INPS all’indirizzo indicato nel certificato medico, se non si tratta di una patologia esonerata, il lavoratore può comunque presentare, entro 15 giorni dalla sanzione, una giustificazione.

Sia per i lavoratori dipendenti pubblici che privati le assenze possono essere giustificate in caso di: forza maggiore, situazioni che hanno reso necessaria la presenza del lavoratore altrove, accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale. In questi casi comunque il dipendente, se deve allontanarsi dall’indirizzo indicato durante le fasce di reperibilità per effettuare una visita specialistica o per altri motivi, sempre documentati, è tenuto a comunicare l’assenza all’amministrazione pubblica presso la quale è impiegato che, a sua volta, riferirà all’INPS.

Vacanze rovinate? Ecco quando il tour operator si fa carico dei danni.

Siete andati in vacanza ma si è trattato di tutt’altro? Il tour operator in alcuni casi è responsabile se viene dimostrata la gravità dei danni subiti da un punto di vista oggettivo, che escluda cioè il pregiudizio del turista. Quanto appena detto è stato stabilito nell’ordinanza n. 6830, del 16 marzo 2017, emessa dalla Corte di Cassazione in merito alla vicenda di un turista, derubato ed aggredito in maniera violenta all’interno di un villaggio, durante un periodo di vacanza organizzato da un’agenzia di viaggi. Il Tribunale accolse in parte le richieste del turista in merito al danno non patrimoniale da vacanza rovinata e al danno da lesioni subite aggiungendo inoltre l’inadempimento contrattuale per il costo della vacanza non goduta.

A questa condanna Il tour operator ricorreva in Cassazione che, rifacendosi ad una precedente sentenza, dichiarò: “l’organizzatore di un pacchetto turistico è tenuto a risarcire qualsiasi danno subito dal consumatore anche quando la responsabilità sia ascrivibile esclusivamente ad altri prestatori di servizi, salvo il diritto della stessa a rivalersi nei confronti di questi ultimi”. In sostanza viene sancita la responsabilità dell’organizzatore per l’inadempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto, affermando, di conseguenza, il diritto del consumatore, in tale ipotesi, al risarcimento del danno morale. Inoltre si continua a leggere nella sentenza che “nel caso in cui l’ inesatta esecuzione delle prestazioni offerte nel pacchetto turistico non sia di scarsa importanza ai sensi dell’art. 1455 c.c., il turista può chiedere, oltre e indipendentemente dalla risoluzione del contratto, un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Vacanze rovinate? Ecco quando il tour operator si fa carico dei danni.

Siete andati in vacanza ma si è trattato di tutt’altro? Il tour operator in alcuni casi è responsabile se viene dimostrata la gravità dei danni subiti da un punto di vista oggettivo, che escluda cioè il pregiudizio del turista. Quanto appena detto è stato stabilito nell’ordinanza n. 6830, del 16 marzo 2017, emessa dalla Corte di Cassazione in merito alla vicenda di un turista, derubato ed aggredito in maniera violenta all’interno di un villaggio, durante un periodo di vacanza organizzato da un’agenzia di viaggi. Il Tribunale accolse in parte le richieste del turista in merito al danno non patrimoniale da vacanza rovinata e al danno da lesioni subite aggiungendo inoltre l’inadempimento contrattuale per il costo della vacanza non goduta.

A questa condanna Il tour operator ricorreva in Cassazione che, rifacendosi ad una precedente sentenza, dichiarò: “l’organizzatore di un pacchetto turistico è tenuto a risarcire qualsiasi danno subito dal consumatore anche quando la responsabilità sia ascrivibile esclusivamente ad altri prestatori di servizi, salvo il diritto della stessa a rivalersi nei confronti di questi ultimi”. In sostanza viene sancita la responsabilità dell’organizzatore per l’inadempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto, affermando, di conseguenza, il diritto del consumatore, in tale ipotesi, al risarcimento del danno morale. Inoltre si continua a leggere nella sentenza che “nel caso in cui l’ inesatta esecuzione delle prestazioni offerte nel pacchetto turistico non sia di scarsa importanza ai sensi dell’art. 1455 c.c., il turista può chiedere, oltre e indipendentemente dalla risoluzione del contratto, un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Attenti alla truffa dei biglietti gratuiti per volare con Alitalia.

Sta girando su internet in questi giorni una nuova truffa che coinvolge “Alitalia” una delle compagnie aeree italiane più note in tutto il mondo. La truffa si cela dietro l’occasione di poter ricevere biglietti gratuiti mentre in realtà attiverebbe un costoso abbonamento sul cellulare. Facebook, in particolare, è la piattaforma ideale per diffondere questo genere di raggiro poiché, grazie ad un link condiviso da milioni e milioni di utenti, i truffatori possono contare su un ampio bacino di persone che invogliate dall’offerta cadono in trappola.

Come funziona? Un link contenente la vantaggiosa offerta dell’Alitalia viene condiviso da moltissimi utenti generando un gran numero di visualizzazioni. Cliccando sul link si apre un breve sondaggio: bastano tre risposte per ottenere due biglietti gratuiti per un volo aereo. L’iniziativa, si legge nel post, ha come scopo quello di festeggiare l’anniversario della nota compagnia aerea italiana. La realtà è però ben diversa: non esiste alcun biglietto omaggio bensì è una truffa che sfrutta il logo di Alitalia per attirare più utenti possibili.

Come difendersi? Nel messaggio scritto nel post si legge: “Alitalia offre due biglietti gratuiti a tutti per festeggiare il suo anniversario! Prendi il tuo qui cliccando su questo link”. Se vi capita di vedere tale post evitate di cliccare per non attivare servizi a pagamento molto costosi. Inoltre per cercare di bloccare la truffa è importante non condividere il post ma cancellarlo senza aprirne il contenuto. Anche la compagnia Alitalia è in stato d’allerta e ha provveduto a lanciare un comunicato stampa per dichiarare la propria estraneità ai fatti invitando gli utenti a non credere alla bufala dei biglietti gratuiti!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Come proteggere lo smartphone dagli attacchi di calore!

Siamo in estate e l’esposizione prolungata a fonti di calore può causare seri danni al nostro cellulare. Il primo sintomo del surriscaldamento è la batteria che si scarica più rapidamente del solito. Nel ricaricarla commettiamo un altro errore: quello di lasciare il dispositivo dentro la sua custodia protettiva. E’ un’abitudine da correggere poiché si può danneggiare la batteria. Non tutti sanno che notebook e smartphone hanno ognuno la propria temperatura ideale e la maggior parte dei produttori consiglia di non superare una certa soglia. Una volta controllati i parametri sui siti di riferimento è utile scaricare delle app per monitorare i gradi.

Alcuni modelli di smartphone hanno dei sistemi di misurazione integrati che tramite sensori sono in grado di controllare automaticamente la temperatura. Un altro consiglio utile è non lasciare per molto tempo i dispositivi sotto il sole o vicini a fonti di calore. Fate attenzione soprattutto a non dimenticare il cellulare vicino al parabrezza della macchina o in borsoni esposti al sole mentre siete al mare. I dispositivi si surriscaldano anche quando sono costretti a gestire più processi ed applicazioni contemporaneamente.

Evitate, ad esempio, di ascoltare musica, guardare un video e mandare sms nello stesso momento se il dispositivo è incandescente. Se vi rendete conto che la temperatura dello smartphone o del notebook è molto alta, considerate anche di premere il tasto “off”. Basteranno pochi minuti per raffreddare, e “riposare” i device!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

State attenti al roaming specie se siete su traghetti, in crociera, o in viaggi via terra.

Il roaming è da poco stato abolito ma prestate lo stesso attenzione specie se siete in mare. Possono infatti scattare i collegamenti satellitari che influiranno pesantemente sul credito in vostro possesso! Ad esempio se siete in viaggio per la Sardegna o in state facendo un tour delle isole greche e vi spostate via mare oppure siete a bordo di una nave da crociera, prestate attenzione soprattutto se utilizzate la connessione ad internet. Ora come ora infatti crediamo che sia tutto si sia liberalizzato e invece basta una piccola distrazione per vedersi azzerato il credito. Se siete sul traghetto per la Sardegna o in crociera state quindi attenti all’attivazione della tariffa “navale” che è davvero molto costosa. In mare infatti le connessioni si appoggiano al satellite e sono costosissime per gli operatori telefonici.

Inoltre le tariffe lontano dalla costa sono gestite da società diverse dai gruppi italiani del telefono che poi si rifanno sulle compagnie. Tuttavia l’Aduc per far fronte a possibili disagi ha imposto un limite: superati i 50 euro arriva il blocco della rete automatico. I pericoli per i viaggiatori arrivano anche dai viaggi via terra, quando cioè si attraversano paesi vicini a quelli comunitari, ma esclusi dall’abolizione del roaming. Massima attenzione quindi quando si passa vicino, o attraverso, la Svizzera, San Marino, Montenegro e l’Albania, oltre che la Repubblica turca di Cipro del Nord. Tutti questi paesi non fanno parte dell’area esclusa dal roaming pertanto state attenti poiché anche in questo caso potete pagare senza accorgevene immediatamente!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile